Se l’aumento della pensione d’invalidità non verrà riconosciuto a dicembre bisognerà rivolgersi ad un patronato; ecco perché.
Pensioni d’invalidità: a novembre l’aumento non è arrivato a tutti.
Vi abbiamo già parlato del perché in molti casi i titolari di pensione di invalidità totale non hanno beneficiato dell’incremento pieno così da arrivare a 651,51€ di importo.
Oggi ci vogliamo concentrare sul perché, invece, molti invalidi al 100% che soddisfano i requisiti economici per beneficiare dell’aumento non lo hanno ricevuto con il rateo di novembre. Ricordiamo, infatti, che con gli assegni in pagamento a novembre l’INPS aveva garantito sia il riconoscimento dell’aumento che l’accredito degli arretrati per tutti gli aventi diritto (salvo che per i percettori della pensione di inabilità di tipo previdenziale, i quali devono fare domanda all’INPS per vedersi riconosciuto l’incremento al milione sull’assegno).
Come riportato da Il Fatto Quotidiano, però, ci sono molti titolari dell’assegno ordinario d’invalidità - ai quali l’aumento dovrebbe essere riconosciuto in automatico - che ad oggi attendono ancora di ricevere quanto di diritto.
A tal proposito è stato lo stesso INPS a chiarire il motivo per cui con il rateo di novembre non c’è stato - almeno per tutti - il pagamento dell’incremento al milione (maggiorazione sociale che con la sentenza del 23 giugno 2020, resa operativa dal Decreto Agosto, è stata riconosciuta anche agli invalidi civili al 100% con meno di 60 anni).
Pensione d’invalidità: perché l’aumento non è ancora arrivato a tutti
L’INPS - con il messaggio 3960 pubblicato il 28 ottobre scorso - ha già avvisato i titolari della pensione d’invalidità della possibilità che l’incremento al milione non venga riconosciuto a tutti con il rateo di novembre.
Qui, infatti, si legge che “l’aumento per gli aventi diritto sarà corrisposto con le mensilità di novembre e dicembre 2020”, con le quali tra l’altro saranno anche in pagamento le “competenze arretrate dovute dal 20 luglio 2020”.
Ma per quale motivo l’INPS è riuscito in parte ad erogare gli aumenti a novembre mentre per l’altra parte dovrà attendere fino a dicembre? Questa domanda è stata rivolta dal Fatto Quotidiano direttamente all’Istituto, il quale ha risposto che gli assegni partiti in automatico a novembre sono stati riconosciuti sulla base dei dati reddituali presenti negli archivi INPS nel 2017-2018. Un passaggio che ha permesso di accelerare i tempi per il pagamento della pensione d’invalidità comprensiva dell’incremento al milione, ma che per alcuni titolari ha riscontrato qualche intoppo.
Come spiegato dall’INPS, infatti, per alcuni beneficiari era in atto “un’ulteriore verifica reddituale”, la quale non ha permesso il pagamento di alcune prestazioni - come l’incremento al milione - nel mese di novembre. In ogni caso assicura che questo controllo verrà completato in tempo per il pagamento di dicembre, quando oltre agli aumenti arriveranno anche arretrati e tredicesima.
Pensione d’invalidità: come ricevere l’aumento
Esiste comunque una possibilità - ma che interessa un numero esiguo di beneficiari - che neppure a dicembre venga riconosciuto l’incremento. Questo vale per “i casi che residueranno”, ossia per quelli per cui l’INPS non è in possesso dei dati retributivi.
A tal proposito, l’INPS suggerisce di - qualora neppure a dicembre ci sarà il tanto atteso aumento della pensione d’invalidità - rivolgersi ad un patronato per fare domanda di ricostituzione reddituale, così da poter sbloccare questo stallo.
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