Pensioni: il finto messaggio INPS sulla riduzione dell’assegno di aprile. Allerta tra i pensionati, ma è tutta una bufala.
Pensioni: ad aprile il pagamento del cedolino avverrà regolarmente.
L’importo sarà pieno e non ci saranno riduzioni, e neppure il giorno di paga subirà degli slittamenti: la pensione, quindi, sarà pagata mercoledì 1° aprile per tutti, sia per chi ha il conto corrente in banca che per chi ha preferito un conto corrente postale. Semmai si pone il problema di chi la ritira in contanti alla Posta, visto che dipenderà da quali misure restrittive saranno in vigore in quei giorni.
Ma perché è stato necessario fare queste precisazioni? Il motivo è semplice: in queste ore, come se non bastasse l’emergenza Coronavirus, è stata pubblicata (la fonte è ignota, ma in pochi minuti c’è stata un’ampia diffusione tra i cittadini, specialmente tramite Whatsapp) un presunto messaggio dell’INPS che annunciava una riduzione della pensione di aprile, pagata al 50%.
Una circolare che - è bene sottolineare - non è assolutamente reale: si tratta di una fake news, probabilmente messa in circolazione da qualcuno che ha voluto fare uno scherzo (poco gradito) in questi giorni di massima confusione e allerta.
Pensione pagata solo per la metà: il finto messaggio dell’INPS
Come potete vedere dall’immagine sottostante, nel finto messaggio attribuito all’INPS viene data comunicazione di una riduzione della pensione di aprile, la quale - secondo gli autori dello “scherzo” - il prossimo mese verrebbe pagata solamente per la metà.
Una riduzione che però sarebbe solamente temporanea, in quanto il restante 50% verrebbe poi recuperato integralmente nel mese di agosto 2020. Il tutto a causa dell’emergenza Coronavirus, come se questa non stesse già facendo abbastanza danni da andare a colpire - nell’immediato - anche le pensioni.
Ebbene, come anticipato si tratta di un finto messaggio, di una fake news poco simpatica. In queste ore di paura, in cui si raccomanda la massima allerta, non serve suscitare altro panico, ma probabilmente c’è chi si diverte a farlo.
Ci sono comunque diversi elementi che ci spiegano perché non si tratta di un messaggio originale dell’INPS. Come prima cosa il numero del messaggio (il 1003), il quale non è assolutamente presente sul sito dell’INPS. L’ultimo messaggio, che effettivamente è il 1002/2020, riguarda “l’integrazione della procedura SIN: nuove modalità procedurali per la gestione dei riscatti ai fini del TFS”.
L’ultima circolare pubblicata dall’Inps, invece, è la n°34/2020, e riguarda la “pensione di inabilità per soggetti affetti da malattie, di origine professionale, derivanti da esposizioni all’amianto”.
Come se non bastasse, chi ha realizzato il finto messaggio INPS sulle pensioni si è dimostrato alquanto impreparato sull’organigramma dell’Istituto. Il messaggio, infatti, risulta firmato dal Direttore Generale Vicario dell’INPS, Vincenzo Cairoli. Peccato però che ad oggi il Direttore Generale non sia lui, bensì Gabriella Di Michele.
Ricapitoliamo: per pensioni - e stipendi - non ci sono problemi, in quanto lo Stato dispone della liquidità necessaria per far fronte a questo periodo di emergenza (sanitaria, ma anche economica) senza mettere mano alle tasche dei cittadini.
Problemi potrebbero esserci nel caso in cui l’emergenza non dovesse risolversi a breve, con una paralisi economica che potrebbe avere conseguenze molto gravi anche per il sistema pensionistico italiano. Ma questo è uno scenario che molto difficilmente si concretizzerà, anche perché la speranza è che le misure contenitive messe in atto dal Governo possano dare, con il contributo di tutti, gli effetti sperati al più presto.
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