Pensioni: giorno di paga straordinario nel mese di aprile

Simone Micocci

04/04/2019

Pensioni news: l’Inps istituisce un secondo giorno di paga per le pensioni nel mese di aprile, per permettere l’erogazione dei trattamenti a coloro che hanno fatto domanda per Quota 100.

Pensioni: giorno di paga straordinario nel mese di aprile

Pensioni, ultime notizie: per Quota 100 nel mese di aprile ci dovrebbe essere una data straordinaria per la liquidazione degli assegni. A rivelarlo è l’edizione online di Repubblica, che parla di “situazione eccezionale” per permettere di pagare gli assegni di coloro che sono andati in pensione con Quota 100.

Nel dettaglio, oltre al 1° aprile l’Inps avrebbe istituito una seconda giornata di pagamento delle pensioni per il mese di aprile, che secondo quanto riportato da Repubblica è prevista per domenica 7 aprile.

Non essendo giorno bancabile, però, le pensioni verrebbero accreditate sul conto corrente dell’interessato l’8 aprile. Tolta l’indiscrezione lanciata da Repubblica non troviamo altre conferme in merito ad un secondo giorno di paga delle pensioni per il mese di aprile, tuttavia vista l’affidabilità della fonte non dovrebbero esserci dubbi.

D’altronde è evidente che in queste ultime settimane l’Inps abbia fatto di tutto per favorire Quota 100, persino a scapito delle altre domande di pensionamento per le quali si prevedono tempi molto lunghi visto che momentaneamente sono state accantonate proprio per permettere di sbrigare tutte le pratiche relative alle istanze di accesso a Quota 100.

Pensione, doppio giorno di paga ad aprile?

Il primo cedolino di pensione per coloro che hanno maturato i requisiti per Quota 100 entro il 31 dicembre 2018 è arrivato il 1° aprile 2019, giorno di paga di tutti gli assegni previdenziali e assistenziali (l’Inps paga questi trattamenti il primo giorno bancabile di ogni mese).

Tuttavia delle circa 50mila pensioni decorrenti da aprile, solamente la metà è stata pagata il 1° giorno del mese visto che l’Inps non ha fatto in tempo a verificare tutte le istanze pervenute. Per questo motivo si pensava che i restanti 25mila neo pensionati con Quota 100 sarebbero stati pagati solamente a maggio, ricevendo nel contempo anche gli arretrati di aprile.

Sembra invece che l’Inps abbia deciso di anticipare i tempi prevedendo un secondo giorno - esclusivamente per Quota 100 - per l’accredito degli assegni non liquidati lo scorso lunedì. Nel dettaglio, gli assegni saranno pagati tra domenica 7 e lunedì 8 aprile, permettendo quindi ad un’altra buona parte di ricorrenti a Quota 100 di percepire il primo assegno di pensione.

Quota 100: corsia preferenziale?

Sono poco più di 100.000 le domande arrivate all’Inps per il pensionamento anticipato con Quota 100, di cui circa la metà da coloro che hanno compiuto il 62° anno di età e maturato i 38 anni di contributi previsti dalla misura entro il 31 dicembre scorso, e quindi con la pensione che decorre dal 1° aprile 2019.

Per rispettare i tempi l’Inps sta facendo una vera e propria corsa contro il tempo, prevedendo una corsia preferenziale per le domande per Quota 100.

Oltre ad istituire un secondo giorno di paga per il mese di aprile, infatti, l’Inps ha previsto - sempre secondo le indiscrezioni riportate da Repubblica - dei premi per i dipendenti più veloci nello sbrigare le pratiche per il nuovo anticipo pensionistico.

Inoltre ci sono deroghe per i documenti da presentare; ad esempio, la pensione con Quota 100 viene pagata anche in mancanza della documentazione relativa alla cessazione del rapporto di lavoro. Ovviamente, qualora successivamente l’Inps si renda conto che l’interessato ha percepito la pensione pur non avendo ancora smesso di lavorare (requisito fondamentale ai fini del collocamento in quiescenza) chiederà indietro le somme erogate in questi mesi.

Nel complesso, quindi, l’Inps ha creato un “imbuto” per Quota 100, rallentando però le pratiche delle altre pensioni: ecco perché chi in questi giorni ha fatto domanda di collocamento in quiescenza con una misura per il pensionamento differente da Quota 100 potrebbe attendere più del previsto per ricevere una risposta dall’Inps.

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