Elezioni europee 2024, per chi votare: i programmi elettorali delle liste a confronto sui principali temi riguardanti l’Unione europea.
Per chi votare alle elezioni europee 2024? Urne aperte ma ancora tanti elettori indecisi per un voto che, come avvenuto cinque anni fa, è in concomitanza con il primo turno delle elezioni amministrative e le regionali in Piemonte.
Per chi è indeciso su chi votare alle elezioni europee 2024 e ignora completamente i contenuti dei programmi elettorali delle varie liste in campo, abbiamo messo a confronto le principali proposte delle liste in campo sui temi più caldi che riguardano l’Unione europea.
Un modo questo per rimediare alla pessima abitudine - tutta italiana - di concentrarsi solo sui candidati e poco sui programmi, con anche queste elezioni europee che a riguardo non sembrerebero fare eccezione.
Elezioni europee 2024: i programmi elettorali a confronti
Per chiarire le idee agli elettori in queste elezioni europee 2024, abbiamo messo a confronto i programmi elettorali con le principali proposte dei partiti in merito ai temi più delicati che riguardano l’Unione europea.
UCRAINA
- Fratelli d’Italia: proseguire nell’impegno a prevenire e risolvere ogni conflitto, per una pace giusta in Ucraina e per il perseguimento del principio “due popoli, due Stati” in Medio Oriente.
- Pd: la pace europea non può mai diventare una resa alla prevaricazione e alla violenza; la pace deve essere
giusta, rispettosa del diritto internazionale e costruita all’interno di un nuovo quadro di sicurezza continentale
teso a rilanciare la cooperazione e il multilateralismo. - M5s: al popolo ucraino va tutto il nostro supporto, ma adesso diciamo basta all’invio di nuove armi e perseguiamo in tutti i modi la pace.
- Lega: sostenere il diritto di autodifesa dell’Ucraina, con la consapevolezza di dover perseguire, allo stesso tempo, tutti gli sforzi diplomatici per arrivare a una soluzione condivisa e porre fine al conflitto anziché favorire sconsiderate escalation militari, come auspica qualche leader europeo.
- Forza Italia: l’Ucraina difende non solo la propria libertà, sovranità e integrità territoriale, ma anche i nostri valori condivisi. Forza Italia nel Ppe continuerà a fornire sostegno al popolo ucraino.
- Stati Uniti d’Europa: aiutare l’Ucraina a vincere la guerra contro l’aggressore russo attraverso nuovi stanziamenti e nuove forniture militari, procedere con la confisca degli asset russi congelati dalle sanzioni e con il loro impiego a sostegno dello sforzo ucraino di difesa e di ricostruzione.
- Alleanza Verdi-Sinistra: interrompere le forniture militari e creare un quadro che consenta un cessate il fuoco nel conflitto russo-ucraino, il ritiro delle truppe di occupazione russa e l’avvio di negoziati per una pace duratura.
- Azione: obiettivo prioritario che l’UE continui a sostenere l’Ucraina e assicuri a Kiev i mezzi per contrastare l’aggressione russa e riconquistare le parti del suo territorio ancora sotto il controllo di Putin.
- Pace Terra Dignità: cessare l’invio di armi all’Ucraina e coadiuvarla in un negoziato che garantisca la reciproca sicurezza alle parti e risolva con procedure democratiche e di autodeterminazione il contrasto sulle terre contese.
- Libertà: accordo di pace, mandare aiuti invece che armi.
DIFESA
- Fratelli d’Italia: costruire una politica industriale comune nel settore della difesa, aumentando la collaborazione in una logica di sovranità europea, potenziando la base industriale sia in termini di produzione che di ricerca e sviluppo, e consolidare un’industria della difesa tecnologicamente avanzata, libera da dipendenze esterne ma integrata con la Nato.
- Pd: istituire i Corpi civili di pace europei
- M5s: la difesa comune europea deve essere uno strumento di peacekeeping al servizio delle Nazioni Unite: un Commissario alla difesa non significa un Commissario alla guerra.
- Lega: contrari all’idea della costituzione di un esercito europeo la cui operatività potrebbe essere condizionata dagli squilibri e dai pesi oggi esistenti tra gli Stati membri, amplificando, e non attenuandone, gli interessi diversi.
- Forza Italia: una Difesa Comune, per un’Europa che possa difendersi da sola.
- Stati Uniti d’Europa: costruzione di una difesa comune europea con l’istituzione di un esercito europeo.
- Alleanza Verdi-Sinistra: inserire il “ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” nel Trattato sull’Unione europea.
- Azione: favorevoli all’istituzione di un’unione della difesa e di forze armate europee capace di contenere la minaccia russa e dare consistenza alla politica estera dell’Unione.
