Pensioni, la classifica dei migliori Paesi dove vivere. C’è anche l’Italia

Simone Micocci

24 Luglio 2024 - 10:21

L’Italia è tra le migliori 10 destinazioni dove trascorrere la vita dopo il lavoro: ma c’è chi fa meglio di noi.

Pensioni, la classifica dei migliori Paesi dove vivere. C’è anche l’Italia

Se stai cercando un buon posto per andare in pensione e trascorrere nel miglior modo possibile la seconda fase della tua vita devi sapere che probabilmente sei già dove dovresti essere.

Secondo un recente rapporto di Global Citizens Solutions, (CGS), società di investimenti globali, è infatti proprio l’Italia uno dei migliori posti per trascorrere gli anni della pensione. Non il migliore però: la classifica vede infatti la Penisola iberica alle prime posizioni, con Spagna e Portogallo a farne da padroni.

Ma d’altronde quest’ultima è stata una meta ambita dai pensionati italiani, in quanto trasferendosi in Portogallo era possibile beneficiare di un trattamento fiscale sulla pensione molto migliore rispetto a quello applicato dal nostro Paese. Agevolazione che non esiste più, ma che mantiene il Portogallo tra i posti migliori per trascorrere la pensione grazie anche a un costo della vita contenuto oltre alle innegabili bellezze del posto.

Va detto che la classifica è stata realizzata tenendo conto dei pareri dei pensionati americani, ma è comunque utile per capire qual è l’opinione che hanno di noi all’estero. D’altronde, perché trasferirsi quando dall’altra parte dell’Oceano c’è chi invidia le nostre bellezze?

Perché l’Italia è uno dei posti migliori per trascorrere la pensione

Non siamo di certo noi a scoprire le bellezze dell’Italia, culla della cultura e ricca di splendide coste e pittoresche città. Ed è proprio per merito “dell’eccezionale qualità della vita, sicurezza, integrazione ed economia” che l’Italia si posizione al 7° posto della classifica dei migliori Paesi per pensionati, (secondo i cittadini Usa).

Anche perché ricordiamo che l’Italia ha previsto una sorta di “incentivo” per attrarre i pensionati di altri Paesi a trasferirsi da noi dopo il collocamento in quiescenza: una flat tax al 7% per coloro che spostano la residenza in un Comune con massimo 20.000 abitanti del Sud Italia (Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia).

Ma non c’è solamente questo aspetto. Anche il costo della vita ci rende maggiormente attrattivi rispetto all’ipotesi di restare negli Stati Uniti. Basti pensare che le stesse Milano e Roma, tra le città più care d’Italia, rappresentano comunque delle soluzioni più economiche rispetto ad altre destinazioni statunitensi. Affittare una casa a Milano può costare in media 1.530$, mentre a New York ne servirebbero 4.189$.

Secondo GoBankingRates.com questo costo della vita consente di vivere con un 1 milione di dollari per oltre 56 anni, a fronte di spese mensili più basse tra il 30% e il 70% rispetto agli Stati Uniti.

In Italia si spende poco (rispetto ad altre realtà) e si vive bene e di più: basti pensare che vantiamo la seconda aspettativa di vita più alta dell’Unione Europea, con un elevato livello di sicurezza (sempre rispetto agli States) e un ambiente moderatamente accogliente per coloro che scelgono di trasferirsi all’estero.

Il resto della classifica

Ci sono comunque Paesi che fanno meglio di noi, anche perché i pensionati italiani non possono beneficiare del trattamento fiscale agevolato che viene riconosciuto a chi proviene dall’estero.

A tal proposito, se avete comunque il desiderio di avventura e immersione in nuove culture, potreste valutare di trasferirvi presso uno di quei Paesi che ci precede in classifica. Questa è stata realizzata sulla base di sette indicatori orientati agli obiettivi raggruppati in tre sotto-indici tematici: qualità della vita, sicurezza e integrazione, ed economia. I dati per questi indicatori sono stati raccolti da fonti secondarie affidabili, come Numbeo per quanto riguarda costo della vita, i prezzi degli affitti, il clima e le valutazioni del sistema sanitario, e altre banche dati per indicatori come il Global Peace Index (GPI), il Migrants Acceptance Index e l’English Proficiency Index.

Ecco la classifica:

  • Spagna: sicura, con uno dei tassi di criminalità più bassi in Europa e un costo della vita accessibile.
  • Portogallo: clima eccellente tutto l’anno, sistemi sanitario pubblico e privato di alta qualità.
  • Costa Rica: clima mite nella Valle Centrale, sistema sanitario di alta qualità, costo della vita inferiore.
  • Uruguay: clima temperato, sistema sanitario pubblico e privato, costo della vita inferiore.
  • Messico: clima vario, sistema sanitario di alto livello, costo della vita inferiore.
  • Nuova Zelanda: diversità climatica, sistema sanitario universale, basso tasso di criminalità.
  • Italia: clima vario, sistema sanitario pubblico e privato, costo della vita inferiore.
  • Canada: clima vario, sistema sanitario pubblico e privato, accoglienza per gli immigrati.
  • Irlanda: clima variabile, sistema sanitario pubblico e privato, alto livello di sicurezza.
  • Francia: Sistema sanitario di alta qualità, clima diversificato, alto livello di sicurezza.

Ma ci sono anche altri Paesi di cui tener conto, dove gli italiani pagano meno tasse per merito di agevolazioni che, così come quella prevista dal nostro governo, hanno come obiettivo l’attrazione di pensionati che provengono dall’estero. Ne sono un esempio Albania, Tunisia e Slovacchia, Paesi con costo della vita più basso rispetto al nostro che li rende, almeno economicamente parlando, una valida alternativa per trascorrere gli anni dopo la pensione.

Informazioni di cui è bene tener conto quando si pianifica l’accesso alla pensione, che trovate all’interno della nostra guida dedicata (a cui potete iscrivervi qui).

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