I bonifici del fondo perduto automatico del decreto Sostegni bis sono previsti da domani 16 giugno, le domande per il bonus alternativo invece dovrebbero partire dal 23 giugno.
Quando arrivano i pagamenti dei nuovi contributi a fondo perduto, quelli del decreto Sostegni bis? L’attesa è quasi terminata: da domani 16 giugno partiranno i primi bonifici per il contributo automatico, in base a quanto anticipato dal ministro MEF Daniele Franco in audizione presso la Commissione Bilancio alla Camera del 7 giugno.
Le prime partite IVA che potranno controllare l’avvenuto pagamento sono quindi quelle con ricavi e compensi fino a 10 milioni e che hanno avuto un calo di fatturato del 30% tra il 2019 e il 2020, che hanno già ottenuto il primo finanziamento del DL Sostegni.
E chi, invece, deve fare domanda? In tal caso innanzitutto bisogna attendere le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, ma c’è già una data: dal 23 giugno dovrebbero partire le domande per il fondo perduto alternativo.
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Pagamento contributi a fondo perduto del Sostegni bis in arrivo dal 16 giugno
Sono moltissimi i titolari di partita IVA che attendono l’erogazione dei nuovi contributi a fondo perduto. Ricordiamo che il DL Sostegni bis ha strutturato gli aiuti a fondo perduto su tre linee:
- per chi ha giù chiesto e ottenuto il primo fondo perduto arriveranno in automatico;
- alternativo, valido per le perdite del 2021 e per chi non ha ancora fatto domanda;
- a conguaglio.
I pagamenti a cui ha fatto riferimento il ministro MEF sono quelli automatici, quindi per le partite IVA che hanno fatto domanda entro il 28 maggio e hanno già ottenuto una prima erogazione.
Questi pagamenti automatici sono una replica dei contributi del primo decreto Sostegni, quindi verranno erogati con le stesse modalità (bonifico/credito d’imposta) e col medesimo importo.
Contributi a fondo perduto, altri 2 miliardi per le imprese più grandi
Il ministro MEF Daniele Franco ha anche dato un aggiornamento rispetto alle domande finora pervenute per i contributi a fondo perduto.
Secondo i dati nelle mani del MEF, il fondo perduto è stato richiesto solo da 2 milioni di partite IVA (invece dei 3 messi in conto dal Governo) per un totale di 6 miliardi.
Avanzano quindi 2 miliardi degli 8 totali stanziati, che a questo punto verranno spostati per le imprese più grandi.
Le porte del fondo perduto si aprirebbero, quindi, alle imprese con fatturato tra 10 e 15 milioni di euro, che nel testo del dl Sostegni bis vengono considerate come beneficiari eventuali in base alla disponibilità delle risorse.
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