Il patrimonio e gli investimenti di Leonardo Maria Del Vecchio, ultimo dei figli del fondatore di Luxottica che presto potrebbe acquisire le quote del Twiga in mano a Flavio Briatore.
Quanti soldi ha Leonardo Maria Del Vecchio? Una domanda che in molti si stanno facendo dopo che Il Giornale ha dato notizia che il giovane imprenditore sarebbe pronto ad acquistare le quote in mano a Flavio Briatore del Twiga, storico locale simbolo del lusso e della mondanità.
Di recente Flavio Briatore ha fatto ritorno nel mondo della Formula 1 come executive advisor della scuderia francese Alpine, un ruolo che non gli permetterebbe di seguire a dovere tutte le sue creature imprenditoriali, da Crazy Pizza al Billionaire fino appunto a Twiga.
“Io - ha dichiarato Briatore a Il Giornale - sono sempre più assorbito dalla Formula 1 e non ho tempo per dedicarmi ad altre attività. Ho messo sul mercato il Twiga e vedremo come finirà”. L’imprenditore così avrebbe deciso di mettere in vendita le sue quote e subito sarebbero arrivate diverse offerte.
Quella che sembrerebbe essere la più convincente sarebbe stata fatta da Leonardo Maria Del Vecchio, figlio più piccolo di Leonardo Del Vecchio, il fondatore di Luxottica venuto a mancare nel 2022 e che a lungo è stato indicato da Forbes come uno degli uomini più ricchi d’Italia.
Il giovane Del Vecchio di recente starebbe investendo molto nella ristorazione, nel lifestyle e nell’hospitality. Il Twiga - quello in Versilia fattura 9 milioni l’anno mentre quello a Montecarlo arriva a 10 milioni - sarebbe così l’investimento ideale per dare slancio a questo ramo delle sue attività.
Del resto i soldi a Leonardo Maria Del Vecchio non sembrerebbero mancare, con la sua solidità finanziaria che lo avrebbe proiettato in pole position per il Twiga grazie anche a un particolare feeling che si sarebbe creato con Flavio Briatore.
Il patrimonio di Leonardo Maria Del Vecchio
Leonardo Maria Del Vecchio a soli 29 anni può essere considerato come uno degli imprenditori più attivi dell’attuale panorama nostrano. Classe 1995, è il sesto e ultimo figlio di Leonardo Del Vecchio, il fondatore dell’impero di Luxottica.
Dopo la morte del padre avvenuta nel 2022, il patrimonio di famiglia - stimato in 35 miliardi di dollari - è stato diviso tra vedove e figli dell’imprenditore. Stando a quanto riportato dai giornali, ognuno di loro avrebbe ricevuto il 12,5% della Delfin, holding lussemburghese e cassaforte di famiglia che ha in pancia le partecipazioni in Essilux, nell’immobiliare Covivio e le quote finanziarie in Mediobanca, Unicredit e Generali.
La parte di eredità spettante a Leonardo Maria Del Vecchio così è stata calcolata in 3,75 miliardi. Il ragazzo in possesso di una laurea in Economia Aziendale e Management presso la Bocconi, è uno dei due figli di Del Vecchio padre che lavora nell’azienda di famiglia: oltre a essere chief strategy officer di EssilorLuxottica, è anche amministratore delegato del rivenditore di occhiali Salmoiraghi & Viganò.
Ma non solo, è presidente di LMDV Capital che opera nel settore dell’hospitality con una valutazione fatta da Forbes pari a 45 milioni di euro. Proprio questa società sarebbe quella in trattativa con Flavio Briatore per l’acquisto delle sue quote del Twiga.
Sempre stando a Forbes, in virtù della sua eredità e della sua attività imprenditoriale, al momento Leonardo Maria Del Vecchio potrebbe contare su un patrimonio personale pari a 5,1 miliardi di dollari, una cifra che lo renderebbe la 661° persona più ricca al mondo stando alla classifica 2024.
Gli investimenti di Leonardo Maria Del Vecchio
Se da una parte Leonardo Maria Del Vecchio sta continuando ad avere un ruolo centrale nell’EssilorLuxottica, autentico colosso mondiale nel settore degli occhiali, dall’altra con LMDV Capital sta provando anche a diversificare la sua attività imprenditoriale.
Dal 2022 la società possiede il 78% di Triple Sea Food Holding che controlla tre ristoranti a Milano - Trattoria del Ciumbia, Vesta e Casa Fiori Chiari - e altri due ristoranti a Portofino e Marina di Pietrasanta.
Ma Leonardo Maria Del Vecchio non sembrerebbe volersi fermare, con l’Ansa che così ha descritto i suoi recenti investimenti.
“L’ultimo in ordine di tempo - si legge - è stato l’ingresso in 1686 Partners, il fondo lanciato da David Wertheimer votato all’innovazione nei settori lifestyle e hospitality. Ma il family office ha anche puntato sull’audiovisivo italiano prendendo una quota del 13,78% nel capitale di Leone Film Group. È poi dello scorso giugno l’acquisizione di Acqua e Terme di Fiuggi. Tra le iniziative imprenditoriali figura anche l’investimento da 3 milioni di euro in Boem, la start up che punta a farsi largo nel mercato italiano degli hard seltzer, drink aromatizzati e leggermente alcolici. LDVM controlla il 54% e ha diluito i suoi compagni di viaggio e cioè la Happy Seltz del cantante-influencer Fedez e di Camillo Bernabei (scesa al 43%), e la J Project del rapper Lazza, la cui quota si è ridotta al 3%”.
Adesso il rampollo ha messo nel mirino anche Twiga, un colpo che potrebbe lanciare definitivamente LMDV Capital.
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