Pensioni, aumenti ogni mese da ottobre a gennaio: i nuovi importi spiegati

Simone Micocci

21 Settembre 2022 - 10:19

Pensioni: a partire da ottobre sarà un aumento costante. Rivalutazione, bonus e tredicesima: ecco cosa spetta ai pensionati e perché.

Pensioni, aumenti ogni mese da ottobre a gennaio: i nuovi importi spiegati

Buone notizie per i pensionati italiani: nei prossimi mesi l’importo dell’assegno sarà un crescendo continuo, in quanto - tenuto conto delle ultime novità introdotte dai decreti Aiuti bis e ter - sono attesi una serie di aumenti e bonus che comporteranno un aumento della pensione.

Nel dettaglio, il primo appuntamento è atteso per ottobre 2022: dopodiché ogni mese ci sarà un incremento, alcuni straordinari altri ordinari, fino a gennaio 2023 quando è prevista la mega rivalutazione degli assegni che quest’anno terrà conto di una percentuale d’inflazione senza precedenti.

Anche se l’aumento dei prezzi non accenna a placarsi, quindi, per lo meno nei prossimi mesi chi prende una pensione avrà una liquidità maggiore di cui disporre; ma vediamo nel dettaglio di quanti soldi si tratta, analizzando ragioni e importi degli aumenti che ci attendono da ottobre a gennaio 2022.

Perché aumenta la pensione a ottobre 2022 e di quanto

Con il decreto Aiuti bis il legislatore ha deciso di anticipare di qualche mese il meccanismo che adegua l’importo delle pensioni all’andamento dei prezzi, così da compensarne la perdita del potere d’acquisto rilevata da inizio 2022, quando i prezzi - complice la guerra in Ucraina e le sanzioni ai danni della Russia - hanno cominciato ad aumentare a dismisura.

Ogni inizio anno, infatti, le pensioni vengono aumentate tenendo conto dell’andamento dell’inflazione, secondo un meccanismo conosciuto con il termine di rivalutazione, o anche perequazione.

Di fatto, anziché attendere gennaio 2023 per vedere i primi effetti dell’inflazione sull’assegno, il governo Draghi ha deciso di anticipare la rivalutazione di qualche mese, individuando una percentuale parziale e provvisoria del 2% e applicandola sugli assegni nell’ultimo trimestre dell’anno, da ottobre a dicembre 2022.

Ciò, tuttavia, vale solamente per le pensioni d’importo annuo non superiore a 35 mila euro, a fronte di un importo mensile lordo di 2.692 euro. Per tutti questi l’assegno verrà aumentato del 2% a partire dal prossimo cedolino: quindi, chi prende una pensione di 1.000 euro godrà di un aumento lordo di 20 euro, mentre con 1.500 euro ne spettano 30 di aumento.

40 euro vanno a chi percepisce una pensione di 2.000 euro, mentre con 2.500 euro ne spettano 50.

Perché aumenta la pensione di novembre 2022 e di quanto

Un ulteriore aumento è atteso a novembre 2022, per due ragioni.

La prima è che con lo stesso decreto Aiuti bis è stato deciso di anticipare anche il conguaglio della rivalutazione attuata il 1° gennaio scorso. Nel dettaglio, allora l’Inps ha aumentato le pensioni per un tasso provvisorio dell’1,7%, ma in realtà quello definitivo è stato dell’1,9%.

L’Inps, quindi, provvederà ad aggiornare l’importo delle pensioni, riconoscendo dunque la differenza di quanto non erogato nei mesi scorsi.

Si tratta però di piccoli importi: una pensione di 1.000 euro, ad esempio, godrà di appena 2 euro in più al mese, che compresi di arretrati da gennaio a ottobre comportano un aumento intorno ai 20 euro. Per chi ha una pensione di 2.000 euro, invece, l’aumento sarà di appena 4 euro al mese, con un aumento che compreso di arretrati è appena superiore ai 40 euro.

Ma c’è una seconda ragione ed è il nuovo decreto Aiuti ter a prevederla: tenuto conto della persistenza dell’aumento dei prezzi, infatti, il legislatore ha introdotto una nuova indennità una tantum, questa volta del valore di 150 euro netti, che verrà caricata sulla pensione di novembre agli aventi diritto. Requisito necessario è aver percepito nel 2021 un reddito non superiore a 20.000 euro.

Perché aumenta la pensione a dicembre 2022 e di quanto

A dicembre, invece, è in arrivo la tredicesima. Niente di straordinario, visto che avviene ogni anno, ma nel 2022 l’importo sarà più alto visto che anche sulla tredicesima si aggiunge l’anticipo della rivalutazione scattato a ottobre.

Quindi, fino a un importo di 2.692 euro (lordi) di tredicesima spetterà un aumento del 2% dell’importo.

Ricordiamo poi che in presenza di determinate circostanze sulla tredicesima si aggiunge anche un ulteriore bonus del valore di 154,94 euro. Questo spetta a condizione di avere una pensione annua inferiore al valore del trattamento minimo, che nel 2022 è pari a 6.816,55 euro.

Spetta comunque, ma solo in misura parziale, a coloro che hanno un reddito compreso tra i suddetti 6.816,55 euro e lo stesso maggiorato dell’importo del bonus, quindi 6.971,49 euro. Per calcolare quanto spetta basta prendere 6.971,49 euro e sottrarvi il proprio reddito.

Perché aumenta la pensione a gennaio 2023 e di quanto

A gennaio 2023 ci sarà poi la vera rivalutazione, tenendo conto del tasso d’inflazione che verrà accertato dall’Inps. Secondo le previsioni dovrebbe essere appena superiore all’8%, il che comporterà aumenti anche a tre cifre.

In tal caso la rivalutazione riguarderà tutti, compresi gli assegni che non hanno goduto dell’anticipo di ottobre perché superiori a 2.692 euro.

In quel caso, però, si seguono le regole solite, con la rivalutazione che sopra un certo importo di pensione è solamente parziale. Nel dettaglio:

  • entro le 4 volte il trattamento minimo (circa 2.097 euro) la rivalutazione è al 100%;
  • tra le 4 e le 5 volte (circa 2.621 euro) la rivalutazione è al 90%;
  • sopra le 5 volte la rivalutazione è al 75% del tasso rivelato.

Tuttavia, dagli assegni che hanno goduto dell’anticipo della rivalutazione bisognerà sottrarre il 2% già applicato a ottobre.

Pensiamo, ad esempio, che l’Istat rilevi un tasso di rivalutazione dell’8%.

Per una pensione di 1.000 euro non ci sarebbe un aumento dell’8%, bensì del 6%, visto che del 2% ne ha già goduto a ottobre. La pensione, quindi, a gennaio 2023 aumenterebbe di altri 60 euro, dopo i 20 euro che già vengono corrisposti dal mese di ottobre. Lo stesso vale per una pensione di 2.000 euro: l’aumento sarà di 120 euro, a cui si aggiungono i 40 euro già aggiunti nel cedolino di ottobre (e successivi).

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