Riforma delle pensioni in stand-by: la crisi dettata dal Coronavirus impone prudenza. Ecco perché il superamento della Legge Fornero può (e deve) aspettare.
La riforma delle pensioni potrebbe subire un duro stop a causa dell’emergenza Coronavirus. Le conseguenze per l’economia, infatti, potrebbero essere talmente serie da far sì che il Governo riveda i propri programmi per il futuro, rimandando l’attuazione di una riforma delle pensioni che possa portare all’introduzione di misure di flessibilità tali da consentire il superamento della Legge Fornero.
Le trattative per la riforma delle pensioni vivono un momento di stop: il prossimo incontro tra Ministero del Lavoro e sindacati dovrebbe aver luogo il prossimo 13 marzo, ma non è escluso che ci possa essere un rinvio dettato dalla situazione di difficoltà che sta vivendo il Paese in queste settimane, con tutti gli sforzi del Governo che si concentrano su come limitare il contagio da Coronavirus.
D’altronde nell’incontro del 13 marzo dovrebbe essere sciolto il nodo risorse, con novità riguardo a quanto dovrà costare la prossima riforma delle pensioni. Ma è inevitabile che l’emergenza Coronavirus e le conseguenze economiche che ne derivano, potrebbero cambiare le carte in tavola.
Riforma delle pensioni: il Governo rivede i piani?
Il Coronavirus potrebbe avere delle conseguenze molto importanti per la riforma delle pensioni annunciata dal Governo.
Già oggi, infatti, gli scenari per la spesa pensionistica non sono dei migliori: come spiegato dall’esperto Carlo Cottarelli, infatti, le proiezioni fatte dalla Ragioneria di Stato ci dicono che nella “migliore delle ipotesi la spesa per le pensioni, rispetto al PIL, aumenterà leggermente”. Nonostante il mantenimento delle regole adottate dalla Fornero, quindi, la spesa per le pensioni continuerà ad aumentare nel corso degli anni, per una stima di circa 2 o 3 punti percentuale. Una situazione che inevitabilmente “toglie spazio a tutte le altre forme di spesa”.
Ecco perché la riforma Fornero difficilmente si può superare, visto che in caso contrario si metterebbero i conti pubblici in serio rischio. Della stessa idea l’europarlamentare del Partito Democratico, Irene Tinagli, la quale ricorda che l’obiettivo della Legge Fornero è di “garantire stabilizzazione della spesa pensionistica nel lungo periodo”.
Rinunciarci adesso non sarebbe opportuno, specialmente in questo momento che siamo di fronte ad un rallentamento dell’economia; secondo le stime, infatti, nel breve termine le misure adottate per la limitazione dei contagi potrebbero portare ad un minor PIL compreso tra i 9 e i 27 miliardi (una cifra che dipenderà da perdite e guadagni nei diversi settori).
Una volta che questa fase di emergenza si risolverà, quindi, il Governo potrebbe avere altre priorità differenti dalla riforma delle pensioni, con il dibattito che probabilmente potrebbe essere sospeso fino a quando la situazione non sarà più chiara.
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