Pensioni news: Italia Viva vuole l’abolizione di Quota 100 nella Legge di Bilancio 2020. Secondo la Fornero è un errore: “Ormai conviene tenerla fino alla scadenza naturale”.
Pensioni, Quota 100 deve sparire; è questo - riassumendo - il messaggio che i deputati renziani hanno mandato al Governo Conte.
Non si placa quindi la polemica sul fronte pensioni che si è aperta nelle scorse settimane all’interno della maggioranza, con Matteo Renzi che non sembra avere intenzione di appoggiare una conferma di Quota 100 fino alla sua scadenza naturale, in programma per il 31 dicembre 2021.
D’altronde Renzi non ha mai negato di essere contrario alla riforma delle pensioni approvata lo scorso anno, quando al Governo c’era “l’altro Matteo”; secondo il leader di Italia Viva, infatti, Quota 100 è solamente uno slogan elettorale e pure troppo costoso. “Io sono per il ‘no’ a Quota 100, poiché ritengo sia un’assurdità stanziare 20 miliardi di euro per mandare in pensione 150.000 persone” ha spiegato Renzi, il quale avrebbe utilizzato diversamente (ad esempio per abbassare le tasse sul lavoro) le risorse stanziate per reddito di cittadinanza e Quota 100.
Ecco perché Matteo Renzi sta provando ad eliminare Quota 100 proponendo una serie di emendamenti che andrebbero a rivedere l’impianto pensioni della Legge di Bilancio 2020, dove si parla anche di rivalutazione e di Opzione Donna.
Ma Quota 100 potrebbe davvero sparire? In realtà ci sono poche probabilità che il piano di Matteo Renzi vada a buon fine, dal momento che da parte delle altri partiti della maggioranza di Governo non sembra esserci alcuna intenzione di fare un passo indietro.
Quota 100: Italia Viva vuole cancellarla, ma è da sola
Questo titolo riassume perfettamente quanto sta succedendo sul fronte pensioni all’interno della maggioranza di Governo. Italia Viva, infatti, sta conducendo una battaglia in solitaria dal momento che sia il Movimento 5 Stelle che il Partito Democratico non sono favorevoli all’idea di eliminare anticipatamente Quota 100.
Dura opposizione del Movimento 5 Stelle: sia Di Maio che il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, hanno infatti confermato che neppure con le modifiche al testo della Legge di Bilancio 2020 che verranno approvate in Parlamento ci sarà una revisione di Quota 100. Non è corretto cambiare in corsa le regole per l’accesso alla pensione, ed è per questo che anche il prossimo anno (così come quello dopo ancora) verrà data la possibilità ai lavoratori di andarci all’età di 62 anni e con 38 anni di contributi.
Neppure il Partito Democratico sembra voler appoggiare il pressing di Italia Viva: i dem, infatti, non intendono condurre una battaglia sulle pensioni, rimandando piuttosto il confronto sullo Ius soli, di cui Zingaretti ha parlato qualche giorno fa.
Resta da capire se le altre componenti della maggioranza non saranno neppure disposte a rivedere parzialmente Quota 100; complessivamente sono 230 gli emendamenti di Italia Viva che riguardano questa misura di flessibilità e non tutti ne comportano l’abolizione totale. Ci sono anche provvedimenti, come quello che va ad allungare i tempi per le finestre in uscita, che semplicemente vanno a ridurre i costi di Quota 100.
Le ultime notizie sulle pensioni ci dicono che M5S e PD non accetteranno neppure di approvare modifiche a Quota 100. In quel caso, quindi, la palla passerebbe nuovamente a Renzi, il quale potrebbe decidere di abbandonare l’idea di eliminare anticipatamente Quota 100 oppure forzare la mano minacciando la stabilità dell’Esecutivo.
L’ipotesi più probabile è la prima: già nel corso del confronto con Salvini tenuto per Porta a Porta, infatti, Renzi aveva spiegato di “temere la conferma di Quota 100 nonostante il suo parere contrario”. Sembra quindi che Renzi accetterà quanto deciso dalle altre forze della maggioranza riguardo alle pensioni: è per questo che ad oggi ci sono percentuali elevati riguardo ad una conferma di Quota 100.
Quota 100: anche la Fornero è contraria all’abolizione
A schierarsi “contro” Matteo Renzi è anche Elsa Fornero: secondo l’ex Ministro del Lavoro, autrice della riforma delle pensioni del 2001, non c’è alcun motivo per sperare oggi in una cancellazione anticipata di Quota 100.
D’altronde lo stesso Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha confermato che il sistema è sostenibile nonostante Quota 100, in quanto la misura riguarda una platea ristretta e resterà in vigore solamente per tre anni. Ormai quindi è inutile cancellarla; semmai si potrebbe rendere “meno generosa” allungando i tempi delle finestre mobili, ipotesi questa appoggiata anche da Italia Viva.
Renzi e la Fornero sono comunque d’accordo sul fatto che Quota 100 non dovrà essere confermata oltre le scadenze già previste. Secondo la Fornero, infatti, se questa misura dovesse continuare indefinitamente “rappresenterebbe una minaccia seria alla sostenibilità dei conti”.
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