Partirà dall’1 gennaio 2025 la progressiva messa al bando del gas nelle case

Alessandro Nuzzo

30 Dicembre 2024 - 22:34

Ad un anno dall’approvazione della direttiva Ue, a partire dal 2025 inizierà la graduale dismissione dei combustibili fossili dalle case.

Partirà dall’1 gennaio 2025 la progressiva messa al bando del gas nelle case

Il 2025 sarà un anno importante per la transizione energetica. Entrerà infatti nel vivo la prima fase della norma europea che porterà al divieto di uso dei combustibili fossili per il riscaldamento domestico entro il 2040. Questo significa che caldaie, stufe, altri elementi che utilizzano gas non saranno più prodotti e commercializzati a partire dal 2040. Chi è già in possesso di questi elementi nella propria abitazione potrà continuare ad utilizzarli anche dopo e fino a quando non si vorrà sostituirli con un’alternativa green.

La direttiva è stata fortemente voluta per porre fine alle emissioni di gas serra e combattere l’inquinamento atmosferico ma anche per dismettere la dipendenza dal gas accogliendo alternative green, come ad esempio il fotovoltaico. L’addio all’uso dei combustibili fossili negli edifici è uno dei cambiamenti di maggior impatto sulle famiglie nella transizione energetica. In Europa ci sono 100 milioni di edifici residenziali che rappresentano il 40% di consumo energetico comunitario e 1/3 di emissioni di gas serra. La direttiva traccia la strada per il futuro affinché l’energia venga ricavata da fonti rinnovabili e non inquinanti. Il divieto scatterà dal 2040 ma nel corso dei prossimi anni ci saranno diversi step intermedi che porteranno alla transizione definitiva. Il primo parte proprio nel 2025.

Direttiva Case Green: i vari step

Il primo step parte nel 2025 quando entrerà in vigore il divieto di incentivi e sconti per l’acquisto di caldaie a gas. Nessuno sconto, nessuna detrazione in dichiarazione dei redditi. Chi vorrà continuare ad acquistare caldaie a gas potrà farlo ma senza aiuti pubblici. Dal 2028 i primi edifici a dire addio alla dipendenza dai combustibili fossili saranno quelli della pubblica amministrazione.

Il consumo energetico residenziale entro il 2030 dovrà essere ridotto del 16%. Cinque anni dopo, nel 2035 il calo deve arrivare al 22%. La riduzione dovrà essere ottenuta ristrutturando gli edifici meno efficienti. La percentuale di riduzione si applica a tutti gli edifici residenziali presenti nell’Ue.

Si arriva così al 2040 quando non sarà più possibile installare in case di nuova costruzione elementi che usano gas come caldaie, fornelli. Parallelamente al divieto di uso dei combustibili fossili, l’Ue ha approvato l’estensione dell’utilizzo delle energie rinnovabili negli edifici.

Addio al gas: quali alternative

Fornelli e caldaie a gas presto rappresenteranno il passato e dovranno essere sostituiti con delle valide alternative. Nel caso dei fornelli, la soluzione sono i modelli a induzione, già molto presenti nelle case moderne. Per il riscaldamento, al posto delle caldaie a gas, l’alternativa numero 1 è la pompa di calore. Questo sistema trasferisce l’aria calda in un edificio utilizzando energia elettrica. Esistono vari modelli sul mercato: aria-aria, aria-acqua, acqua-acqua, terra-acqua.

Oltre alle pompe di calore ci sono poi le caldaie elettriche che riscaldano l’acqua tramite resistenze elettriche. O la caldaia ionica che riscalda l’acqua tramite elettrolisi, senza l’uso di canne fumarie o unità esterne. Anche la caldaia a biomassa è una soluzione che funziona simile alla caldaia a gas ma utilizza materiali organici come combustibile.

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