Pensioni: guida al calcolo del nuovo importo per il 2021

Antonio Cosenza

29/11/2020

Pensioni: nel 2021 piccola variazione dell’importo. Ecco una guida per calcolare i nuovi assegni.

Pensioni: guida al calcolo del nuovo importo per il 2021

Pensioni: dal 1° gennaio 2021 cambia ancora l’importo degli assegni. La conferma ce la dà il decreto ministeriale del 16 novembre a firma del Ministero dell’Economia, con il quale viene fissato il tasso di rivalutazione definitivo per il 2020.

Un tasso maggiore rispetto a quello provvisorio ed è per questo che dal 1° gennaio 2021 scatterà un conguaglio che porterà ad un piccolo incremento della pensione che si aggiunge a quanto fatto il 1° gennaio scorso. Non ci saranno però aumenti per la rivalutazione del 2021, poiché in questo caso il decreto del Ministero dell’Economia ha fissato un tasso allo 0,0% vista la variazione negativa dell’indice dei prezzi.

A tal proposito, vogliamo fare chiarezza su come si calcola il nuovo importo della pensione che verrà erogata dal 1° gennaio 2021. Ricordiamo, inoltre, che per effetto della rivalutazione cambiano anche gli importi dell’assegno sociale e della pensione minima.

Pensioni, nuovo importo 2021: ecco perché

Ogni anno il Ministero dell’Economia, sulla base dei dati forniti dall’ISTAT riguardo alla variazione dell’indice dei prezzi, fissa un tasso di rivalutazione delle pensioni.

La comunicazione del tasso solitamente arriva in prossimità del mese di novembre: tuttavia, quello comunicato inizialmente è un tasso provvisorio che solamente a novembre dell’anno successivo può essere confermato.

Ebbene, questa volta il tasso di rivalutazione provvisorio non è stato confermato, in quanto si è rivelato essere leggermente più alto. Nel dettaglio, con il decreto del 16 novembre, il Ministero del Lavoro ha accertato un tasso di rivalutazione definitivo per il 2020 pari allo 0,50%, e non dello 0,40%.

Vanno rivisti, quindi, gli importi delle pensioni: la perequazione attuata il 1° gennaio 2020, infatti, non si è rivelata corretta in quanto in realtà il tasso da utilizzare era pari allo 0,50%.

Per questo motivo a gennaio 2021 ci sarà un conguaglio dello 0,10% con il riconoscimento anche di un assegno una tantum con gli arretrati non riconosciuti nell’anno in corso (qui le istruzioni su come si calcola).

Di conseguenza, gli assegni di pensione saranno di importo maggiore rispetto ad oggi. Ma vediamo di quanto facendo chiarezza su come si calcola la rivalutazione degli assegni.

Pensioni più alte nel 2021, ecco di quanto: guida al calcolo

Come prima cosa, è bene ricordare che la percentuale di rivalutazione non si applica in misura piena su tutti gli assegni. Dipende, infatti, dall’importo della pensione, poiché più questo è elevato e più si riduce il tasso di rivalutazione.

Nel dettaglio, le percentuali di rivalutazione sono state riviste dalla Legge di Bilancio 2019 e da quella del 2020, con le quali è stato stabilito che solo gli assegni inferiori a quattro volte il trattamento minimo godono di una rivalutazione pari al 100% del tasso. Per gli altri si parla di rivalutazione parziale.

A tal proposito, ecco una tabella in cui trovate la differenza tra il tasso di rivalutazione provvisorio e quello definitivo.

Importo della pensione Percentuale di rivalutazione Tasso di rivalutazione provvisorio Tasso di rivalutazione definitivo
Inferiore a 4 volte il trattamento minimo 100% 0,40% 0,50%
Tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo 77% 0,308% 0,385%
Tra le 5 e le 6 volte il trattamento minimo 52% 0,208% 0,260%
Tra le 6 e le 8 volte il trattamento minimo 47% 0,188% 0,235%
Tra le 8 e le 9 volte il trattamento minimo 45% 0,180% 0,225%
Oltre le 9 volte il trattamento minimo 40% 0,160% 0,200%

Grazie a questa tabella è molto semplice calcolare il nuovo importo della pensione. Basta, infatti, prendere in considerazione l’ultimo assegno accreditato a dicembre 2019 e moltiplicarlo per il tasso di rivalutazione definitivo.

Si tratta di aumenti di pochi euro: ad esempio, rispetto a quanto accreditato nel 2020 per una pensione di 1.500,00€ c’è un incremento di circa 1,00€. Niente di rilevante, quindi.

Novità anche per l’assegno sociale e per la pensione minima: il primo, infatti, sale a 460,27€, mentre il trattamento minimo passa a 515,57€.

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