Pensioni, nessun taglio o aumento ad aprile (quelli ci sono già stati il mese scorso). Tuttavia c’è una cattiva notizia: il mese prossimo il pagamento è leggermente ritardato.
In settimana sarà online il cedolino della pensione di aprile. Tuttavia, in questi giorni si sta facendo molta confusione sulla prossima pensione, tanto che è necessario fare chiarezza su cosa c’è davvero nel cedolino così da smentire alcune delle ultime notizie in merito.
C’è, infatti, chi parla di “aumenti della pensione” o chi diversamente vede uno scenario peggiore anticipando la possibilità che ci siano dei “tagli”.
Entrambe le ipotesi sono sbagliate, perché eccetto il fatto che la pensione di aprile viene pagata con leggero ritardo - visto che il primo giorno del mese è festivo (Pasquetta)- non ci sono altre buone o cattive notizie per i pensionati. Come confermato dall’Inps, infatti, sul prossimo cedolino si applicano le ritenute di imposta e le addizionali in acconto e saldo come da programma, senza alcun evento straordinario che comporta cambiamenti rilevanti.
Vediamo dunque cosa c’è sul cedolino di aprile, nonché quali sono le voci che possono incidere sull’importo.
Cosa c’è sulla pensione di aprile
Il cedolino della pensione di aprile 2024, disponibile online tra pochi giorni (nell’area personale Inps, dove è già stata pubblicata la Certificazione Unica) segue le regole ordinarie per quanto riguarda la tassazione.
Ciò significa che per le prestazioni fiscalmente imponibili (eccetto quindi i trattamenti di tipo assistenziale come le pensioni di invalidità o l’Assegno sociale) vengono prelevate le ritenute Irpef in base al reddito che si presume percepire nel corso dell’anno. A tal proposito, ricordiamo che dal mese scorso l’Inps ha applicato le nuove aliquote Irpef in vigore per il 2024 con le quali anche per la fascia di importo che va dai 15 mila ai 28 mila euro è prevista una ritenuta del 23% (anziché del 25%).
Un’operazione che nel migliore dei casi garantisce un risparmio appena superiore ai 21 euro al mese, come tra l’altro i pensionati interessati hanno già potuto notare dal cedolino di marzo dove contestualmente sono state riconosciute anche le mensilità arretrate.
Per questo motivo non bisogna aspettarsi un ulteriore aumento ad aprile rispetto a quello che già è stato pagato il mese scorso, differentemente da quanto invece sostengono alcuni.
Alle ritenute Irpef si affiancano le addizionali comunali a titolo di acconto per il 2024 applicate per la prima volta il mese scorso e per le quali si andrà avanti fino a novembre. Lo stesso vale per le addizionali regionali e comunali a saldo relative all’anno di imposta 2023, trattenute in 11 mensilità da gennaio a novembre.
Nessuna differenza rispetto al mese scorso quindi, ecco perché non bisogna neppure aspettarsi una riduzione significativa dell’assegno. Semmai l’unica ragione per cui la pensione di aprile sarà più bassa rispetto a marzo è dovuta al fatto che il mese scorso sono stati riconosciuti gli arretrati della nuova Irpef, operazione straordinaria che non si ripeterà.
Va detto che nel frattempo non c’è nemmeno una svalutazione significativa della pensione percepita nel corso dell’anno in quanto l’inflazione ha subito un notevole arresto. Ed è il motivo per cui nel 2025 non bisogna aspettarsi un maxi aumento dell’assegno.
Pensione aprile pagata in ritardo?
Nessun “Pesce d’Aprile”: come anticipato poi le pensioni di aprile verranno pagate con un giorno di ritardo in quanto il primo giorno del mese coincide con un festivo (e per questo non è considerato bancabile). Di conseguenza il rateo di aprile della pensione sarà accreditato su conto corrente bancario e postale il giorno successivo, martedì 2 aprile.
Ricordiamo poi che ci sono uffici postali che stanno proseguendo con un pagamento cadenzato delle pensioni per chi ha optato per il ritiro in sede. Nel dettaglio, un calendario utilizzato dalla maggior parte degli uffici dovrebbe essere il seguente:
- martedì 2 aprile 2024: cognomi con iniziali dalla A alla C;
- mercoledì 3 aprile 2024: cognomi con iniziali D o K;
- giovedì 4 marzo 2024: cognomi con iniziali dalla L alla P;
- venerdì 5 marzo 2024: cognomi con iniziali dalla Q alla Z.
Tuttavia, non si tratta di un calendario ufficiale in quanto potrebbe variare tra i singoli uffici. Ecco perché prima di recarsi in sede per il ritiro in contanti della pensione di aprile è sempre opportuno informarsi presso l’ufficio di competenza.
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