Come pagare meno tasse è una domanda a cui tutti vorrebbero una risposta. Vediamo una guida completa con trucchi e istruzioni, perfettamente legali, per partita Iva professioni e consulenti.
Esiste un modo legale che permetta a professionisti e consulenti con partita IVA di pagare meno tasse in modo legale? Ci sono modi di ridurre la pressione fiscale che grava sul lavoratore autonomo senza incorrere in sanzioni e senza violare la legge?
Per poterlo fare è necessario sapersi orientare in quello che è il labirinto delle
agevolazioni fiscali e non sempre è facile per i non addetti ai lavori. Proprio per questo appare necessaria una guida che spieghi ai professionisti con partita IVA come agire nel giusto modo. Perchè quello di cui bisogna tenere conto è che la crisi economica e l’inflazione che ha portato all’aumento di tutti i pressi, per i lavoratori autonomi, che sono quelli con minori tutele, è diventata una necessità trovare dei metodi per non farsi sommergere dalla tassazione, tuttavia se ci si affida a chi promette miracoli, il rischio è quello di incorrere in accertamenti fiscali e sanzioni.
Ecco allora una guida per punti su quali sono i metodi per ottenere un’importante riduzione fiscale in modo legale.
Come pagare meno tasse, partiva IVA: gestione dei costi
Una cosa importante da fare è dedurre i costi legati alla propria attività dal reddito professionale, in modo da alleggerire il carico fiscale. Questo significa avere cura di tutti i costi che quotidianamente sostenete per la vostra attività: i pranzi, i viaggi per spostamenti di lavoro, il carburante o l’aggiornamento professionale.
Sebbene si tratti di somme piccole, se accumulate costituiscono una cifra importante deducibile dal reddito professionale, il che a fine anno vi garantisce una consistente riduzione del carico fiscale.
Affinché tali costi siano deducibili è necessario che siano rispettate due condizioni fondamentali:
- tali costi devono essere documentati;
- tali costi devono essere inerenti rispetto all’attività svolta (difficile sostenere che il costo del week end presso una SPA possa essere dedotto dal reddito professionale di un geometra per esempio..).
Le regole in materia sono contenute nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi di cui al d.p.r. 917/1986.
Come pagare meno tasse, partiva IVA: la giustificazione dei costi
Anche se pensate di stare già facendo tutto questo, presentando al commercialista i costi della vostra attività, potreste non averli giustificati in maniera corretta.
La corretta gestione dei documenti è infatti fondamentale per assicurarsi che ogni costo venga dedotto dal proprio reddito professionale.
Come fare?
Affinché la deduzione sia sfruttabile bisogna dimostrare che i costi siano stati effettivamente sostenuti dal professionista, ed è per questo che bisogna presentare per ognuno di essi una fattura o il cosiddetto scontrino parlante (scontrino con la partita IVA del professionista).
La prossima volta che pranzate, per cui, mi raccomando, non abbiate fretta di alzarvi dalla sedia e chiedete che vi venga fatta una fattura. A fine anno apprezzerete la vostra lungimiranza.
Come pagare meno tasse, partiva IVA: i costi deducibili
Costi deducibili per intero
Vi sono poi dei costi che sono integralmente deducibili dal reddito professionale, sono stabiliti dal DPR n. 917/86, ovvero il nostro Testo Unico delle Imposte sui Redditi, e si tratta dunque di alleggerimenti fiscali a norma di legge.
A stabilire quali spese sono interamente deducibili è il principio di inerenza: il lavoratore può infatti dedurre i costi derivanti dallo svolgimento della propria attività professionale. Tutte le spese inerenti alla sfera lavorativa sono dunque deducibili e l’IVA è detraibile.
Vediamo quali sono:
- acquisto di libri e riviste professionali;
- acquisto di cancelleria, materiali di consumo e valori bollati;
- spese per lavoro dipendente e prestazioni di lavoro autonomo occasionale;
- utenze intestate allo studio professionale;
- acquisto di beni strumentali per l’esercizio dell’attività.
D’ora in poi, tutte le volte che entrate in cartoleria, o andate in libreria per acquistare un libro, ricordatevi di richiedere la fattura.
Costi deducibili parzialmente
Ci sono alcuni casi in cui le spese sono deducibili solo parzialmente, e che sono soggette a determinate condizioni.
È importante prenderne comunque nota, e di seguito si riportano i casi principali:
- Beni immobili: il costo di locazione o acquisto di un immobile di categoria catastale A/10, a uso studio, sarà interamente deducibile. La cosa cambia in caso si voglia destinare la propria casa per lo svolgimento di attività professionali: se l’immobile è intestato al professionista allora i costi sono deducibili al 50% e l’IVA è indetraibile;
- Autovetture: i costi sia di manutenzione sia del carburante (la cui spesa va documentata con la scheda carburante) sono deducibili al 20% e l’IVA è detraibile al 40%. La quota annuale di ammortamento è deducibile al 20% nei limiti del bene fino a un tetto massimo di €. 18.075,99. Se siete in leasing, allora la deducibilità è subordinata alla durata del contratto che non deve essere inferiore ai 4 anni. Se l’auto è acquistata in locazione la deducibilità è sempre al 20% fino a €. 3.615,20 annui;
- Cellulari: i costi sono deducibili all’80% per qualsiasi tipo di contratto (acquisto, leasing, locazione). L’IVA è detraibile al 50% per utenze da mobile e al 100% da fisso;
- Spese per alberghi e ristoranti: spese di vitto e alloggio, purché non superino il 2% dei compensi percepiti nell’anno di imposta, sono deducibili al 75%. Come sempre ricordatevi la fattura, perché così potrete detrarre l’IVA, altrimenti con la sola ricevuta fiscale non sarà detraibile;
- Spese di rappresentanza: spese per viaggi inerenti alla propria professione sono deducibili se non superano l’1% dei compensi percepiti nell’anno di imposta, l’IVA non è detraibile;
- Convegni, congressi e corsi di aggiornamento professionale: deducibili al 50% e l’IVA è totalmente detraibile;
- IVA detraibile: è ancora possibile dedurre l’IVA in caso le norme di legge non provvedevano a una detrazione del 100%.
Come pagare meno tasse, partiva IVA: rivolgersi ad un buon commercialista
L’ultimo consiglio è quello di affidarsi a professionisti seri. Pagare di meno chi si occupa dei vostri conti non è una scelta che ripaga: tutto quello che risparmiate dal commercialista vi ritrovate a doverlo ripagare (con gli interessi) a fine anno.
Con qualche soldino in più vi garantirete un commercialista esperto in grado di organizzare documentazione e conti in modo tale da offrirvi un significativo alleggerimento fiscale.
Una corretta pianificazione fiscale permette sia un grosso risparmio, sia la sicurezza di essere al riparo da possibili contestazioni: la normativa di legge prevede infatti il “metodo previsionale”.
Questo sistema permette di calibrare il carico fiscale in base agli oscillamenti del proprio reddito: non tutti gli anni un professionista guadagna uguale. Ci sono anni di magra e anni migliori.
Quello che di solito si fa è calcolare gli acconti su base annua precedente: ma se il vostro reddito dovesse scendere, vi ritrovereste con un carico fiscale insostenibile.
Ecco a cosa serve il metodo previsionale: a parametrare le eventuali diminuzioni di reddito, in modo tale da equilibrare il carico fiscale di anno in anno.
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