Pensioni: al compimento dei 60 anni si ha diritto alle maggiorazioni sociali. Ecco quando spetta l’aumento.
Pensioni: chi ha compiuto un’età pari almeno a 60 anni può beneficiare delle maggiorazioni sociali, ossia di quella forma particolare di incremento delle prestazioni previdenziali riservate ai soggetti economicamente svantaggiati.
Nel dettaglio, le maggiorazioni sociali grazie alle quali aumenta l’importo della pensione sono riservate ai pensionati titolari di prestazione a carico dell’AGO, delle forme esclusive e sostitutive della stessa e ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni sociali; tuttavia, per avere diritto all’aumento della pensione bisogna non superare delle soglie di reddito le quali vengono fissate ogni anno (a tal proposito, di seguito vedremo quelle aggiornate al 2020).
Spettano le maggiorazioni sociali anche per chi percepisce l’assegno sociale, come pure per i titolari di indennità per invalidità civile (compresi ciechi civili e sordomuti).
Come vedremo meglio di seguito, al compimento del 60° anno di età questi beneficiano di un primo aumento della pensione; c’è poi un secondo step al compimento dei 65 anni di età e un terzo al superamento del 70° anno.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli importi delle maggiorazioni sociali e quali sono i limiti di reddito per averne diritto anche nel 2020.
Maggiorazioni sociali: di quanto aumenta la pensione al compimento dei 60 anni
A differenza dell’importo della pensione che ogni anno aumenta per effetto della rivalutazione, il valore delle maggiorazioni sociali è fisso. Inoltre, questo è esente da IRPEF.
Come anticipato, il primo incremento è riservato a coloro che hanno compiuto il 60° anno di età: in base a quanto stabilito dalla legge, per questi l’importo della pensione aumenta di 25,83 euro.
La maggiorazione si applica per le tredici mensilità e spetta indipendentemente dall’integrazione al trattamento minimo. I limiti entro i quali si può beneficiare di questo incremento nel 2020 sono i seguenti:
- 7.031,70€ come reddito individuale;
- 12.958,79€ come reddito coniugale.
Maggiorazioni sociali: di quanto aumenta la pensione al compimento dei 65 anni
Complessivamente al compimento dei 65 anni la pensione aumenta, grazie alla maggiorazione sociale, di 82,64 euro. Per questo incremento i limiti di reddito sono leggermente più alti:
- 7.770,23€ come reddito individuale;
- 13.697,32€ come reddito coniugale.
Maggiorazioni sociali: di quanto aumenta la pensione al compimento dei 70 anni
Al compimento dei 70 anni la pensione aumenta ancora grazie all’ultima maggiorazione sociale. Questa ha un importo variabile a seconda che il pensionato abbia diritto o meno alla quattordicesima mensilità: 136,44€ mensili per i pensionati con almeno 70 anni che non la percepiscono, 124,44€ per chi invece ne ha diritto.
Per questi i limiti di reddito, aggiornati al 1° gennaio 2020, sono i seguenti:
- 10.043,87€ come reddito individuale;
- 20.087,73€ come reddito coniugale.
Va detto, comunque, che tutte le maggiorazioni vengono concesse in misura tale da non comportare il superamento della soglia di reddito prevista per la concessione del beneficio. Ciò significa che nel caso in cui l’applicazione dell’intero importo dovesse comportare il superamento dei limiti di reddito suddetti, allora l’importo della maggiorazione sarebbe solamente parziale. Questo verrebbe calcolato facendo la differenza tra l’ammontare del limite di reddito ed il reddito percepito dal richiedente diviso per 13 mensilità.
E c’è un altro aspetto sul quale bisogna prestare attenzione: dovete sapere che la maggiorazione sociale non viene riconosciuta automaticamente. È necessario, infatti, che sia il titolare di pensione a farne domanda: questa può essere inoltrata a qualunque sede dell’INPS, anche avvalendosi del supporto di un patronato. E non sono riconosciuti gli arretrati: la maggiorazione, infatti, decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
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