Pensioni, quanto prendi dopo 20 anni di lavoro? La tabella con gli importi

Simone Micocci

21 Dicembre 2024 - 09:51

Sai quanto prendi di pensione dopo 20 anni di lavoro? Ecco le istruzioni per farsi un’idea a riguardo.

Pensioni, quanto prendi dopo 20 anni di lavoro? La tabella con gli importi

L’importo della pensione che verrà liquidata dall’Inps dipende da diversi fattori, in particolare da quanti sono gli anni di lavoro e dallo stipendio mediamente percepito. Poi hanno rilevanza anche altri fattori, come ad esempio il periodo di lavoro: a seconda che si tratti di prima o dopo il 31 dicembre 1995, infatti, si applica rispettivamente il regime retributivo o contributivo.

A tal proposito, è lecito chiedersi quanto si prende di pensione con 20 anni di contributi, per quanto tuttavia è bene sapere che la risposta dipende da un’altra moltitudine di variabili come appunto lo stipendio percepito.

Possiamo comunque farci un’idea, partendo appunto da quelle che sono le regole per il calcolo della pensione tanto nel regime retributivo quanto nel contributivo, di quanto si spetta di assegno dopo 20 anni di lavoro, utilizzando alcune retribuzioni (medie) di riferimento così da avere una prospettiva più chiara a riguardo.

Come si calcola la pensione dopo 20 anni di lavoro

Le regole per il calcolo della pensione sono cambiate dal 1° gennaio 1996, quando si è passati da un sistema di tipo retributivo, con il quale hanno maggiore peso le retribuzioni percepite a fine carriera, al contributivo dove invece sono i contributi annualmente versati dal lavoratore a incidere sull’importo finale.

Nel dettaglio, il regime retributivo - che si applica per i periodi antecedenti al 1° gennaio 1996, oppure al 1° gennaio 2012 per coloro che alla data del 31 dicembre 1995 potevano vantare 18 anni di contributi - riconosce per ogni anno lavorato un 2% della media delle ultime retribuzioni, fino a un massimo di 40 anni (80%).

Con il sistema contributivo - applicato per i periodi successivi - la contribuzione versata dal lavoratore (pari ad esempio al 33% dello stipendio nel caso del lavoratore subordinato) viene invece accantonata formando il cosiddetto montante contributivo. Questo, a sua volta, si trasforma in pensione attraverso l’applicazione di un apposito coefficiente, tanto più vantaggioso quanto più si ritarda il collocamento in quiescenza.

Quanto spetta con 20 anni di contributi nel regime retributivo

Se dovete farvi un’idea di quanto andrete a prendere di pensione dovete quindi come prima cosa iniziare dal definire quanti anni di lavoro riferiscono al retributivo e quanti nel contributivo. Dopodiché, una volta fatti i dovuti calcoli, vi basterà sommare quanto spetta nell’uno e nell’altro regime: sarà quello l’importo - lordo - della pensione.

Nel caso del retributivo questo calcolo è piuttosto semplice. Dovete partire, infatti, dalle ultime retribuzioni percepite (prendendo come riferimento la data del pensionamento). Di questo valore dovrete poi prendere il 2% per ogni anno di contributi.

Ad esempio, con uno stipendio medio di 30.000 euro e 10 anni di lavoro nel retribuito ne spetta un 20% di pensione, quindi 6.000 euro lordi l’anno. Con 20 anni, invece, il 40%, a fronte di una pensione di 12.000 euro.

A tal proposito, ecco una tabella con alcuni esempi di quanto spetta a seconda di quanti sono gli anni di contributi versati nel retributivo.

