Pasta, aumenti record: il prezzo cresce anche se il grano scende, è speculazione?

Stefano Rizzuti

5 Maggio 2023 - 16:11

Il prezzo della pasta è aumentato del 17,5% in un anno, nonostante il ribasso delle quotazioni del grano duro: il governo vuole scoprire se ci sia qualche speculazione.

Pasta, aumenti record: il prezzo cresce anche se il grano scende, è speculazione?

Il prezzo della pasta è aumentato. Molto più di quanto non ci si aspetterebbe a causa dell’inflazione. Le quotazioni del grano sono scese, ma sugli scaffali dei supermercati un pacco di pasta cosa sempre più. Il governo ha quindi deciso di provare a capire a cosa sia dovuto questo aumento, con rincari decisamente non in linea con le quotazioni del grano duro.

Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha dato mandato al Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, di convocare per la prima volta la commissione che analizza le dinamiche dei prezzi, da poco istituita. Si parte da un dato: a marzo la pasta è aumentata del 17,5% rispetto all’anno precedente.

Nonostante una materia prima il cui costo si è sensibilmente ridotto negli ultimi 12 mesi. Il rincaro, sottolineano le associazioni dei consumatori, costa in media 25,5 euro annui a famiglia. L’esecutivo vuole quindi capire se ci sia qualche forma di speculazione e in che modo può, eventualmente, intervenire.

I prezzi della pasta in Italia

In Italia il prezzo medio della pasta si attesta a 2,13 euro al chilo, con un aumento medio in un anno di oltre il 25%. Secondo quanto segnala Assoutenti, il prezzo più alto si registra ad Ancona, il più basso a Cosenza. A Siena si è visto l’aumento più alto in un anno e solo in 12 province italiane i listini fanno segnare prezzi inferiori ai 2 euro al chilo.

Le città in cui il prezzo al chilo della pasta è più alto sono:

  • Ancona 2,44
  • Modena 2,41
  • Cagliari 2,40
  • Bologna 2,39
  • Genova 2,38

Quelle in cui il prezzo è più basso, invece, sono:

  • Siracusa 1,50
  • Palermo 1,50
  • Cosenza 1,48

I rincari più alti nell’ultimo anno si sono registrati in Toscana: a Siena si è passati da 1,37 a 2,17 euro (+58,4%), a Firenze l’aumento è stato del 52,8%, a Pistoia del 51,8%. I minori incrementi sono quelli fatti segnare ad Alessandria (+4,6%) e nelle province di Sassari e Napoli (+9,9%).

Il prezzo del grano in discesa

È Coldiretti a ricordare che il grano duro utilizzato per la pasta viene pagato in Italia 36 centesimi al chilo: il 30% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nonostante questo, però, il prezzo della pasta è aumentato il doppio rispetto all’inflazione.

I dati Ismea dicono che il costo del grano duro è sceso dall’aprile del 2022 all’aprile del 2023 del 28,3%. Un calo dovuto anche al fatto che si sono risolti alcuni dei problemi strutturali che hanno portato all’aumento delle quotazioni, come quelli relativi ai raccolti in Canada.

Grano giù, sale la pasta: cosa dicono le imprese

Per Riccardo Felicetti, presidente di Unione Italia Food, gli aumenti della pasta sono dovuti a diversi fattori. Innanzitutto spiega che il grano ha prezzi fluttuanti e che non è l’industria a determinare il prezzo, dipendente invece dal mercato globale. In più, a suo parere, vanno considerati i costi di trasformazione in semola, quelli energetici, il packaging e la logistica. Infine, spiega ancora, la pasta che troviamo oggi sugli scaffali è stata prodotta mesi fa, con grano acquistato a quotazioni più alte.

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