Cambia la pensione di cittadinanza dal 2021 e le novità in particolare riguardano la ricarica della carta, che sparisce, e il limite nei prelievi. Vediamo quali sono novità, importi, requisiti e come fare domanda con la nostra guida completa.
Cambia la pensione di cittadinanza nel 2021 e non ci sarà nessuna ricarica della carta di Poste Italiane grazie alle novità introdotte con la Legge di Bilancio, né tanto meno è previsto il limite per il prelievo.
I requisiti, gli importi e le modalità per fare domanda per la pensione di cittadinanza 2021 restano tuttavia i medesimi.
In verità la novità della ricarica della pensione di cittadinanza arriva sì nel 2021, ma la Legge di Bilancio non fa altro che modificare quanto disposto dal comma 6-bis all’articolo 5 del decreto n.4/2019 convertito nella legge n. 126/2019 che ha dato il via alla misura gemella del reddito di cittadinanza.
A partire dal 2021 la pensione di cittadinanza viene erogata non con la ricarica della carta RdC/PdC, ma con l’assegno ordinario della pensione. Ricordiamo che la pensione di cittadinanza è riconosciuta ai nuclei familiari composti esclusivamente da over 67 che non devono però essere necessariamente titolari di pensione.
Vediamo nel dettaglio quali sono le novità per la pensione di cittadinanza 2021, come cambia nel dettaglio, requisiti, importi e come fare domanda attraverso la nostra guida completa.
Pensione di cittadinanza 2021: ecco come cambia
Cambia la pensione di cittadinanza nel 2021 con la Legge di Bilancio e non sarà più necessario il tanto atteso decreto attuativo per il comma 6-bis di cui abbiamo detto. Novità che riguardano la ricarica e il prelievo che non avrà limite.
Dal 2021 la pensione di cittadinanza può essere erogata anche in modalità differenti dalla ricarica della carta di Poste Italiane cui siamo abituati. La novità arriva con un emendamento approvato al testo che sostituisce il comma 6-bis e che recita nel dettaglio:
“La pensione di cittadinanza può essere erogata con modalità diverse da quelle di cui al comma 6, mediante gli strumenti ordinariamente in uso per il pagamento delle pensioni. Le modalità di attuazione del presente comma sono individuate con il decreto di cui all’articolo 3, comma 7.”
La manovra così stabilisce che:
“a decorrere dal 1° gennaio 2021 ai beneficiari di Pensione di cittadinanza che risultino titolari di altra prestazione pensionistica erogata dall’INPS, il beneficio è erogato insieme a detta prestazione pensionistica per la quota parte di spettanza di cui all’articolo 3, comma 7, in base al quale la pensione di cittadinanza è suddivisa in parti uguali tra i componenti il nucleo familiare. ”
Dunque i beneficiari di prestazione pensionistica da parte di INPS otterranno dal 1° gennaio 2021 la pensione di cittadinanza per la quota parte spettante con l’assegno suddetto senza necessità di una ricarica sulla carta di Poste Italiane.
Con l’attribuzione della quota parte spettante della pensione di cittadinanza al cittadino che già prende una prestazione pensionistica da INPS con la stessa, viene meno il limite del prelievo mensile di 100 euro per i titolari della prestazione.
Un problema che fino a oggi è stato riscontrato per i titolari di pensione di cittadinanza da tempo in attesa del decreto attuativo del comma 6-bis e che ora viene soppiantato con la Legge di Bilancio 2021. Nel testo della finanziaria si legge:
“Nei confronti dei titolari della Pensione di cittadinanza non valgono i limiti di utilizzo di cui al comma 6 dell’articolo 5.”
Ciò significa che sparisce per la pensione di cittadinanza il limite di prelievo dei 100 euro mensili per il singolo individuo, come anche il vincolo di un solo bonifico per pagare l’affitto o anche per il mutuo, come anche altre limitazioni legate alla carta del RdC/PdC.
Ricordiamo per completezza che trova spazio nella Legge di Bilancio 2021 anche il reddito di cittadinanza con nuove risorse stanziate.
