Grazie all’assegno di vedovanza il coniuge superstite continua a percepire gli assegni familiari per se stesso. Tuttavia, tale misura si aggiunge alla pensione di reversibilità solo in alcuni casi.
Nonostante l’introduzione dell’Assegno unico per figli a carico, i pensionati continuano a prendere gli Assegni al nucleo familiare (Anf) per il coniuge a carico (nonché per altri familiari se ne soddisfano le condizioni).
Quel che molti non sanno è che alla morte del titolare di pensione il coniuge a cui viene riconosciuta la reversibilità può continuare a prendere gli assegni familiari su se stesso, a patto di soddisfare determinati requisiti. In tal caso si parla di assegno di vedovanza Inps, dove appunto al coniuge superstite viene riconosciuta una piccola aggiunta sull’assegno, a fronte di un importo variabile in base al reddito percepito.
Si tratta quindi di una soluzione utile per aumentare l’importo della pensione di reversibilità percepita che ricordiamo nel caso del coniuge solo è pari al 60% dell’assegno che spettava al dante causa. Importo che già quest’anno è aumentato per effetto della rivalutazione - come pure i limiti di reddito da non superare per scongiurare tagli alla pensione di reversibilità.
Vediamo quindi come funziona l’assegno di vedovanza sulla pensione di reversibilità, quali sono i requisiti nonché il limite reddituale entro cui se ne ha diritto.
Quando spetta l’Assegno di vedovanza sulla pensione di reversibilità
Come vedremo di seguito, i casi in cui sulla pensione di reversibilità si applicano gli Anf si contano sulle dita di una mano. A differenza dei normali ANF, infatti, quando questi si riferiscono alla pensione di reversibilità è perché si tratta di nuclei familiari composti da un solo componente e dove questo soddisfa determinate condizioni.
Nel dettaglio, è l’Inps con la circolare n. 98 del 1998 a spiegare quando sulla pensione di reversibilità si aggiungono anche gli assegni al nucleo familiare. Con tale circolare l’Inps ha recepito quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, sezione Civile, nella sentenza 7668/1996, con la quale è stato stabilito che l’Assegno per il nucleo familiare su pensione di reversibilità può essere erogato anche quando il nucleo e costituito unicamente dal coniuge superstite.
Una decisione presa in base a quanto stabilito dall’articolo 2, comma 8, della legge n. 153 del 13 maggio 1998, dove è previsto che l’Anf spetta anche per i nuclei familiari composti da una sola persona e a condizione che questa:
- abbia un’età inferiore ai diciotto anni compiuti;
- causa infermità o difetto fisico o mentale, si trovi nell’assoluta e permanente impossibilità di avviare - o essere avviato - un’attività lavorativa.
Per avere diritto all’Anf bisogna essere orfano minorenne, oppure inabile al lavoro. Per poterne beneficiare, quindi, il coniuge deve essere invalido al 100% (inabile al lavoro).
Ci sono però dei limiti di reddito. Come specificato dalla suddetta circolare Inps, infatti, per tali nuclei si applicano le tabelle in vigore per i nuclei orfanili. A tal proposito, guardando alle tabelle Anf in vigore per il periodo che va da luglio 2023 a giugno 2024, ne risulta che il limite da non superare è pari a 35.413,24 euro annui.
Inoltre, va detto che questa possibilità è limitata ai soli titolari di pensione ai superstiti liquidata nelle gestioni dei lavoratori dipendenti, sia del settore privato che pubblico: ne sono esclusi, quindi, i titolari di quelle prestazioni liquidate nei fondi speciali dei lavoratori autonomi.
Importi assegno di vedovanza sulla pensione di reversibilità
L’importo degli Anf da aggiungere alla pensione di reversibilità varia a seconda del reddito del titolare della prestazione. Nel dettaglio:
- reddito non superiore a 31.569,47 euro: Anf mensile di importo pari a 52,91 euro;
- reddito compreso tra 31.569,47 e 35.413,24 euro: Anf mensile di importo pari a 19,59 euro.
Sopra questa soglia, invece, non spetta alcun assegno. A tal proposito va detto che ai fini del calcolo del reddito personale si prendono in considerazione tutti i redditi imponibili ai fini Irpef del titolare della prestazione, come pure i redditi di qualsiasi natura in cui sono compresi quelli esenti dalle imposte e quelli soggetti a ritenute alla fonte se superiori a 1.032,91 euro.
Sono esclusi solamente i redditi derivanti da indennità di accompagnamento, le pensioni di guerra, le pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva vittime di infortunio e le rendite vitalizie Inail, come pure da altre prestazioni assistenziali.
Come farne domanda
Per la domanda di assegno di vedovanza sulla pensione di reversibilità si seguono le stesse regole previste per gli assegni al nucleo familiare sulla pensione.
Ciò significa che va effettuata una nuova domanda per ogni periodo di validità della misura che va da luglio a giugno dell’anno successivo, con la possibilità di chiedere gli arretrati per i 5 anni precedenti (effettuando distinta richiesta per ogni anno).
La richiesta può essere effettuata autonomamente dal sito Inps, oppure rivolgendosi a caf e patronati.
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