- Pace Terra Dignità: il Parlamento Europeo deve avere l’iniziativa legislativa e deve partecipare al processo decisionale nell’ambito della politica estera e della sicurezza comune
- Libertà: l’Italia deve dichiararsi un Paese non belligerante.
RIFORME
- Fratelli d’Italia: Lavorare a una riforma della Politica di Coesione per il periodo successivo al 2027, che consenta all’Italia un impiego dei fondi più efficiente rispetto al passato: occorre spendere di più, ma occorre anche farlo meglio.
- Pd: superare il diritto di veto, rafforzare il bilancio europeo e il Parlamento europeo, introdurre nuovi strumenti di partecipazione democratica.
- M5s: istituzione di un referendum abrogativo a livello europeo, in modo che i cittadini di almeno un terzo degli Stati membri possano chiedere di abrogare un atto giuridico.
- Lega: cancellare la direttiva case green.
- Forza Italia: premierato europeo: elezione diretta di un solo “Premier/Presidente dell’Unione” che sostituisca gli attuali presidenti della Commissione e del Consiglio europeo.
- Stati Uniti d’Europa: mettere mano ai Trattati istitutivi e fare passi avanti verso gli Stati Uniti d’Europa, con un governo che risponda al Parlamento europeo, una politica estera, di difesa, fiscale e migratoria comune e l’eliminazione del voto all’unanimità.
- Alleanza Verdi-Sinistra: approvare una direttiva quadro per un reddito minimo europeo, parametrato per garantire in ogni paese membro il livello minimo di sussistenza socio-culturale e una protezione sicura contro la povertà in ogni circostanza.
- Azione: eliminare il voto all’unanimità nell’ambito del Consiglio.
- Pace Terra Dignità: abolire il Patto di stabilità e crescita che impone vincoli antisociali alla spesa per la sanità, la scuola, i servizi e consente deroghe solo per nuovi armamenti
- Libertà: più autonomia, libertà di essere uno Stato sovrano.
ECONOMIA
- Fratelli d’Italia: migliorare il Patto di Stabilità e Crescita nell’ottica di una maggiore flessibilità, tenendo conto delle esigenze finanziarie degli Stati membri.
- Pd: rendere permanente e rafforzare Next Generation EU, estendendolo a tutti i settori strategici e facendolo diventare una vera leva di politica industriale europea.
- M5s: investimenti e incentivi per la produzione e l’adozione di energie rinnovabili, come l’energia solare ed eolica, può ridurre le emissioni di gas serra e favorire la creazione di posti di lavoro nel settore delle energie pulite.
- Lega: l’Unione europea deve concentrarsi sulla fine delle politiche d’austerità e di svalutazione salariale condotte in questi anni.
- Forza Italia: messa in comune del debito: una strategia per affrontare le crisi finanziarie in modo più efficace, distribuendo il carico del debito in modo equo tra i Paesi membri.
- Stati Uniti d’Europa: bisogna passare da un’Europa dei trasferimenti, in grado solo di allocare risorse agli Stati nazionali in tensione competitiva tra loro, a un’Europa degli investimenti.
- Alleanza Verdi-Sinistra: garantire una revisione delle regole di governance economica che cancelli una volta per tutte la stagione dell’austerità e superi la recente riforma per allinearla invece al raggiungimento dei diritti contenuti nel Pilastro Europeo dei Diritti Sociali.
- Azione: l’Europa ha bisogno di un massiccio piano di investimenti gestito direttamente dalla Commissione.
- Pace Terra Dignità: impedire la fuga di capitali all’estero e l’incontrollata globalizzazione della finanza, introdurre la Tobin Tax sui movimenti speculativi e tassare le aziende del fossile (mentre oggi l’87% delle emissioni non è soggetto a un costo), estendere ed aumentare la Carbon Tax, detassare le tecnologie verdi e abolire qualsiasi detrazione fiscale per chi inquina.
- Libertà: superamento regole del Patto di Stabilità.
LAVORO
- Fratelli d’Italia: individuare risorse non spese nell’ambito del bilancio UE da utilizzare per la detassazione verso le aziende che creano nuova occupazione di qualità, sul modello italiano del “più assumi meno paghi”.
- Pd: adottare un Patto sul Progresso Sociale, per ribadire il nostro modello di welfare: salario minimo, rafforzamento della contrattazione collettiva, nuovi diritti per i nuovi lavori, regolamentazione dell’intelligenza artificiale e delle piattaforme digitali.
- M5s: direttiva per il reddito di cittadinanza europeo e salario minimo per contrastare il dumping sociale.
- Lega: rilanciamo una re-industrializzazione autentica che sfrutti tutte le tecnologie disponibili, utili alla transizione energetica, senza preclusioni ideologiche.
