Pensione, ecco quanti soldi prendi con 1.500 euro di stipendio

Simone Micocci

21 Settembre 2024 - 10:23

Pensione con lo stipendio da 1.500 euro al mese, quanto spetta? Ecco cosa cambia tra retributivo e contributivo.

Pensione, ecco quanti soldi prendi con 1.500 euro di stipendio

L’importo della pensione dipende per buona parte da quanto un lavoratore ha guadagnato in carriera. Ciò vale sia per la parte calcolata con il retributivo che con il contributivo, poiché in entrambi i casi l’importo degli stipendi ha una notevole incidenza sull’assegno futuro.

Con il sistema retributivo, che ricordiamo si applica per i periodi lavorati entro il 1995 (o 2011 per coloro che al 31 dicembre 1995 possono far valere 18 anni di contributi) l’importo della pensione è pari a una certa percentuale degli ultimi stipendi percepiti. Nel contributivo, invece, dalla busta paga dipende la misura del montante contributivo, base di calcolo per la pensione futura.

Va detto che generalmente la pensione risulta essere più bassa rispetto all’ultimo stipendio percepito. Questa differenza, chiamata tasso di sostituzione, è particolarmente ampia specialmente nel caso degli assegni interamente calcolati con il sistema contributivo. Con questo sistema, infatti, tutte le retribuzioni percepite nel periodo di riferimento rappresentano un carattere rilevante ai fini della definizione dell’importo dell’assegno.

Non si guarda però solamente agli ultimi stipendi, come invece nel caso del sistema retributivo, bensì a quanto guadagnato in ogni anno di lavoro.

Per questo motivo chi vuole sapere quanto prenderà di pensione con uno stipendio di 1.500 euro al mese deve tener conto di tutti i periodi lavorati e fare una media di quelli che sono stati gli importi guadagnati.

A tal proposito, qui risponderemo alla domanda su quanto prende di pensione un lavoratore che in media ha guadagnato 1.500 euro netti per l’intera carriera lavorativa, dando così un risultato che sia il più vicino possibile a quanto effettivamente verrà liquidato dall’Inps.

Quanto spetta di pensione con 1.500 euro di stipendio

Con il sistema di calcolo contributivo che oggi si applica per tutti i periodi lavorati, lo stipendio percepito è molto importante in quanto determina la quota di contributi versata all’Inps.

Sull’ammontare dello stipendio, infatti, si versa il 33% (aliquota Ivs per la generalità dei lavoratori dipendenti) all’Inps, di cui una piccola parte (9,19% nel settore privato, 8,80% nel pubblico) è a carico del dipendente, mentre quella restante del datore di lavoro (e non è indicata in busta paga).

I contributi maturati vengono così accantonati e rivalutati ogni anno in base all’inflazione: questa operazione genera il cosiddetto montante contributivo, che a sua volta viene trasformato in importo lordo di pensione attraverso l’applicazione di un apposito coefficiente.

Chiamato appunto coefficiente di trasformazione, questo ha un valore tanto più alto quanto più si ritarda l’accesso alla pensione. Chi ci va più tardi godrà quindi di un coefficiente che valorizza maggiormente quanto versato in carriera.

I coefficienti attualmente utilizzati sono i seguenti, ma va detto che cambiano ogni due anni per effetto dell’adeguamento con le speranze di vita (il prossimo aggiornamento è in programma a gennaio prossimo).

EtàCoefficienti di trasformazione 2023-2024
57 4,270
58 4,378
59 4,493
60 4,615
61 4,744
62 4,882
63 5,028
64 5,184
65 5,352
66 5,531
67 5,723
68 5,931
69 6,154
70 6,395
71 6,655

Chi in media ha guadagnato 1.500 euro, quindi, quanto prenderà di pensione? Intanto va detto che la misura dei contributi da versare all’Inps viene determinata sull’imponibile lordo e non sul netto.

Quindi bisogna trasformare 1.500 euro di stipendio netto in lordo: possiamo semplificare aumentando del 40%. Il lordo quindi è di 2.100 euro, con una RAL di circa 27.300 euro. Ogni anno, quindi, vengono versati poco più di 9.000 euro di contributi.

A questo punto ci sono diversi fattori da considerare:

  • quanti sono gli anni lavorati;
  • a quanti anni si va in pensione.

La prima informazione, infatti, è essenziale per capire a quanto effettivamente ammonta il montante contributivo, la seconda invece per determinare il coefficiente di trasformazione che viene applicato.

Pensiamo ad esempio a un pensionato che ci va con 30 anni di contributi, aspettando i 67 anni di età. Con uno stipendio medio di 1.500 euro netti avrà accumulato un montante contributivo di circa 270.000 euro: considerando un coefficiente di trasformazione pari al 5,723% ne risulterà un assegno di pensione lordo pari a 15.400 euro l’anno, 1.185 euro lordi al mese. Al netto sono circa 900 euro di pensione, molto meno rispetto a quanto guadagnato in carriera.

Va meglio a chi ha lavorato per più anni oppure va in pensione più tardi. Pensiamo ad esempio a chi ci va a 69 anni con 40 anni di contributi: il montante contributivo è di 360.000 euro (al netto della rivalutazione), il coefficiente invece è pari a 6,154%.

Di pensione, quindi, spettano 22.155 euro l’anno, 1.704 euro lordi al mese che al netto fanno circa 1.350 euro di netto. Meno di quanto guadagnato, ma una differenza che non è così rilevante come nel caso precedente.

Quanto spetta di pensione con 1.500 euro di stipendio nel sistema retributivo

Quanto spetta invece per i periodi contributivi maturati nel regime retributivo, quindi prima del 1996 (o 2012 per chi al 31 dicembre 1995 aveva maturato 18 anni di contributi)?

Mettiamo il caso che 1.500 euro netti - circa 2.100 euro lordi - sia la media degli ultimi stipendi percepiti. Con il sistema retributivo il calcolo della pensione si basa su due quote. Con il contributivo se ne prende una certa parte in base al numero di anni che riferiscono al sistema retributivo. Nel dettaglio, la cosiddetta aliquota di computo è solitamente pari al 2%.

Ad esempio, se gli anni di contributi nel retributivo sono 10 l’aliquota di computo è del 20% quindi di assegno spettano 420 euro lordi; se invece sono 15 l’aliquota è del 30% e di assegno spettano 630 euro lordi. Soldi che ovviamente si andranno ad aggiungere alla quota di pensione calcolata con il contributivo.

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