Pensioni, è online il cedolino di novembre 2022: tra conguagli e bonus, ecco tutti gli aumenti. Pagamento atteso per il 2 novembre 2022, ma in posta si procede per scaglioni.
Il cedolino della pensione di novembre 2022 è disponibile online nell’area personale MyInps.
Un cedolino molto atteso, se non altro perché i pensionati sono curiosi di scoprire se sulla pensione di novembre è stato caricato o meno il bonus di 150 euro introdotto con il decreto Aiuti ter per far fronte al caro vita.
D’altronde, molti pensionati non conoscono con esattezza qual è stato il reddito percepito lo scorso anno (sarebbe sufficiente consultare la Certificazione unica) e per questo motivo fino all’ultimo momento non sanno se hanno diritto o meno al bonus.
Inoltre, con la pubblicazione del cedolino della pensione di novembre, gli ultimi pensionati ancora in attesa del conguaglio Irpef possono scoprire se questo è il mese giusto per ricevere il credito risultato dall’ultima dichiarazione dei redditi.
Senza dimenticare, poi, che si va avanti con l’anticipo della rivalutazione già iniziato a ottobre, grazie al quale l’importo della pensione lorda percepita è stato aumentato del 2%. E a novembre, inoltre, scatta l’ulteriore incremento dello 0,2% dovuto al conguaglio della rivalutazione già effettuata a inizio 2022.
Insomma, ci sono diversi fattori che incidono sulla pensione di novembre, che tra l’altro verrà pagata con un giorno di ritardo rispetto al solito, ed è per questo che è importante capire cosa c’è nel cedolino così da poter comprendere le ragioni di un importo differente - più alto o più basso - in confronto ai mesi scorsi.
Pensione di novembre: chi riceve il bonus 150 euro
Con la pubblicazione del cedolino di pensione di novembre finalmente i pensionati possono scoprire se hanno diritto o meno, secondo i calcoli effettuati dall’Inps, al bonus del valore di 150 euro (netti) introdotto dall’ultimo decreto Aiuti (il terzo).
Tale bonus spetta a coloro che nel 2021 hanno percepito un reddito (non solo di pensione) inferiore a 20.000 euro. Si considerano tutti i redditi ai fini Irpef, con l’esclusione della casa di abitazione, l’eventuale trattamento di fine rapporto o di fine servizio e gli arretrati soggetti alla tassazione separata.
Il pagamento viene effettuato nel cedolino della pensione di novembre in automatico, senza quindi che gli interessati ne abbiano fatto richiesta. Spetta a tutti i percettori di trattamenti pensionistici, sia diretti che indiretti, come pure su assegno sociale e pensione d’invalidità civile. Se ne ha diritto anche per i trattamenti di accompagnamento alla pensione, quale ad esempio l’Ape Sociale.
L’importante è che il trattamento in oggetto decorra dal mese di ottobre.
Conguaglio Irpef
Con il cedolino di novembre, poi, potrebbe esserci il riconoscimento del credito Irpef risultato dall’ultima dichiarazione dei redditi. Nella maggior parte dei casi, infatti, il conguaglio è già stato effettuato, ma non per coloro che hanno inviato la dichiarazione dei redditi con modello 730/2022 a ridosso della scadenza.
A novembre, comunque, dovrebbero essere conclusi tutti i conguagli: vale per i crediti, che verranno aggiunti al cedolino così da comportare un aumento della pensione, come pure per eventuali trattenute nei confronti di coloro per cui dalla dichiarazione dei redditi è risultato un debito Irpef.
Anticipo della rivalutazione
A novembre, poi, continua l’aumento delle pensioni riconosciuto dal decreto Aiuti bis (Dl n. 115/2022), con il quale è stato disposto un incremento del 2% come anticipo della rivalutazione in programma a novembre 2023.
Un aumento che è già scattato a ottobre e che questo mese sarà della stessa misura: ad esempio, per una pensione di 1.000 euro c’è un incremento di 20 euro, mentre per un importo di 2.000 euro al mese ci sono 40 euro in più sul cedolino.
Conguaglio della rivalutazione
Un’altra importante novità del cedolino della pensione di novembre riguarda il conguaglio della rivalutazione 2022.
Allora, infatti, le pensioni vennero aumentate di un 1,7%, salvo poi accertare un tasso definitivo dell’1,9%. Deve esserci, quindi, un adeguamento dello 0,2%, nonché il riconoscimento degli arretrati di quanto non erogato da gennaio.
Il conguaglio, inizialmente previsto per gennaio 2023, è stato anticipato a novembre, quando appunto le pensioni aumenteranno di un ulteriore 0,2% (sotto una certa soglia).
Per una pensione di 1.000 euro, quindi, è previsto un incremento di 2 euro (lordi), che salgono a 4 euro per chi ha una pensione di 2.000 euro. Cifre molto basse, ma bisogna considerare anche gli arretrati: considerando che si va da gennaio a ottobre, si tratta di 10 mensilità, quindi si va dai 20 ai 40 euro in più per coloro che hanno una pensione compresa tra i 1.000 e i 2.000 euro.
Quando viene pagata la pensione di novembre?
Solitamente le pensioni vengono pagate il primo giorno bancabile del mese, quindi tra il lunedì al sabato per chi ha l’accredito in posta e tra il lunedì e il venerdì in banca. Non sono però compresi i festivi: ecco perché questo mese le pensioni verranno pagate con un giorno di ritardo, quindi il 2 novembre (anziché il 1°).
Per quanto riguarda il ritiro in contanti dallo sportello di Poste italiane si continua con il pagamento a scaglioni, seguendo il criterio dell’ordine alfabetico. Nel dettaglio, l’ordine dovrebbe essere il seguente:
- mercoledì 2 novembre, dalla lettera A alla lettera B;
- giovedì 3 novembre, dalla lettera C alla lettera D;
- venerdì 4 novembre, dalla lettera E alla lettera K;
- sabato 5 novembre, dalla lettera L alla lettera O (solo al mattino);
- lunedì 7 novembre, dalla lettera P alla lettera R;
- martedì 8 novembre, dalla lettera S alla lettera Z.
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