Riforma delle pensioni, Giuseppe Conte ribadisce l’intenzione del Governo di superare la Legge Fornero. E aggiunge: “Mi piacerebbe dividere i lavoratori tra gravosi e non”.
Riforma delle pensioni, ci siamo: il Governo è pronto per far partire il tavolo dei lavori che dovrebbe portare ad una soluzione condivisa per dare maggiore flessibilità al sistema pensionistico italiano - senza però mettere a rischio il bilancio - e superare la Legge Fornero.
A tal proposito il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha annunciato di aver convocato i sindacati per giovedì 27 gennaio, così da riprendere il confronto sulla riforma delle pensioni con l’obiettivo di superare la Legge Fornero e dare all’Italia un “sistema pensionistico più equo e flessibile”.
Tuttavia le ultime notizie sul Governo, con i dissidi all’interno della maggioranza che sono ormai all’ordine del giorno, non fanno ben sperare in tal senso: sono in molti, infatti, a credere che questa amministrazione non arriverà a fine legislatura, non riuscendo nel frattempo a mettere a punto una nuova riforma del sistema previdenziale.
Per smentire questi timori è intervenuto direttamente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il quale ha rassicurato i cittadini blindando il patto di Governo.
Il premier ha annunciato per la fine del mese un confronto tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle (“una volta che questi avranno completato la loro riorganizzazione interna”), durante il quale si parlerà anche di riforma delle pensioni. A tal proposito il Presidente del Consiglio ha colto l’occasione per spiegare quella che è la sua idea a riguardo, indicando i presupposti che secondo lui dovrebbe avere la prossima riforma.
La riforma delle pensioni che vorrebbe il Presidente del Consiglio
Nel blindare il Governo, il Presidente del Consiglio ha annunciato anche una nuova riforma delle pensioni, alla quale si affiancherà anche un’ampia riforma fiscale.
Il premier ha ricordato che il futuro di Quota 100 è piuttosto incerto; è vero che il Governo ha confermato la misura fino alla scadenza della sperimentazione (prevista per il 31 dicembre del 2021), ma allo stesso tempo bisognerà già da oggi valutare un piano alternativo per quando questa cesserà di esistere. Ecco perché secondo Conte è arrivato il momento di confrontarsi per “assumere le decisioni più opportune in merito”.
A tal proposito Conte ha spiegato quella che secondo lui dovrebbe essere la base di partenza per lo studio della prossima riforma delle pensioni:
“Mi piacerebbe lavorare alla distinzione tra lavori usuranti e lavori non usuranti, per poi lavorare ad una revisione dell’intero sistema pensionistico”.
Il piano del Presidente del Consiglio, quindi, sembra essere lo stesso indicato dall’Inps (come spiegato recentemente dal prossimo vice Presidente dell’Istituto), ossia pensare requisiti differenti per il pensionamento a seconda della gravosità della professione svolta.
Quindi, si potrà andare in pensione tanto prima quanto più usurante è il lavoro svolto; per l’altra generalità dei lavoratori, invece, potrebbero esserci altre misure di flessibilità, come ad esempio Quota 102, che andrebbero però a comportare una penalizzazione sull’assegno.
Riforma delle pensioni: i prossimi passi
È per questo motivo che in Parlamento è stata istituita una nuova commissione che avrà il compito di studiare la gravosità delle professioni, così da dare al Governo gli elementi validi per decidere quale potrebbe essere la prossima riforma delle pensioni. A questa commissione se ne aggiunge un’altra, utile per valutare la fattibilità di una distinzione tra spesa previdenziale e assistenziale.
Entro la fine del mese poi sarà costituita una commissione di esperti in materia (clicca qui per scoprire chi ne farà parte) che sulla base dei dati raccolti avrà il compito di formulare “proposte sostenibili per la finanza pubblica”.
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