Chiunque neghi la realtà del cambiamento climatico “non è ragionevole” secondo il CEO di Amazon, che detta diverse linee d’azione
Negare il cambiamento climatico è “pericoloso e irragionevole” nel 2020. Parola del CEO di Amazon Jeff Bezos, che nel corso di un intervento al vertice Smbhav della compagnia a Nuova Delhi, in India, ha descritto il climate change come un grosso problema, lanciando un risonante allarme: “la terra è un pianeta finito”.
Secondo il numero uno del colosso e-commerce 10 o 20 anni fa erano molte le persone che non riconoscevano il cambiamento climatico come un problema reale, elemento che all’epoca non era considerato inusuale:
“Chiunque oggi non riconosca che il cambiamento climatico rappresenta un problema concreto e reale, che l’essere umano sta influenzando questo pianeta in modo significativo e pericoloso, non è una persona ragionevole”,
ha tuonato Bezos.
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Jeff Bezos sul cambiamento climatico: negare è illogico
Secondo Bezos il climate change rappresenta un “grosso problema”, che spingerà ad “azioni collettive in tutto il mondo” se si vogliono fare progressi e risolvere le cose.
Lo scorso anno Amazon ha svelato la sua “promessa sul clima”, mirata nello specifico a raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi con 10 anni d’anticipo: impegna la compagnia a operare con energia elettrica rinnovabile al 100% entro il 2030.
In più, la compagnia si è impegnata a diventare plastic-free in India entro giugno, e ad acquisire 100.000 veicoli elettrici per la consegna.
In base all’accordo di Parigi - adottato nel 2015 - i Paesi hanno concordato un quadro che impedisca alle temperature globali di aumentare oltre i 2 gradi Celsius, sebbene il trattato miri a prevenire aumenti della temperatura globale superiori a 1,5 gradi Celsius.
Obiettivi e scadenze differiscono a seconda del Paese, e va ricordato che il Presidente USA, Donald Trump, ha annunciato il ritiro della sua nazione dall’accordo.
L’impegno sul fronte clima da parte di Amazon è stato annunciato dopo che oltre 4.500 dipendenti lo scorso aprile hanno sollecitato l’azienda, tramite una manifestazione pubblica, a intraprendere azioni più decise e aggressive riguardo la tematica.
“Quando una grande azienda come Amazon, con 700.000 dipendenti e una grande influenza a livello globale, si impegna attivamente per il clima, può davvero dare il via a un processo a catena. Perché non solo Amazon a muoversi, ma la nostra intera catena di fornitura”,
ha precisato Bezos.
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