Pensioni: cosa ci aspetta nel 2020? Ecco le novità ufficiali e le ultime indiscrezioni in merito ad una nuova riforma.
Pensioni: con l’occasione del Natale è arrivato il momento di scartare i “regali” che il Governo ha lasciato sotto l’albero per queste festività. Come noto il 2019 è stato l’anno di Quota 100, ma tante altre novità sono in arrivo nei prossimi mesi.
Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2020, infatti, sono state confermate le indiscrezioni discusse nelle scorse settimane; una notizia positiva per alcune categorie di lavoratori che potranno passare questo Natale con la consapevolezza che il prossimo anno dovrebbe essere quello in cui si accede alla pensione.
È ovvio che c’è chi si aspettava dei “regali” più grandi per questo Natale, tuttavia bisogna essere consapevoli che per quest’anno il Governo aveva altre priorità in quanto l’ultima riforma delle pensioni risale a meno di un anno fa. Nonostante ciò sono stati fatti comunque dei passi in avanti verso determinate categorie e soprattutto sono state annunciate novità già per il prossimo anno.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono questi “regali” che troviamo sotto l’albero delle pensioni; cominciamo a scartare il primo, di particolare interesse specialmente per le donne.
Pensioni: Opzione Donna confermata nel 2020
Una delle novità più importanti di questi giorni, contenuta nel testo della manovra finanziaria, è quella che conferma - ed estende - Opzione Donna anche per il 2020.
Una novità di cui si parlava da mesi ma che solo con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio può dirsi ufficiale. Come noto si tratta di una misura che consente alle donne di andare in pensione molto prima, rinunciando però ad una parte dell’assegno (visto che questo viene ricalcolato interamente con il metodo di calcolo contributivo).
Nel dettaglio i requisiti per accedere ad Opzione Donna nel 2020 sono i seguenti:
- anni di contributi: 35;
- età anagrafica: 58 per le lavoratrici subordinate, 59 per le autonome.
Entrambi i requisiti andranno maturati però entro il 31 dicembre 2019 (l’ultimo termine era invece per il 31 dicembre 2018); di fatto, quindi, la Legge di Bilancio estende Opzione Donna alle nate negli anni 1961 (se dipendenti) e 1960 (se autonome), purché entro la fine di quest’anno possano vantare almeno 35 anni di contribuzione.
Pensioni: Ape Sociale prorogata
Alla fine di quest’anno era in scadenza una delle misure di flessibilità delle pensioni attuata dall’ultimo Governo di Centrosinistra: ci riferiamo all’anticipo pensionistico sociale - Ape Sociale - che si rivolge ad alcune categorie di lavoratori riconoscendo loro la possibilità di accedere anticipatamente alla pensione percependo, negli anni che mancano al collocamento in quiescenza, un’indennità sostitutiva erogata da un istituto di credito (con il prestito che poi sarà restituito dallo Stato stesso, senza quindi penalizzazioni per il lavoratore).
Ebbene, tra i regali di questo Natale c’è anche la proroga dell’Ape Sociale, rivolta a disoccupati (da almeno 12 mesi), invalidi almeno al 74%, caregivers e addetti a mansioni gravose o usuranti. Per gli appartenenti a queste categorie la pensione si raggiunge all’età di 63 anni, purché nel frattempo abbiano maturato almeno 30 anni di contributi (o 36 anni nel caso degli addetti a mansioni gravose e usuranti).
Pensioni: nessun aumento dell’età pensionabile
Un altro regalo lo ha fatto l’Istat, annunciando una variazione non significativa delle speranze di vita. Una notizia che permette di mantenere inalterata l’età di accesso alla pensione di vecchiaia per i prossimi anni, almeno fino al 2023.
Nel 2021, infatti, non ci sarà alcun adeguamento dei requisiti per la pensione con le aspettative di vita; l’età pensionabile resterà pari a 67 anni anche nel biennio 2021-2022, mentre per la prossima variazione se ne riparlerà solamente nel 2023.
Pensioni: la promessa del Ministro del Lavoro
Il regalo più importante, si sa, è quello che ancora non è stato ricevuto: ebbene, anche quest’anno sembra sia proprio così. Nelle scorse settimane, infatti, c’è stata la promessa del Ministro del Lavoro - Nunzia Catalfo - riguardo ad una nuova riforma delle pensioni già nel 2020.
Una riforma che nelle intenzioni del Ministro servirà per superare la Legge Fornero, riconoscendo una maggiore flessibilità in uscita; non sarà semplice, ma se ne comincerà a lavorare già nei primi mesi del nuovo anno con l’apertura di un tavolo di concertazione a cui prenderanno parte anche i sindacati. E chissà se nel 2020, tra i regali da scartare, non ci sarà anche Quota 41 per tutti.
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