Pensionati italiani fuggono all’estero per avere una pensione più alta. Quali sono i Paesi dove questo è possibile? Ecco dove e perché.
I pensionati italiani molto spesso fuggono all’estero alla ricerca di Paesi dove l’assegno pensionistico, anche quello nella media, permetta loro di vivere in maniera agiata. Sono diversi i Paesi che nel corso del tempo si sono imposti nello scenario dei pensionati come “paradisi fiscali”. Si tratta di una realtà consolidata in Paesi come la Romania, il Portogallo, l’Ungheria e tanti altri, ma quest’anno sono due i Paesi che stanno emergendo come futuri “paradisi pensionistici”: Albania e Slovacchia.
In Italia esistono agenzie che si occupano del trasferimento dei pensionati italiani all’estero. Sono queste a selezionare i Paesi dove esistono i maggiori benefici fiscali per risparmiare soldi. Per molti pensionati lasciare l’Italia è un modo non solo per viaggiare e vivere un’esperienza nuova, ma anche per aiutare figli e nipoti. In Paesi come l’Albania, dove dal 2021 è stata approvata una legge che permette a chi ha una residenza di non pagare tasse sulla pensione, stanno aumentando i trasferimenti effettivi.
Senza tasse le pensioni risultano più alte, e se a questo si aggiunge un costo di vita più basso, il risparmio complessivo in un mese è piuttosto alto, tanto da giustificare un trasferimento.
Pensioni più alte che in Italia: trasferirsi all’estero
La scelta di trasferirsi all’estero può essere dettata da molti fattori, ma per un pensionato spesso è l’idea di “risparmio” che porta a migrare. In alcuni Paesi infatti le pensioni non sono tassate e grazie alla residenza in un paese estero si può così ottenere un risparmio mensile elevato. In passato uno dei paradisi fiscali per i pensionati era il Portogallo, ma recentemente è stato deciso che non sarà più concessa un’esenzione fiscale per i pensionati stranieri. A partire dal 2024 quindi i nuovi migranti previdenziali faranno rotta verso altri paesi.
Tra questi emerge la vicina Slovacchia e l’Albania, quest’ultima per esempio permette, con una la legge approvata nel 2021, a chi ha la residenza nel Paese di non pagare le tasse sulla pensione. Questo comporta un beneficio fiscale che permette di risparmiare soldi e per molti anziani e pensionati questo vuol dire poter aiutare i figli e i nipoti rimasti in Italia.
I numeri dei migranti previdenziali: quanti sono i pensionati all’estero
Il fenomeno dei migranti previdenziali è una realtà. Secondo le agenzie che aiutano i pensionati italiani a trasferirsi, il 40% delle persone che si rivolgono a loro provengono dalla Lombardia. La meta scelta è stata a lungo il Portogallo, ma dal 2024 i trasferimenti effettivi saranno spostati in altri Paesi come la sopraccitata Slovacchia o l’Albania.
Durante la pandemia i trasferimenti dei pensionati sono stati bloccati o rallentati. Paesi come il Portogallo, la Tunisia e la Spagna con la riapertura delle frontiere hanno avuto un’escalation, diventando mete attrattive per motivi economici-finanziari per i pensionati. Secondo gli ultimi dati Inps, il primo paese per migranti previdenziali è proprio il Portogallo, con 3.532 pensioni pagate all’estero. In generale però la stima nel tempo mostra che la Germania e la Svizzera sono i due Paesi con più pensioni italiani, anche se sembra che gli equilibri stiano per cambiare ancora.
Infatti molti dei pensionati che si sono trasferiti in Portogallo, a partire dal 2024 si sposteranno verso altri paesi, come la Tunisia o l’Albania.
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