Pagamenti malattia, congedo, maternità e permessi 104 direttamente dall’Inps: istruzioni

Patrizia Del Pidio

5 Settembre 2024 - 15:02

Ecco in quali casi il pagamento di malattia, maternità, congedo e permessi lo fa direttamente e non il datore di lavoro. Vediamo le istruzioni dell’Inps.

Pagamenti malattia, congedo, maternità e permessi 104 direttamente dall’Inps: istruzioni

L’Inps fornisce ulteriori istruzioni sui pagamenti diretti di maternità, indennità di malattia, permessi legge 104 e congedo straordinario retribuito. Con un messaggio interno che non è stato ancora pubblicato sul sito dell’Inps (2909 del 30 agosto 2024) l’istituto spiega come procedere con i pagamenti diretti delle indennità nel caso ad anticiparle non sia il datore di lavoro.

Solitamente per malattia, maternità, permessi legge 104 e congedo, il pagamento avviene direttamente in busta paga con anticipo delle somme da parte del datore di lavoro. Nel caso, invece, il datore di lavoro non voglia anticipare i pagamenti, a provvedere è direttamente l’Inps per garantire ai lavoratori dipendenti che l’indennità sia erogata in modo veloce. Il dipendente, ovviamente, deve comunicare all’Inps il proprio Iban.

Per pagamenti diretti serve dichiarazione

Il lavoratore dipendente che voglia ottenere il pagamento delle indennità sopra elencate direttamente dall’Inps, deve inviare all’istituto una dichiarazione in cui specifica che le somme per l’indennità richieste non sono state pagate dal datore di lavoro.

Se, invece, il datore di lavoro ha anticipato solo parte delle somme, l’Inps dovrà verificare prima gli importi anticipati e procedere al pagamento diretto della differenza. Si tratta di un passaggio fondamentale che permette all’Inps di intervenire direttamente con il pagamento senza incorrere nel rischio di indennizzare con un doppio pagamento lo stesso periodo.

Esistono casi specifici in cui l’Inps procede al pagamento diretto delle indennità come accade per i lavoratori dello spettacolo con contratti a termine o saltuari.

I pagamenti dovrebbero essere anticipati dal datore di lavoro

Il datore di lavoro è obbligato ad anticipare le indennità che corrisponde l’Inps, in seguito, a conguaglio, potrà procedere a compensare quanto anticipato (così come avviene per l’assegno al nucleo familiare). In alcuni casi, però, il datore di lavoro non anticipa i pagamenti, l’unico modo per garantire al lavoratore le indennità spettanti è con il pagamento diretto.

Già nel messaggio 28997 del 2010 l’istituto aveva chiarito in quali casi di procede con il pagamento diretto e gli stessi sono stati riepilogati nel messaggio interno del 30 agosto stesso. Le principali casistiche in cui si può procedere con pagamento diretto delle indennità da parte dell’Inps sono:

  • azienda sottoposta a fallimento e datore di lavoro non in grado di procedere agli anticipi;
  • azienda che rifiuta espressamente di anticipare i pagamenti;
  • se l’Inps sta già erogando la cassa integrazione;
  • se l’Ispettore del Lavoro verifica che l’azienda non sta adempiendo all’obbligo;
  • se l’azienda chiude dopo il verificarsi dell’evento da indennizzare;
  • nel caso non sussista l’obbligo di anticipare i pagamenti da parte dell’azienda.

Cosa fa l’Inps prima del pagamento diretto?

Quando un lavoratore presenta all’Inps la domanda di pagamento diretto per le indennità, l’Inps procede a verificare che il datore di lavoro non abbia già effettuato conguagli. Successivamente procederà al pagamento dell’intera somma o di quella residua se ci sono state anticipazioni da parte del datore di lavoro.

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