Pensioni minime, salta l’aumento: cosa succede adesso?

Simone Micocci

8 Dicembre 2022 - 17:52

Niente aumento delle pensioni minime fino a 600 euro: Claudio Durigon (Lega) spegne le speranze di Forza Italia.

Pensioni minime, salta l’aumento: cosa succede adesso?

Stanno facendo molto notizia le dichiarazioni del sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, riguardo al possibile aumento delle pensioni minime. Nel dettaglio, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano informazioni sulla possibilità che, come richiesto da Forza Italia, le pensioni minime potessero essere incrementate fino a 600 euro già nel 2023, Durigon ha spiegato che nella legge di Bilancio 2023 non bisogna aspettarsi novità in merito visto che non ci sono sufficienti risorse per un ulteriore aumento.

Ma, assicura Durigon, verrà fatto il possibile per “aumentare di nuovo le pensioni minime entro la fine della legislatura”.

Va detto, però, che si tratta di una notizia che era già nell’aria e che non comporterà chissà che ripercussioni. È bene sottolineare, infatti, che un aumento delle pensioni minime, tanto per il 2023 quanto per il 2024, è già previsto dalla legge di Bilancio. E non è a rischio: le parole di Durigon, infatti, fanno riferimento a un emendamento proposto da Forza Italia, dove veniva disposto un aumento aggiuntivo oltre a quello già previsto. Aumento che, assicura il sottosegretario al ministero per il Lavoro, per quest’anno non ci sarà.

Aumento pensioni minime nel 2023: cosa è confermato

La legge di Bilancio 2023 prevede che tutte le pensioni d’importo inferiore al trattamento minimo, 525,38 euro nel 2022, godano di una maggiorazione dell’1,5% per tutto il 2023.

Tale incremento va applicato sull’importo della pensione minima già rivalutato, tenendo conto quindi della percentuale d’indicizzazione del 7,3% rilevata dall’Istat.

Quindi, per effetto della rivalutazione al 7,3% la pensione minima salirà fino a 563,73 euro, beneficiando di un incremento di 38,35 euro. A questo importo andrà aggiunto poi un ulteriore 1,5%, per tutte le tredici mensilità del 2023. Ne risulterà un importo della pensione minima pari a 572,18 euro.

Cosa ha chiesto Forza Italia

Secondo Forza Italia, però, l’aumento delle pensioni minime sarebbe dovuto essere più ingente. D’altronde in campagna elettorale Silvio Berlusconi aveva fissato la soglia a 1.000 euro; siamo molto lontani, quindi, dall’incremento di poco più di 8 euro al mese previsto dalla legge di Bilancio.

Per questo motivo è stato presentato un emendamento alla legge di Bilancio 2023 dove viene chiesto di portare le pensioni minime a 600 euro.

Nessun aumento fino a 600 euro per adesso

Tuttavia, le risorse per gli emendamenti alla legge di Bilancio sono limitate, visto che il Tesoro ha autorizzato un limite di spesa di appena 400 milioni di euro.

Ecco perché, spiega Durigon, l’emendamento di Forza Italia non è destinato ad andare avanti. L’aumento fino a 600 euro non ci sarà, almeno per quest’anno, ma è importante sottolineare che già per il 2024 è atteso un ulteriore incremento.

Pensioni minime, di quanto aumentano nel 2024

Nel 2024 l’incremento delle pensioni minime sarà del 2,7%, percentuale che si aggiungerà alla rivalutazione annuale di cui non è possibile, al momento prevedere il tasso.

Ad esempio, in caso di rivalutazione pari a zero, il che sembra essere impossibile vista l’inflazione attuale, l’incremento verrà calcolato applicando la percentuale del 2,7% all’importo della pensione minima previsto per il 2023 al netto dell’incremento dell’1,5%. Quindi 563,73 euro, che aggiungendo un 2,7% equivale a un incremento di circa 15 euro.

Ma come detto sopra è presto per fare calcoli e previsioni poiché prima bisognerà capire quale sarà il tasso di rivalutazione che verrà accertato per il 2024. Una cosa è certa, tra adeguamento e incremento del 2,7% già tra due anni l’importo delle pensioni minime si avvicinerà alla soglia dei 600 euro richiesta da Forza Italia.

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