I pannelli solari trasformano l’energia del sole in elettricità (fotovoltaici) o in acqua calda (collettori solari): sono ecosostenibili e fanno risparmiare
Nel corso degli ultimi anni le fonti di energia rinnovabile sono diventate sempre più numerose e gettonate. I consumatori, maggiormente consapevoli dell’impatto delle loro azioni sull’ambiente, hanno iniziato a guardare con grande interesse alle soluzioni green, anche per quanto riguarda il riscaldamento domestico.
Sotto questo profilo, i pannelli solari rappresentano una delle opzioni più interessanti. Ne esistono due tipologie principali, ognuna in grado di soddisfare esigenze diverse: i pannelli solari fotovoltaici e i pannelli solari termici (noti anche come collettori solari).
Pannelli solari fotovoltaici: come funzionano
I pannelli solari fotovoltaici sono composti da moduli contenenti numerose celle fotovoltaiche, capaci di convertire l’energia solare in energia elettrica. Spesso sono realizzati in silicio cristallino. Non è raro vederli installati sulle coperture degli edifici, dove l’esposizione ai raggi del sole è maggiore. In circostanze più rare possono essere disposti sulle pareti, ma solo se c’è spazio a sufficienza.
Grazie all’esposizione ai raggi solari, i pannelli fotovoltaici possono produrre energia elettrica a corrente continua in bassa tensione. L’unico modo per poterla sfruttare per l’uso domestico è convertirla in corrente alternata a 220 Volt. Per massimizzare le prestazioni, gli esperti consigliano di esporre l’impianto a Sud o verso Sud-Est o Sud-Ovest, con un’inclinazione di 30-35°.
Chi desidera essere sicuro di avere a disposizione elettricità anche di notte o durante le giornate nuvolose potrebbe orientarsi verso i pannelli solari fotovoltaici con accumulo, dotati di batterie per immagazzinare l’energia non consumata. Questi impianti hanno però dei costi maggiori rispetto a quelli tradizionali.
Panelli solari termici: come funzionano
A differenza dei pannelli solari fotovoltaici, quelli termici non trasformano l’energia solare in elettricità, bensì in acqua calda. Quest’ultima viene impiegata per alimentare il sistema di riscaldamento e per vari usi domestici, come lavare i piatti e fare la doccia.
Come avviene questo processo? Per capirlo, bisogna tenere presente che i tubi interni al collettore termico contengono il cosiddetto liquido solare (composto da acqua e antigelo) che quando viene scaldato dai raggi del sole sale fino a raggiungere il serbatoio situato sopra i pannelli (in orizzontale), dove cede calore all’acqua qui presente. Quest’ultima entra poi nel sistema idraulico, pronta per essere usata in qualsiasi momento.
Sotto molti punti di vista, i pannelli solari termici possono essere considerati dei validi sostituiti della caldaia a gas e dello scaldabagno elettrico. Non solo hanno un minor impatto ambientale, ma possono anche ridurre i costi delle bollette.
Quanto costa l’installazione?
L’installazione dei pannelli solari termici a circolazione naturale (che sfrutta la capacità dei corpi caldi di salire in modo naturale) ha un costo che si aggira tra i 500 e i 900 euro al metro quadrato. Per un sistema a circolazione forzata, invece, può essere necessario spendere tra i 1.000 e i 1.1000 euro al metro quadrato. In quest’ultima tipologia di impianto, la temperatura del liquido contenuta nel pannello e dell’acqua presente nel serbatoio sono monitorare tramite una centralina.
Quando la prima è maggiore della seconda, viene azionata una pompa che spinge il liquido all’interno del circuito in modo da farlo passare attraverso una serpentina presente all’interno del serbatoio, dove cede all’acqua il calore accumulato.
Per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici, i costi di installazione variano molto in base a fattori come il numero dei pannelli, le loro dimensioni e il materiale di cui sono composti. Ipotizzando di puntare sui migliori prodotti disponibili, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 3 kW (che richiede, in media, 25 mq di spazio disponibile) si potrebbe arrivare a spendere tra i 5.500 e gli 8.500 euro (tutto incluso). Salendo a 6 kW, i costi si aggirano tra i 9.000 e i 16.000 euro.
Come sfruttare l’ecobonus 110% per installare pannelli solari
Chi è interessato a installare dei pannelli solari fotovoltaici potrebbe valutare la possibilità di approfittare dell’ecobonus introdotto tramite il decreto Rilancio, che consente la detrazione del 110% delle spese sostenute. Chi terminerà il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022 potrà aderire all’incentivo su villette unifamiliari o unità funzionalmente indipendenti fino al 31 dicembre 2022.
Nel caso dei condomini o degli edifici composti da 2 a 4 unità, intestate tutte al medesimo proprietario, questa finestra temporale slitta al 31 dicembre 2023. Su questi immobili sarà anche possibile aderire al Superbonus al 75% per tutto il 2024 e al 70% per l’intero 2025.
La detrazione del 110% è prevista fino a una spesa complessiva di 48.000 euro ed è possibile solo se l’installazione dei pannelli fotovoltaici avviene contestualmente ad almeno un intervento di riqualificazione energetica o antisismico. Inoltre, il Superbonus è riservato a chi, tramite vari interventi, riesce a migliorare la certificazione energetica APE dell’edificio in cui vive di almeno due classi.
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