Pensioni, nuova Quota 84 in legge di Bilancio? Requisiti e come funziona

Simone Micocci

3 Ottobre 2023 - 09:36

Quota 84 può essere l’alternativa a Opzione donna: il governo valuta una misura che consente alle lavoratrici di andare in pensione con 3 anni di anticipo.

Pensioni, nuova Quota 84 in legge di Bilancio? Requisiti e come funziona

È allo studio una soluzione alternativa a Opzione donna per consentire alle lavoratrici di poter andare in pensione con qualche anno di anticipo. Si tratta di Quota 84, misura che prende come modello l’opzione contributiva della pensione anticipata salvo modificarla per renderla più accessibile alle donne.

In legge di Bilancio 2024, infatti, il governo dovrà pensare a una misura ad hoc per le donne, troppo penalizzate quest’anno dai nuovi requisiti di Opzione donna introdotti dall’ultima manovra. Fino a oggi le ipotesi più accreditate erano perlopiù due: da una parte un ritorno a Opzione Donna come era in vigore fino al 2022, quindi 58 anni di età e 35 anni di contributi e nessun altro limite, dall’altra il passaggio a un Ape sociale rosa che consenta alle lavoratrici di ritirarsi tra i 60 e i 61 anni e con 35 anni di contributi. A queste però sembra essersi aggiunta Quota 84 appunto, che a parità di Opzione donna consentirebbe di anticipare l’accesso alla pensione solo a coloro che accetteranno il ricalcolo contributivo dell’assegno.

Quota 84 come l’opzione contributiva della pensione anticipata

Cos’è quindi questa opzione contributiva della pensione anticipata da cui prende ispirazione Quota 84? Si tratta di una misura che oggi è riservata a coloro che hanno contributi versati esclusivamente dopo il 1° gennaio 1996, o in alternativa a chi ricorre al computo della Gestione Separata.

Con l’opzione contributiva della pensione anticipata si può smettere di lavorare con 3 anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia e con gli stessi contributi. 64 anni di età, quindi, e 20 anni di contributi sono sufficienti per andare in pensione, a patto però di essersi garantiti un assegno d’importo adeguato per vivere, pari ad almeno 2,8 volte il valore dell’assegno sociale. Ad esempio, nel 2023 possono approfittare di questa opzione coloro, uomini e donne, che all’età di 64 anni hanno almeno 20 anni di contributi e un assegno annuo di almeno 18.319,02 euro.

Già oggi, quindi, le donne - ma solo quelle che rientrano interamente nel regime contributivo - possono accedere alla pensione anticipata a 64 anni: tuttavia, il governo sta prendendo in considerazione la possibilità di semplificarne i requisiti, in particolare per quanto riguarda l’importo minimo di pensione da raggiungere per potervi ricorrere.

Come potrebbe essere Quota 84

Il nome Quota 84 viene appunto dal risultato della somma tra età anagrafica, 64 anni, e contributi previdenziali, 20 anni. Tuttavia, rispetto alla suddetta opzione contributiva della pensione anticipata ci sarebbero delle differenze:

  • intanto l’accesso verrebbe consentito a tutte le donne, anche a quelle che hanno contributi accreditati entro il 31 dicembre 1995. Tuttavia, queste dovranno accettare un ricalcolo interamente contributivo dell’assegno, il che potrebbe generare una riduzione dell’assegno tra il 20 e il 30 per cento;
  • dopodiché, il requisito economico verrebbe reso meno restrittivo rispetto a come è oggi. Non più 2,8 volte il valore dell’assegno sociale, ma tra le 2 e le 2,5 volte. Ad esempio, prendendo i valori aggiornati al 2023, per l’accesso alla pensione potrebbe essere sufficiente un assegno pari a 13.085,02 euro (2 volte l’assegno sociale), o al massimo di 16.356,27 euro (2,5 volte).

Per le donne, quindi, andare in pensione con 3 anni di anticipo rispetto a quanto richiesto attualmente dalla pensione di vecchiaia (67 anni di età e 20 anni di contributi) sarebbe più semplice ma non necessariamente più conveniente visto che appunto bisognerà mettere in conto una penalizzazione dell’assegno (che ovviamente non opera per coloro che già rientrano interamente nel sistema contributivo).

Ricordiamo comunque che per il momento si tratta solamente di un’ipotesi e che siamo ancora nella fase di studio. Dovremo attendere le prossime settimane, quindi, per capire se effettivamente Quota 84 sarà in legge di Bilancio 2024: molto, ovviamente, dipenderà da quanto costerà, visto che le risorse a disposizione per la manovra sono limitate e per le pensioni verranno utilizzati perlopiù i risparmi derivanti da un minor accesso a Quota 103 rispetto a quanto era stato inizialmente stimato.

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