Il centrodestra sarà unito alle regionali e alle amministrative: con questo accordo Salvini, Berlusconi e la Meloni possono prendersi il paese, pensando sempre alle politiche.
Il centrodestra si presenterà unito a tutti i prossimi appuntamenti elettorali regionali e comunali. Questa è la notizia, per nulla scontata dopo la maretta dei mesi scorsi, che è uscita fuori dal vertice di Palazzo Grazioli.
Con questa mossa Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, non solo mettono una seria ipoteca sulla vittoria alle vicine elezioni in Basilicata, Abruzzo e Sardegna, ma devono solo aspettare che si torni al voto anche per politiche per tornare a governare insieme il paese.
Verso le regionali
Nelle scorse settimane tanto si era parlato di una possibile divisione del centrodestra alle prossime regionali. In particolare era stata la Lega a minacciare gli alleati di andare per conto proprio, specie in Abruzzo.
Vari malumori locali che alla fine sono stati ora sedati dall’accordo nazionale tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia: il centrodestra si presenterà ovunque unito, tanto che già si ipotizza una possibile “spartizione” dei candidati.
Secondo Augusto Minzolini su Il Giornale, alla Lega andrà il candidato in Sardegna e in Emilia Romagna, a Fratelli d’Italia quello in Abruzzo, mentre a Forza Italia quello in Basilicata e probabilmente anche in Piemonte.
Il sentore diffuso è che il centrodestra con questa ritrovata unità possa puntare a fare l’en plein: se in Emilia Romagna sarà una sfida con il Partito Democratico, in tutte le altre regioni sarà un testa a testa serrato con il Movimento 5 Stelle.
Dopo le recenti vittorie in Friuli, Molise e Sicilia, con il solo Lazio rimasto al PD, la coalizione quindi si appresta a governare gran parte delle amministrazioni locali del paese, considerando anche l’exploit alle recenti comunali.
Pensando alle politiche
Senza dubbio con questa rinnovata sinergia nel centrodestra, si viene a creare un problema in seno al governo giallo-verde. Con una legge di Bilancio da dover presentare a breve, i 5 Stelle non hanno preso bene il riavvicinamento della Lega con Berlusconi.
A breve quindi ci si troverà in questa situazione un po’ paradossale: leghisti e pentastellati a governare assieme a Roma, mentre i loro candidati alle regionali si ritrovano uno di fronte l’altro durante le campagne elettorali.
Ma il fatto di maggior rilievo è che a livello di governo centrale, Salvini in qualche modo ora tiene sotto scacco i 5 Stelle. Guardando gli ultimi sondaggi, appare lampante che in caso di nuove elezioni politiche il centrodestra vincerebbe a mani basse.
Silvio Berlusconi a riguardo continua a sperare in una caduta a breve dell’esecutivo Conte, idem Fratelli d’Italia, ma il ministro dell’Interno teme una sorta di ribaltone con i 5 Stelle che possano fare una maggioranza con il Partito Democratico o, almeno, con una parte di esso.
Il banco di prova per la tenuta del governo adesso sarà la legge di Bilancio: Lega e Movimento 5 Stelle entrambi non vogliono rinunciare a nulla di quanto promesso al proprio elettorato e, se non si arriverà un accordo, questa maggioranza potrebbe anche avere vita molto breve.
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