Scadenze, adempimenti e obbligo di scontrino elettronico: ecco il Capodanno delle Partite IVA, tra versamenti di acconto IVA, comunicazioni fiscali e novità del 2020, a cui dovranno adeguarsi per evitare le sanzioni.
Partite IVA, l’anno si conclude con una carrellata di scadenze e inizia con nuovi obblighi, come lo scontrino elettronico.
Il Capodanno 2020 per le partite IVA sarà pieno di novità e adempimenti.
Dicembre è un mese pieno di tasse, e si conclude con l’importante appuntamento di venerdì 27, il versamento dell’acconto IVA.
Ma è a partire dal 1° gennaio 2020 che cambierà completamente la vita fiscale delle Partite IVA, visto che entrerà in vigore l’obbligo di memorizzazione e invio dei corrispettivi telematici per tutti gli esercenti.
L’obbligo dello scontrino elettronico fino al 31 dicembre 2019 vige solo per gli esercenti con un volume d’affari superiore ai 400.000 euro.
Ma in quanti sono pronti a questo cambiamento epocale e hanno adeguato i propri registratori telematici per evitare le sanzioni?
Sono più di un milione gli esercenti che si troveranno a dover scegliere se adeguare il proprio registratore di cassa, comprarne uno nuovo o affidarsi ai servizi dell’Agenzia delle Entrate.
Il Capodanno delle Partite IVA, l’acconto IVA del 27 dicembre chiude l’anno
Dicembre è un mese di tasse e le partite IVA ne sono ben consapevoli.
In particolare, a pochi giorni dal Capodanno, i titolari di partita IVA dovranno tenere a mente l’importante appuntamento con l’IVA.
Il 27 dicembre è la data ultima per effettuare il versamento dell’acconto IVA, che riguarda tutti i contribuenti IVA, fatta eccezione di coloro che non sono tenuti ad effettuare le liquidazioni periodiche mensili o trimestrali.
Il calcolo dell’acconto IVA 2019 potrà essere effettuato utilizzando uno dei tre diversi metodi, ovvero storico, previsionale o analitico.
L’appuntamento con l’acconto IVA chiude l’anno sul fronte delle imposte. Ad aprire il 2020, sul fronte dei nuovi adempimenti, sarà invece la rivoluzione del Fisco digitale per commercianti ed artigiani.
Il Capodanno delle Partite IVA: dal 1° gennaio 2020 scontrino elettronico per tutti
Dal 1° gennaio 2020 l’obbligo di memorizzazione e invio dei corrispettivi verrà esteso a tutti gli esercenti.
Dal 1° luglio 2019 l’obbligo dello scontrino elettronico riguarda i commercianti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro, ma dal nuovo anno, appunto, l’impegno riguarderà tutte le partite IVA.
Si tratta di un cambiamento enorme della routine fiscale dei commercianti, che diranno addio allo scontrino di carta.
I commercianti, gli artigiani e tutti quelli che finora hanno emesso ricevute fiscali dovranno rispettare il nuovo obbligo scegliendo tra tre modalità.
La prima e più dispendiosa opzione è quella di comprare un nuovo registratore telematico, e in questo caso si può usufruire di un contributo fino a un massimo di 250 euro.
La seconda opzione prevede l’adattamento del vecchio registratore di cassa, ma non è possibile farlo per tutti i modelli. Il bonus registratore telematico in questo caso è di 50 euro.
La terza possibilità prevede l’uso gratuito del portale “Fatture e Corrispettivi” sul sito dell’Agenzia delle Entrate, disponibile anche per i cellulari e i tablet, ma che prevede l’inserimento manuale dei dati dello scontrino.
Come sapere quale opzione scegliere per adeguarsi? La scelta deve essere fatta in base al numero di operazioni effettuate, quindi un bar dovrebbe preferire un RT, mentre a un artigiano (con minor frequenza di operazioni) potrebbe risultare più conveniente usare il sito dell’Agenzia.
Partite IVA e scontrino elettronico, dal 2020 iniziano le sanzioni
Gli esercenti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro hanno ancora pochissimi giorni per adeguarsi, così da evitare le sanzioni.
È in corso infatti una moratoria delle sanzioni della durata di sei mesi, per consentire a tutti gli esercenti di adeguare o comprare il registratore telematico necessario alla memorizzazione e all’invio dei corrispettivi.
Questo significa che dal 1° gennaio 2020 inizieranno le sanzioni per gli esercenti che hanno l’obbligo dello scontrino elettronico dal 1° luglio 2019.
Tutti gli altri esercenti hanno ancora sei mesi per adeguarsi alle nuove regole, quindi per loro le sanzioni partiranno dal 1° luglio 2020.
Sono circa 1,2 milioni gli esercenti che emettono lo scontrino da registratori di cassa che per lo più devono essere adeguati.
Solo il 3% dei vecchi registratore andrebbe, in teoria, cambiato.
C’è da dire, però, che la guida dell’Agenzia delle Entrate sullo scontrino elettronico è stata pubblicata il 23 ottobre 2019, in ritardo imbarazzante rispetto alla tabella di marcia degli obblighi previsti.
È facile capire il caos che aleggia tra le partite IVA, che già si trovano spesso e volentieri a fare da bancomat al Governo, e che dal 2020 dovranno, ancora una volta, adeguarsi.
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