I passeggeri Ryanair rischiano una multa salata se infrangono la regola dei 40 minuti

Ilena D’Errico

10 Marzo 2025 - 18:26

La regola dei 40 minuti e il «no show» di Ryanair: in arrivo multe salate per i passeggeri che non le rispettano.

I passeggeri Ryanair rischiano una multa salata se infrangono la regola dei 40 minuti

L’organizzazione dei viaggi mette in luce tutte le differenze caratteriali e comportamentali tra le persone, soprattutto se si deve prendere l’aereo. Che si tratti di una famiglia o di una coppia, di un gruppo di amici o di colleghi, a un certo punto ci si scontra sull’orario di arrivo in aeroporto. C’è chi è sempre in ritardo e anche il giorno del volo arriva appena in tempo, mentre altri arrivano con un anticipo eccessivo rispetto al necessario. Entrambi gli estremi mettono in difficoltà chi ha altre idee, temendo di perdere il volo o al contrario sopportando un’attesa interminabile. Le preferenze soggettive, però, non sono l’unico elemento da tenere in mente prima di pianificare l’arrivo in aeroporto.

Ogni compagnia aerea ha le sue regole di riferimento, comunicando di solito anche l’orario adatto di arrivo in base all’orario del volo, al fine di completare i controlli di sicurezza e il check-in. Non rispettare la politica della compagnia aerea può compromettere il viaggio, oltre a creare grande stress tra passeggeri e operatori. Ryanair ha deciso di mettere un freno a questi problemi, prospettando una multa salata a chi infrange la regola dei 40 minuti. La compagnia sta infatti predisponendo il proprio regolamento per assicurare procedure efficienti e svelte ai propri clienti, provando così a incentivare il rispetto di regole severe e molto precise. Di recente, ha deciso di intervenire anche sull’orario di arrivo in aeroporto, coerentemente con le proprie direttive interne sui voli aerei persi dai passeggeri. Scopriamo di cosa si tratta.

I passeggeri Ryanair rischiano una multa salata se infrangono la regola dei 40 minuti

Ryanair è una delle compagnie aeree più conosciuta e utilizzata in assoluto, per quanto i viaggiatori si lascino spesso andare a rimostranze. A colpire è soprattutto la severità della compagnia irlandese, che mira tuttavia a garantire un servizio di grande qualità e celerità. Per questa ragione, Ryanair ha delle regole del tutto atipiche, più che altro per la loro durezza, misurate in base alle necessità organizzative e alle richieste dei clienti stessi. La regola dei 40 minuti, insieme a quella del “non show”, sono motivate dalla compagnia proprio con l’intenzione di garantire prezzi competitivi ed evitare abusi. Molti viaggiatori sono quindi soddisfatti, mentre altri temono di essere penalizzati.

La regola dei 40 minuti, molto semplicemente, prevede che i viaggiatori arrivino entro 40 minuti prima dell’orario indicato per il volo. Questo è il tempo minimo necessario per lo svolgimento dei controlli di sicurezza e per far fronte a eventuali imprevisti. Chi arriva dopo, quindi, può subire la cancellazione del volo senza alcun rimborso e l’applicazione di una penale intorno ai 100/120 euro a seconda del Paese. Una vera e propria multa per i passeggeri che hanno perso il volo a causa del proprio ritardo, anche quando vogliono prenotarne uno successivo entro 1 ora, con la pace di tutti i viaggiatori super puntuali. Per i ritardatari cronici, invece, le cose si mettono male, anche perché la penale è applicata per ogni passeggero e tratta.

La misura, indiscutibilmente severa, mira a garantire la puntualità dei passeggeri ed è del tutto coerente con la regola del “no show”. Chi non si presenta in tempo perde il diritto al volo (e non può pretendere rimborsi), compresi gli eventuali servizi aggiuntivi correlati. A tal fine è fondamentale consultare le indicazioni della compagnia aerea e chiedere assistenza in caso di problemi. Come si evince dalle comunicazioni di Ryanair, è di norma chiesto un anticipo di almeno 40 o 30 minuti prima (a seconda della filiale), per quanto sia consigliabile arrivare ancora prima per svolgere tutto senza fretta. Non è comunque una regola che arriva inaspettata, pensando anche alle politiche aziendali sul check-in online1 e nel dettaglio alla penale per coloro che lo fanno in aeroporto.

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