Di Maio da un lato e Zingaretti dall’altro. Quali sono le posizioni dei due leader dei Cinque Stelle e PD? Ed in questo scenario Renzi e Salvini che ruolo hanno?
Salvini fuori dai pensieri di Di Maio, Zingaretti ed il PD rientrano in corsa per formare il nuovo Governo? La crisi incombe e tutte le parti in causa, considerando anche Renzi, stanno muovendo le loro pedine in attesa del grande giorno.
Da una parte le forze che si stanno muovendo in direzioni probabilmente simili, sono Cinque Stelle e PD. Negoziati in vista? Il partito M5s non apre e non chiude la porta a nessuna soluzione, se non al ritorno al Governo con Salvini, considerato un «capitano» che ha abbandonato la nave. Il PD fa la parte del terzo in comodo: Renzi si dice disposto ad appoggiare diverse soluzioni, mentre da Zingaretti la posizione è nettamente diversa. Siamo alla vigilia della grande giornata in cui si dovrebbe arrivare alle dimissioni ormai certe di Conte e al capolinea del governo giallo-verde. Quali sono le posizioni dei due partiti che studiano per formare il nuovo, possibile, Governo italiano?
La posizione dei Cinque Stelle e di Di Maio
Di Maio è stato chiaro, ha notato proposte attraverso la stampa al partito e non ha alcuna intenzione di ascoltarle al momento. Dall’altro lato è arrivato il via libera di Grillo alle trattative con il PD pur di scongiurare le elezioni che vedrebbero il partito dei Cinque Stelle in forte calo.
Di Maio da un lato utilizza dichiarazioni di facciata, ma sembra evidente che una apertura al Partito Democratico possa esserci al momento, vista la convergenza di alcuni punti politici interessanti. Di Maio ha chiarito che si affiderà al Presidente della Repubblica per delineare un nuovo percorso politico italiano. Non si chiude la porta, non si apre nemmeno? Posizione piuttosto a metà in attesa della giornata di domani e di quelle a seguire.
Prudenza dalle parti del Movimento: riconciliazioni con la Lega a parte tutto sembra ad oggi possibile e gli indizi spingono solo in una direzione, Partito Democratico. Nel vertice avvenuto domenica inoltre tra Beppe Grillo e Davide Casaleggio è arrivata la fumata bianca per trattare con il PD proprio, il tutto per evitare al momento lo spettro delle urne, desiderate, a quanto sembra, solo dalla Lega e da Salvini. Il PD invece cosa ne pensa di questa situazione? E’ disponibile a trattare con i Cinque Stelle dopo essere stati loro rivali e nemici durante questi pochi mesi di Governo M5s e Lega?
Il PD che mosse è pronto a fare?
Zingaretti, leader del Partito Democratico, ha fatto la voce grossa dopo le parole di Renzi. Il PD non accetterà un Governo debole o di fortuna, ma soltanto un Governo forte, o punterà al ritorno alle urne. La mossa da parte dei vertici del PD è chiara: nessuno spazio sarà lasciato a Renzi, una presa di posizione molto forte per chiarire le gerarchie del partito.
Alla vigilia dell’intervento di Conte in Parlamento, il PD si affida ad una nota stampa in cui si dichiarano come prive di fondamento le possibilità di affidarsi ai Cinque Stelle in collaborazione con il PD al Governo. Zingaretti nel pomeriggio di oggi ha poi preso la parola attraverso un ulteriore comunicato in cui si fa chiarezza. Si attendono da parte del PD le dichiarazioni di Conte di domani e l’apertura della crisi di Governo prima di prendere una nuova posizione. Zingaretti ha garantito che sarà in linea con quanto affermato fino ad oggi, ovvero di volere un Governo forte e di rinnovamento, anche nei contenuti, oppure che il PD voterà per tornare a votare quanto prima.
In tutta questa situazione è plausibile uno scenario dei Cinque Stelle al Governo con Renzi? Al momento appare pura utopia, fanno sapere dalle parti del M5s.
Renzi sempre aperto ad una «chiamata» di Di Maio
Renzi ha teso la mano ai Cinque Stelle, i Cinque Stelle non hanno risposto alla chiamata. Di Maio è stato chiaro, non formerà nessun Governo con Matteo Renzi, l’ex ministro Maria Elena Boschi e Luca Lotti.
Un governo istituzionale tra Renzi ed il Movimento Cinque Stelle è stato dunque stoppato in partenza, domani non dovrebbero esserci sorprese in questo senso? Nonostante le parole dell’ex leader del PD, che ha affermato di essere preoccupato per il Paese, sembrano esserci pochi spiragli. “Siamo di fronte a un fatto clamoroso che non va sottovalutato, la prima crisi in pieno Ferragosto nella storia della Repubblica. Da ex presidente del Consiglio ho voluto lanciare un appello alle forze politiche, che oggi ha lo spazio per poter essere accolto. Toccherà ai segretari di partito e ai capigruppo capire come ma si tratta di un’evidente occasione, testimoniata dal voto sul calendario”.
Su Salvini poi è stato chiaro Renzi, chiedendo le sue dimissioni. La posizione di Renzi è chiara: vuole tornare al «potere» ma dai vertici del PD sembra non esserci questa ipotesi in piedi.
Ipotesi Conte bis ancora in piedi?
Nonostante la chiusura di alcune parti in gioco e le smentite in casa Partito Democratico, il Conte bis non è totalmente da escludere al momento. Dalle parti del PD quale sarebbe ad oggi l’alternativa a Conte? Si punta ad avere Roberto Fico come Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, per lasciare anche il campo del presidente della Camera ad un democratico. Domani sarà il grande giorno, che decisione sarà presa da Conte, da Mattarella e che fine farà il Governo italiano?
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