Anche i contributi richiesti per l’accesso alla pensione sono oggetto di periodico adeguamento con le aspettative di vita. Ecco di quanto aumentano nei prossimi anni.
Non è solamente l’età pensionabile a essere oggetto di revisione a causa della regola che impone ogni due anni un adeguamento con le aspettative di vita. In alcuni casi, anche i contributi necessari per l’accesso alla pensione subiscono una variazione, il che vorrà dire che nei prossimi anni saranno richiesti più anni di lavoro per poterci andare.
In particolare, mentre per la pensione di vecchiaia (compresa quella contributiva a 71 anni di età) la regola prevede che ci sia un incremento solamente per il requisito anagrafico (come da tabella). Ciò significa che - salvo i casi di uno specifico intervento da parte del legislatore - per andare in pensione saranno sufficienti 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia, 5 anni per l’opzione contributiva.
Discorso differente per le tre opzioni di pensione anticipata:
- quella ordinaria, per la quale oggi sono richiesti 42 anni e 10 mesi di contributi, un anno in meno per le donne;
- quella contributiva, per cui oggi serve aver raggiunto i 64 anni di età e i 20 anni di contributi, oltre ad aver maturato un assegno di importo pari o superiore a 3 volte il valore dell’Assegno sociale;
- Quota 41 riservata ai precoci, che come si intuisce dal nome richiede 41 anni di contributi per smettere di lavorare.
Queste tre misure, dunque, sono tutte soggette al ricalcolo dovuto alle speranze di vita. Vale infatti il principio secondo cui se si vive di più bisogna anche lavorare per più anni: e se per la pensione di vecchiaia ciò si traduce in un incremento dell’età pensionabile, nel caso della pensione anticipata sono i contributi a essere oggetto di adeguamento (oltre all’età nel caso dell’opzione contributiva).
Vediamo dunque, alla luce delle stime Istat sull’incremento delle aspettative di vita nei prossimi anni, come potrebbero cambiare i requisiti per la pensione anticipata.
Pensione anticipata uomini e donne
Oggi questa è una delle poche misure del nostro sistema previdenziale a prevedere una differenziazione tra uomini e donne. Per i primi, infatti, sono richiesti 42 anni e 10 mesi di contributi per smettere di lavorare, mentre per le donne ne sono sufficienti 41 anni e 10 mesi.
Il decreto n. 4 del 2019 ha bloccato gli adeguamenti con le aspettative di vita per questa misura fino al 2027; ciò ha evitato che nello stesso anno potesse esserci l’incremento di 5 mesi che invece ha interessato la pensione di vecchiaia (passata a 67 anni da 66 anni e 7 mesi).
Tuttavia, la salvaguardia è ormai conclusa e a partire dal 2027 anche la pensione anticipata sarà oggetto di aggiornamento. A tal proposito, va detto che secondo le aspettative dell’Istat nei prossimi anni le speranze di vita cresceranno a un ritmo di circa 2 mesi ogni biennio. Laddove questa previsione dovesse concretizzarsi, il requisito richiesto per la pensione anticipata aumenterà come da tabella seguente.
ANNO | UOMINI | DONNE |
---|---|---|
2024-2026 | 42 anni e 10 mesi | 41 anni e 10 mesi |
2027 | 43 anni | 42 anni |
2028 | 43 anni | 42 anni |
2029 | 43 anni e 2 mesi | 42 anni e 2 mesi |
2030 | 43 anni e 2 mesi | 42 anni e 2 mesi |
2031 | 43 anni e 4 mesi | 42 anni e 4 mesi |
2032 | 43 anni e 4 mesi | 42 anni e 4 mesi |
2033 | 43 anni e 6 mesi | 42 anni e 6 mesi |
2034 | 43 anni e 6 mesi | 42 anni e 6 mesi |
2035 | 43 anni e 8 mesi | 42 anni e 8 mesi |
2036 | 43 anni e 8 mesi | 42 anni e 8 mesi |
2037 | 43 anni e 10 mesi | 42 anni e 10 mesi |
2038 | 43 anni e 10 mesi | 42 anni e 10 mesi |
2039 | 44 anni | 43 anni |
2040 | 44 anni | 43 anni |
2041 | 44 anni e 2 mesi | 43 anni e 2 mesi |
2042 | 44 anni e 2 mesi | 43 anni e 2 mesi |
2043 | 44 anni e 4 mesi | 43 anni e 4 mesi |
2044 | 44 anni e 4 mesi | 43 anni e 4 mesi |
2045 | 44 anni e 6 mesi | 43 anni e 6 mesi |
2046 | 44 anni e 6 mesi | 43 anni e 6 mesi |
2047 | 44 anni e 8 mesi | 43 anni e 8 mesi |
2048 | 44 anni e 8 mesi | 43 anni e 8 mesi |
2049 | 44 anni e 10 mesi | 43 anni e 10 mesi |
2050 | 44 anni e 10 mesi | 43 anni e 10 mesi |
2051 | 45 anni | 44 anni |
2052 | 45 anni | 44 anni |
2053 | 45 anni e 2 mesi | 44 anni e 2 mesi |
2054 | 45 anni e 2 mesi | 44 anni e 2 mesi |
2055 | 45 anni e 4 mesi | 44 anni e 4 mesi |
2056 | 45 anni e 4 mesi | 44 anni e 4 mesi |
2057 | 45 anni e 6 mesi | 44 anni e 6 mesi |
2058 | 45 anni e 6 mesi | 44 anni e 6 mesi |
2059 | 45 anni e 8 mesi | 44 anni e 8 mesi |
2060 | 45 anni e 8 mesi | 44 anni e 8 mesi |
Pensione anticipata contributiva
Per coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 c’è una seconda opzione per il pensionamento anticipato. Si tratta della pensione anticipata contributiva che, come anticipato, richiede 64 anni di età e 20 anni di contributi, oltre a un requisito economico secondo cui alla data del pensionamento l’assegno maturato deve essere almeno pari a 3 volte il valore dell’Assegno sociale (2,8 volte nel caso delle donne con un figlio, 2,6 per quelle che ne hanno almeno 2).