Pensione di cittadinanza 2021: requisiti
Non cambiano invece i requisiti per accedere alla pensione di cittadinanza 2021. La pensione di cittadinanza è la versione del reddito di cittadinanza pensata per la popolazione più anziana. La pensione di cittadinanza infatti è rivolta ai nuclei familiari composti da uno o più cittadini con età pari o superiore a 67 anni e bisogna:
- essere cittadini italiani o di uno Stato membro UE o anche cittadino straniero con regolare permesso di soggiorno;
- essere residenti in Italia da almeno 10 ani di cui gli ultimi 2 anni in maniera continuativa;
- avere un ISEE inferiore a 9.360 euro;
- avere un patrimonio immobiliare (nel quale non è compresa la casa d’abitazione) inferiore a 30.000€;
- avere un patrimonio mobiliare inferiore a 6.000 euro, limite è innalzato di 2.000 euro per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro. Inoltre, questo limite aumenta di altri 5.000 euro in caso di presenza di una persona con disabilità nel nucleo familiare;
- avere un reddito familiare non superiore a 7.560 euro, soglia che sale a 9.360 euro per il nucleo familiare in affitto.
Alla pensione di cittadinanza, con la conversione in legge del decreto 4/2019, possono accedervi anche i nuclei familiari composti esclusivamente da almeno una persona con più di 67 anni e da disabili gravi.
Sempre in merito ai requisiti della pensione di cittadinanza 2021 e in particolare per il godimento dei beni durevoli:
- nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di autoveicoli immatricolati la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta, ovvero di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
- nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171.
Pensione di cittadinanza 2021: importi
Sebbene venga meno per la pensione di cittadinanza nel 2021 il limite stabilito per il prelievo, gli importi previsti restano i medesimi.
Il beneficio economico per la pensione di cittadinanza, al pari del reddito di cittadinanza, si compone di due elementi:
- integrazione del reddito familiare fino alla soglia annua di 7.560 euro;
- integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione in locazione, pari
- all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione, come dichiarato a fini ISEE, fino a un massimo di euro 3.360 annui. È concessa altresì fino a un massimo di 1.800 euro annui ai nuclei familiari residenti in abitazione di proprietà per il cui acquisto o per la cui costruzione sia stato contratto un mutuo da parte di componenti il medesimo nucleo familiare.
Mensilmente per la pensione di cittadinanza è previsto un massimo di 780 euro e non può essere comunque inferiore a 480 euro. Non solo, l’importo in base al proprio ISEE, come anche per il reddito di cittadinanza, va anche moltiplicato per il valore della scala di equivalenza tenendo conto della composizione del nucleo familiare.
Per ogni persona maggiorenne successiva alla prima si applica un parametro della scala di equivalenza pari a 0,4. Il parametro della scala di equivalenza arriva a un massimo di 2,1 o anche di 2,2 se nel nucleo familiare è presente almeno un disabile grave.
Come fare domanda per la pensione di cittadinanza 2021
Se si hanno i requisiti per ottenere la pensione di cittadinanza nel 2021 è possibile fare domanda utilizzando la modalità online o anche quella cartacea presentandosi presso un Caf, patronato o l’Ufficio Postale.
- nel primo caso si può chiedere attraverso il servizio dedicato del ministero del Lavoro accedendo con SPID;
- scaricando e compilando l’apposito modulo SR18 che riportiamo di seguito.
Una volta ottenuta la domanda per la pensione di cittadinanza 2021 e verificati i requisiti, INPS invia le disposizioni di pagamento a Poste che procede a erogare la prestazione sulla carta RdC/PdC. Abbiamo visto che per chi prende la pensione quella di cittadinanza nel 2021 viene erogata con l’assegno.
La pensione di cittadinanza dura 18 mesi e può essere rinnovata, ma al contrario del reddito di cittadinanza non è prevista la sospensione del rinnovo. Ricordiamo che i beneficiari della pensione di cittadinanza per continuare a ottenerlo nel 2021 devono rinnovare l’ISEE entro il 31 gennaio.
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