Lo scontrino elettronico sarà obbligatorio per tutti gli esercenti dal 1° gennaio 2020. Per evitare le sanzioni previste si può scegliere tra comprare o adeguare il registratore telematico, usufruendo del relativo bonus, o utilizzare la procedura sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.
Scontrino elettronico, dal 1° gennaio 2020 sarà obbligatorio per tutti. Come adeguarsi per evitare sanzioni?
Il tempo stringe e sono ancora molti gli esercenti, circa un milione e mezzo tra bar, negozi e ristoranti, che ancora non sono pronti per affrontare le novità fiscali del prossimo anno.
Come sappiamo, il 2020 inizia con l’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi telematici esteso a tutti gli esercenti.
Per adeguarsi, i commercianti italiani hanno due possibilità: comprare, o adeguare, il proprio registratore telematico, o utilizzare i servizi online dell’Agenzia delle Entrate.
A indirizzare la scelta degli esercenti è, molto semplicemente, il numero di operazioni effettuate giornalmente.
Ecco quali sono le opzioni che hanno commercianti e partite IVA per adeguarsi ed evitare così le sanzioni previste.
Scontrino elettronico, come adeguarsi per evitare sanzioni
Dal 1° gennaio 2020 partirà l’obbligo di scontrino elettronico per tutti i commercianti e partite IVA, mentre l’obbligo dal 1° luglio 2019 l’obbligo riguardava solo gli esercenti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro.
Una vera e propria rivoluzione, sia di costume che tecnologica, che ormai tutti gli esercenti in Italia devono prepararsi ad affrontare.
Ma come adeguarsi per evitare sanzioni?
La risposta arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate, con la guida pubblicata il 23 ottobre 2019.
Considerando che l’obbligo di scontrino elettronico per tutti inizierà il 1° gennaio 2020, e la guida delle Entrate è stata pubblicata a fine ottobre, è semplice capire come mai ancora moltissimi esercenti siano nel caos.
Devono adeguarsi non solo i commercianti, ma tutti i soggetti che emettono ricevute fiscali, quindi anche artigiani, ristoranti, alberghi, ecc.
Le operazioni di memorizzazione e di trasmissione telematica dei corrispettivi devono essere effettuate mediante strumenti tecnologici che garantiscono l’inalterabilità e la sicurezza dei dati.
I due strumenti sono il registratore telematico e la procedura web sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Vediamo come scegliere tra le due opzioni e se è necessario comprare un nuovo registratore telematico.
Scontrino elettronico 2020, registratore telematico o procedura web?
Per adeguarsi all’obbligo dello scontrino elettronico nel 2020, gli esercenti possono scegliere tra comprare il registratore telematico (o adeguare quello già in loro possesso) o utilizzare la procedura web sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Il registratore telematico (RT) è un registratore di cassa capace di connettersi a internet, che memorizza, salva e invia in automatico all’Agenzia delle Entrate il file contente i dati dei corrispettivi della giornata lavorativa.
Il RT lavora in automatico, quindi l’esercente non deve intervenire in alcun modo.
Per acquistare il RT si può usufruire del bonus per i registratori di cassa telematici per gli acquisti effettuati nel 2019 e nel 2020.
Si tratta di uno sconto fiscale riconosciuto come credito d’imposta e che potrà arrivare ad un massimo di 250 euro.
Se tecnicamente possibile, gli esercenti possono scegliere di adattare il proprio registratore telematico, e in questo caso il bonus è di 50 euro.
Il secondo strumento utilizzabile dai commercianti è la procedura web, disponibile gratuitamente nel portale “Fatture e Corrispettivi” sul sito dell’Agenzia delle Entrate e fruibile anche tramite dispositivi mobili.
A influenzare la scelta degli esercenti sarà il numero delle operazioni effettuate: per un bar sarà più conveniente dotarsi di un RT, mentre per un artigiano potrebbe essere più opportuno usare i servizi dell’Agenzia dell’Entrate (che però richiedono la compilazione manuale dei dati richiesti).
Scontrino elettronico, sanzioni per chi non si adegua nel 2020
Per gli esercenti che non memorizzano e non trasmettono i corrispettivi (o trasmettono dati incompleti o falsi) sono previste le seguenti conseguenze:
- una sanzione pari al 100% dell’imposta relativa all’importo non correttamente documentato con un minimo di 500 euro;
- la sanzione accessoria della sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività, ovvero dell’esercizio dell’attività stessa, nei casi più gravi di recidiva (quando nel corso di un quinquennio vengono contestate quattro distinte violazioni, compiute in giorni diversi).
Ricordiamo che per quanto riguarda lo scontrino elettronico la legge ha previsto una moratoria delle sanzioni di sei mesi, per consentire a tutti gli esercenti di adeguare o comprare il registratore telematico necessario alla memorizzazione e all’invio dei corrispettivi.
Questo significa che dal 1° gennaio 2020 inizieranno le sanzioni per gli esercenti che hanno l’obbligo dello scontrino elettronico dal 1° luglio 2019, cioè quelli con un volume d’affari superiore a 400.000 euro.
Tutti gli altri esercenti hanno ancora sei mesi per adeguarsi alle nuove regole. Per loro le sanzioni partiranno dal 1° luglio 2020.
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