In questi anni l’adeguamento con le speranze di vita ha riguardato solamente il requisito anagrafico, ma nei prossimi non sarà così in quanto la legge di Bilancio 2024 ha esteso l’obbligo anche per i contributi.
Ciò significa che nei prossimi anni entrambi i requisiti saranno oggetto di aggiornamento, ecco come.
ANNO | REQUISITO ANAGRAFICO | REQUISITO CONTRIBUTIVO |
---|---|---|
2024-2026 | 64 anni | 20 anni |
2027 | 64 anni e 2 mesi | 20 anni e 2 mesi |
2028 | 64 anni e 2 mesi | 20 anni e 2 mesi |
2029 | 64 anni e 4 mesi | 20 anni e 4 mesi |
2030 | 64 anni e 4 mesi | 20 anni e 4 mesi |
2031 | 64 anni e 6 mesi | 20 anni e 6 mesi |
2032 | 64 anni e 6 mesi | 20 anni e 6 mesi |
2033 | 64 anni e 8 mesi | 20 anni e 8 mesi |
2034 | 64 anni e 8 mesi | 20 anni e 8 mesi |
2035 | 64 anni e 10 mesi | 20 anni e 10 mesi |
2036 | 64 anni e 10 mesi | 20 anni e 10 mesi |
2037 | 65 anni | 21 anni |
2038 | 65 anni | 21 anni |
2039 | 65 anni e 2 mesi | 21 anni e 2 mesi |
2040 | 65 anni e 2 mesi | 21 anni e 2 mesi |
2041 | 65 anni e 4 mesi | 21 anni e 4 mesi |
2042 | 65 anni e 4 mesi | 21 anni e 4 mesi |
2043 | 65 anni e 6 mesi | 21 anni e 6 mesi |
2044 | 65 anni e 6 mesi | 21 anni e 6 mesi |
2045 | 65 anni e 8 mesi | 21 anni e 8 mesi |
2046 | 65 anni e 8 mesi | 21 anni e 8 mesi |
2047 | 65 anni e 10 mesi | 21 anni e 10 mesi |
2048 | 65 anni e 10 mesi | 21 anni e 10 mesi |
2049 | 66 anni | 22 anni |
2050 | 66 anni | 22 anni |
2051 | 66 anni e 2 mesi | 22 anni e 2 mesi |
2052 | 66 anni e 2 mesi | 22 anni e 2 mesi |
2053 | 66 anni e 4 mesi | 22 anni e 4 mesi |
2054 | 66 anni e 4 mesi | 22 anni e 4 mesi |
2055 | 66 anni e 6 mesi | 22 anni e 6 mesi |
2056 | 66 anni e 6 mesi | 22 anni e 6 mesi |
2057 | 66 anni e 8 mesi | 22 anni e 8 mesi |
2058 | 66 anni e 8 mesi | 22 anni e 8 mesi |
2059 | 66 anni e 10 mesi | 22 anni e 10 mesi |
2060 | 66 anni e 10 mesi | 22 anni e 10 mesi |
Quota 41
Capitolo a parte per Quota 41, riservata a coloro che hanno maturato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni (i cosiddetti precoci) e rientrano in uno dei profili che richiedono una maggior tutela, quali disoccupati, invalidi, caregiver e gravosi.
Almeno 1 contributo settimanale, inoltre, deve essere stato maturato entro il 31 dicembre 1995.
Per Quota 41 la nostra analisi si ferma al 2040: alla luce del suddetto requisito, infatti, è inutile andare oltre questa data se consideriamo che con il passare degli anni saranno sempre meno coloro che entro il 31 dicembre 1995, e prima dei 19 anni, sono riusciti a versare almeno un contributo settimanale.
ANNO | REQUISITO CONTRIBUTIVO |
---|---|
2024-2026 | 41 anni |
2027 | 41 anni e 2 mesi |
2028 | 41 anni e 2 mesi |
2029 | 41 anni e 4 mesi |
2030 | 41 anni e 4 mesi |
2031 | 41 anni e 6 mesi |
2032 | 41 anni e 6 mesi |
2033 | 41 anni e 8 mesi |
2034 | 41 anni e 8 mesi |
2035 | 41 anni e 10 mesi |
2036 | 41 anni e 10 mesi |
2037 | 42 anni |
2038 | 42 anni |
2039 | 42 anni e 2 mesi |
2040 | 42 anni e 2 mesi |
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