I pensionati Italiani, a volte, preferiscono trasferirsi all’estero per avere una pensione più alta e pagare meno tasse. La Slovacchia e una delle mete che maggiormente conviene.
Trasferirsi in Slovacchia per pagare meno tasse dopo la pensione è una soluzione che hanno adottato già diversi italiani, ma di quanto diminuiscono le tasse? Il problema principale dei pensionati italiani, infatti, è che la tassazione sull’assegno mensile toglie parte del potere di acquisto a chi la riceve.
Quando un pensionato decide di trasferirsi all’estero, in ogni caso, le cose che prende in considerazioni sono molteplici. Quelle fondamentali sono il tenore di vita che il Paese di destinazione gli garantisce, il costo della vita e i vantaggi fiscali. Non da ultimo, poi, anche il clima è uno degli aspetti cui si guarda con interesse, soprattutto in virtù del fatto che un clima mite permette di risparmiare su riscaldamento e refrigerazione e ha impatti anche sulla salute.
Trasferirsi all’estero dopo la pensione
Ormai quella di trasferirsi all’estero dopo la pensione è una scelta che adottano molti pensionati italiani; molte comunità di pensionati del nostro Paese si sono formate in Paesi come il Portogallo o l’Albania, solo per citarne alcuni.
Come si scelgono i Paese esteri in cui trasferirsi? Senza alcun dubbio quelli maggiormente presi in considerazione sono gli Stati in cui il regime fiscale applicato ai redditi da pensione estera è agevolativo. Questi regimi fiscali vengono previsti proprio per attrarre i pensionati che provengono da altri Paesi per portare ricchezza (erogata sotto forma di pensione da un altro Paese) nel proprio Stato.
Ovviamente per poter godere di questi particolari regimi fiscali è necessario trasferire la residenza nel Paese di destinazione e grazie all’applicazione delle convenzioni bilaterali sottoscritte, l’Inps erogherà la pensione senza trattenute fiscali. Le tasse sul reddito da pensione, poi, saranno dovute al Paese di residenza. Attenzione, però, questa particolare agevolazione non è prevista per i pensionati della pubblica amministrazione se non in tre soli Paesi esteri, tutti al di fuori dell’Unione Europea.
Trasferirsi in Slovacchia dopo la pensione, che agevolazioni ci sono?
Una delle mete che sta diventando sempre più ambita è la Slovacchia, dove il reddito da pensione è esente da tassazione. Il pensionato italiano che si trasferisce in Slovacchia, quindi, percepisce dall’Inps la propria pensione lorda e non deve tasse al Paese dove risiede: questo significa che l’assegno mensile resta tutto a disposizione del pensionato.
La Slovacchia, facendo parte dell’Unione Europea e avendo convenzione contro le doppie imposizioni, è uno dei Paesi migliori dove trasferirsi. Nessuna tassazione, come detto, e spostamenti da e per l’Italia facilitati dall’assenza di obbligo di passaporto.
In Slovacchia, inoltre, il costo della vita è molto basso soprattutto per quel che riguarda la casa e il cibo, ovvero le spese principali che il pensionato deve affrontare ogni mese. L’economia del Paese, inoltre, è in costante crescita e questo offre una certa stabilità a chi si trasferisce.
Per il pensionato che decide di acquistare un immobile per viverci il mercato immobiliare offre interessanti opportunità a prezzi competitivi, mentre per chi sceglie di vivere in affitto è utile sapere che il costo delle locazioni in questo Stato è uno dei più bassi d’Europa.
A fronte di queste premesse è facile comprendere come la Slovacchia sempre più stia diventando meta dei pensionati italiani che vogliono trasferirsi all’estero: offre un tenore di vita decisamente più alto rispetto all’Italia a fronte di una tassazione azzerata.
Unico svantaggio è rappresentato dal sistema sanitario che, pur essendo moderno ed efficiente, non è gratuito come in Italia, ma prevede il versamento di una assicurazione sociale obbligatoria.
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