Retribuzione media Importo con 2 anni di contributi Importo con 5 anni di contributi Importo con 7 anni di contributi Importo con 9 anni di contributi Importo con 10 anni di contributi Importo con 15 anni di contributi Importo con 20 anni di contributi
10.000 400 1.000 1.400 1.800 2.000 3.000 4.000
12.000 480 1.200 1.680 2.160 2.400 3.600 4.800
14.000 560 1.400 1.960 2.520 2.800 4.200 5.600
16.000 640 1.600 2.240 2.880 3.200 4.800 6.400
18.000 720 1.800 2.520 3.240 3.600 5.400 7.200
20.000 800 2.000 2.800 3.600 4.000 6.000 8000
22.000 880 2.200 3.080 3.960 4.400 6.600 8.800
24.000 960 2.400 3.360 4.320 4.800 7.200 9.600
26.000 1.040 2.600 3.640 4.680 5.200 7.800 10.400
28.000 1.120 2.800 3.920 5.040 5.600 8.400 11.200
30.000 1.200 3.000 4.200 5.400 6.000 9.000 12.000
32.000 1.280 3.200 4.480 5.760 6.400 9.600 12.800
34.000 1.360 3.400 4.760 6.120 6.800 10.200 13.600
36.000 1.440 3.600 5.040 6.480 7.200 10.800 14.400
38.000 1.520 3.800 5.320 6.840 7.600 11.400 15.200
40.000 1.600 4.000 5.600 7.200 8.000 12.000 16.000
42.000 1.680 4.200 5.880 7.560 8.400 12.600 16.800
44.000 1.760 4.400 6.160 7.920 8.800 13.200 17.600
46.000 1.840 4.600 6.440 8.280 9.200 13.800 18.400
48.000 1.920 4.800 6.720 8.640 9.600 14.400 19.200
50.000 2.000 5.000 7.000 9.000 10.000 15.000 20.000

Quanto spetta con 20 anni di contributi nel regime contributivo

Diverso il caso del sistema contributivo con il quale invece le regole da applicare sono leggermente più complicate. Bisogna infatti considerare quanto versato per ogni anno di lavoro per poi applicarvi un coefficiente di trasformazione che varia in base all’età in cui avviene il pensionamento.

Come anticipato, per ogni anno si versa il 33% di quanto guadagnato e poi si somma tutto. In alternativa potete semplificare calcolando uno stipendio medio, prendere la quota di contributi versata e moltiplicare per gli anni di lavoro.

Ad esempio, ecco una tabella che ci dice quanto viene versato a seconda di quello che è lo stipendio medio percepito:

Stipendio medio lordo Contributi versati in media ogni anno Montante contributivo con 5 anni di contributi Montante contributivo con 10 anni di contributi Montante contributivo con 15 anni di contributi Montante contributivo con 20 anni di contributi 10000 3.300 16.500 33.000 49.500 66.000
12000 3.960 19.800 39.600 59.400 79.200
14000 4.620 23.100 46.200 69.300 92.400
16000 5.280 26.400 52.800 79.200 105.600
18000 5.940 29.700 59.400 89100 118.800
20000 6.600 33.000 66.000 99000 132.000
22000 7.260 36.300 72.600 108900 145.200
24000 7.920 39.600 79.200 118800 158.400
26000 8.580 42.900 85.800 128700 171.600
28000 9.240 46.200 92.400 138600 184.800
30000 9.900 49.500 99.000 148.500 198.000
32000 10.560 52.800 105.600 158.400 211.200
34000 11.220 56.100 112.200 168300 224.400
36000 11.880 59.400 118.800 178.200 23.7600
38000 12.540 62.700 125.400 188.100 250.800
40000 13.200 66.000 132000 198000 264.000
42000 13.860 69.300 138.600 207.900 277.200
44000 14.520 72.600 145.200 217.800 290.400
46000 15.180 75.900 151.800 227.700 303.600
48000 15.840 79.200 158.400 237.600 316.800
50000 16.500 82.500 165.000 247.500 330.000

A questo punto, bisogna prendere il montante contributivo, rivalutarlo per il tasso previsto, che ad esempio nel 2025 è pari al 3,662% e applicare il coefficiente di trasformazione.

Prendiamo come esempio un lavoratore che in media ha guadagnato 30.000 euro in 20 anni di lavoro, accumulando così 198.000 euro di montante contributivo che per effetto della rivalutazione (che non si applica su quanto versato nell’ultimo anno) salirebbe a 256.982 euro.

A questo punto, considerando quali sono i coefficienti di trasformazione per il 2025 (e 2026), di pensione spetterebbe:

Età del pensionamento Coefficiente di trasformazione Importo pensione (annua lorda)
57 4,204% 10.803,52
58 4,308% 11.070,78
59 4,419% 11.356,03
60 4,536% 11.656,70
61 4,661% 11.977,93
62 4,795% 12.315,97
63 4,936% 12.686,64
64 5,088% 13.062,02
65 5,250% 13.435,51
66 5,423% 13.927,90
67 5,608% 14.401,71
68 5,808% 14.923,51
69 6,024% 15.481,51
70 6,258% 16.085,67
71 6,510% 16.751,60

A seconda del valore del proprio montante contributivo potete quindi effettuare lo stesso calcolo, prendendo il coefficiente previsto in base all’età in cui considerate di andare in pensione.

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