Pensioni, ecco di quanto aumentano nel 2026 (le tabelle)

Simone Micocci

12 Aprile 2025 - 11:33

Di quanto aumenteranno le pensioni a gennaio 2026? Ecco le prime stime sulla rivalutazione.

Pensioni, ecco di quanto aumentano nel 2026 (le tabelle)

Con l’approvazione del Documento di economia e finanza (Def) 2025 abbiamo maggiori indicazioni riguardo a quale sarà il prossimo aumento delle pensioni. Tra le previsioni fatte, infatti, troviamo anche quelle riferite all’inflazione per il 2025, tornata a salire dopo la frenata dello scorso anno dovuta alla politica monetaria fortemente restrittiva messa in atto dalla Banca centrale europea.

A oggi le attese per il 2025 si attestano su un tasso che possiamo definire “ideale”, in quanto l’IPCA, l’indice dei prezzi al consumo, è di circa il 2%. Le banche centrali, infatti, hanno definito un tale tasso di inflazione come ottimale, indice di stabilità nel medio termine nonché di una situazione economica in crescita.

Sapere in anticipo quale sarà il tasso di inflazione è importante anche per i pensionati, per i quali è previsto un meccanismo che contrasta la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni. Conosciuto come rivalutazione, o perequazione, con questo scatta un aumento della pensione che prende come riferimento proprio il tasso di inflazione accertato per l’ultimo anno, riconoscendo così un aumento necessario per stare al passo del costo della vita.

L’ultimo aggiornamento del tasso di inflazione è stato pari allo 0,8%: la buona notizia è che nel 2026 l’incremento sarà più tangibile, per quanto comunque non al punto raggiunto nel biennio 2022-2023 quando è stata registrata un’inflazione rispettivamente dell’8,1% e del 5,4%.

Di quanto aumentano le pensioni nel 2026

Secondo le stime contenute nel Def, la variazione dell’indice dei prezzi al consumo per il 2025 sarà del 2,1%, rispetto all’1,1% del 2024 e al 5,9% del 2023. Considerando quindi che l’indice di perequazione è di poco più basso, possiamo stimare un aumento della pensione compreso tra l’1,6% e l’1,8%.

Se tutto andrà secondo i piani, le regole per la rivalutazione saranno le stesse di quelle adottate quest’anno, come disciplinate dalla legge n. 448 del 1998 secondo cui la parte di importo che non supera di 4 volte il valore del trattamento minimo di pensione viene adeguata al 100% del tasso accertato, la parte che supera questa soglia ma resta entro le 5 volte al 90% mentre quella ancora superiore al 75%.

Considerando che nel 2025 l’importo della pensione minima è pari a 603,40 euro mensili, ne risulterà che:

  • la parte di pensione entro i 2.413,60 euro aumenta al 100% del tasso, quindi tra l’1,6% e l’1,8%;
  • la parte che supera i 2.413,60 ma non i 3.017 euro viene rivalutata al 90% del tasso, quindi tra l’1,44% e l’1,62%;
  • infine, la parte che supera anche i 3.017 euro sarà rivalutata al 75%, tra l’1,2% e l’1,35%.

La tabella con i prossimi aumenti

A tal proposito, ecco una tabella che, a seconda del valore di pensione percepito, ci dà indicazione dell’aumento previsto a seconda di quale sarà il tasso di inflazione accertato.

Importo lordo pensione Rivalutazione 1,6% Rivalutazione 1,8%
800,00 12,80 14,40
1.000,00 16,00 18,00
1.200,00 19,20 21,60
1.400,00 22,40 25,20
1.600,00 25,60 28,80
1.800,00 28,80 32,40
2.000,00 32,00 36,00
2.200,00 35,20 39,60
2.400,00 38,40 43,20
2.600,00 41,30 46,46
2.800,00 44,18 49,70
3.000,00 47,06 52,94
3.200,00 49,50 55,69
3.400,00 51,90 58,39
3.600,00 54,30 61,09
3.800,00 56,70 63,79
4.000,00 59,10 66,49
4.200,00 61,50 69,19
4.400,00 63,90 71,89
4.600,00 66,30 74,59
4.800,00 68,70 77,29
5.000,00 71,10 79,99

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