- Forza Italia: favorire la mobilità del lavoro con un lasciapassare europeo per la sicurezza sociale.
- Stati Uniti d’Europa: è necessario andare verso un mercato europeo unico del lavoro, introducendo un quadro di regole comuni volte a superare le barriere nazionali alla mobilità dei lavoratori, al riconoscimento dei titoli di studio, all’accesso alle professioni, favorendo una maggiore armonizzazione dei diritti sociali per superare la disparità tra i diversi sistemi di welfare, arrivando a pensare a un sussidio di disoccupazione europeo attraverso il quale intervenire, in un quadro di un nuovo sistema di investimenti, nelle aree depresse in cui si verificano crisi localizzate.
- Alleanza Verdi-Sinistra: adottare una direttiva per indicizzare i salari all’inflazione in tutti gli Stati membri.
- Azione: nascita di una politica industriale comune, sostitutiva degli strumenti nazionali.
- Pace Terra Dignità: introdurre un sostegno economico universale a chi resta senza lavoro
- Libertà: lotta al dumping salariale.
AMBIENTE
- Fratelli d’Italia: modificare radicalmente la direttiva sulle “case green” per tutelare i proprietari di immobili ed efficientare il patrimonio edilizio in modo graduale e sostenibile, prevedendo adeguati incentivi a livello Ue.
- Pd: anticipare i tempi di azzeramento delle emissioni nette per realizzare una economia europea carbon free strategicamente autonoma.
- M5s: decarbonizzazione della nostra economia.
- Lega: primo atto un decreto omnibus che riveda da cima a fondo il Green Deal, con un approccio intersettoriale, affinché obiettivi e tempistiche siano realistici, in linea con i concorrenti sui mercati internazionali e soprattutto sostenibili per famiglie e imprese.
- Forza Italia: occorre rivedere il pacchetto di iniziative che rischia di danneggiare settori chiave della nostra economia - dall’automotive alla casa, dalla siderurgia all’agricoltura - e di avvantaggiare avversari strategici come la Cina.
- Stati Uniti d’Europa: il sistema industriale deve rappresentare player fondamentale e volano in un percorso di decarbonizzazione che, contemperando sviluppo e rispetto dell’ambiente, sappia competere e concorrere con USA e Cina.
- Alleanza Verdi-Sinistra: istituire un Fondo europeo per gli investimenti ambientali e sociali di almeno 2.000 miliardi di euro, per finanziare investimenti green, trasporto pubblico ed efficientamento energetico delle case, favorendo le persone con maggiore difficoltà economiche nell’accesso agli incentivi.
- Azione: riformare l’impianto del Green Deal.. Sappiamo che molti obiettivi in esso contenuti non sono materialmente raggiungibili e alcune delle normative approvate (es. Case Green) risultano insostenibili finanziariamente.
- Pace Terra Dignità: dobbiamo puntare a contenere il surriscaldamento in un grado e mezzo entro il 2030. Per raggiungere questo risultato dobbiamo ridurre di un grado la temperatura delle case, mangiare meno carne, prendere il meno possibile l’aereo e non sprecare acqua nel consumo domestico; ma per il 70% la riduzione delle emissioni di CO2 dipende da scelte politiche e collettive.
- Libertà: più risorse per la messa in sicurezza del territorio.
ENERGIA
- Fratelli d’Italia: Investire in ricerca e sviluppo sull’innovazione in campo energetico, compreso il nucleare da fusione più sicuro, stabile e pulito per rendere l’Italia energeticamente sovrana e indipendente.
- Pd: istituire un Fondo europeo sull’efficientamento energetico del patrimonio edilizio.
- M5s: un Energy Recovery Fund contro la povertà energetica.
- Lega: investiamo sul nucleare, nella ricerca sui piccoli reattori modulari e sull’ energia da fusione per un mix energetico diversificato.
- Forza Italia: promuovere il nucleare di nuova generazione per l’autonomia energetica.
- Stati Uniti d’Europa: /
- Alleanza Verdi-Sinistra: escludere il nucleare e la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica dalle tecnologie strategiche e dai progetti prioritari del Regolamento Net Zero Industry Act.
- Azione: per la produzione elettrica, va garantito pari sostegno normativo e finanziario a tutte le tecnologie a bassa emissione, incluso il nucleare della migliore tecnologia oggi disponibile.
- Pace Terra Dignità: nei Paesi dell’Unione europea gli edifici assorbono il 45% dei consumi energetici. Se si ristrutturano energeticamente si migliora il loro comfort termico, riducendo al contempo sia le loro emissioni di anidride carbonica sia gli importi delle bollette energetiche; e i risparmi delle famiglie sulle bollette consentiranno di ammortizzare, in un certo numero di anni, gli investimenti necessari. Poiché non tutte le famiglie sono in grado di sostenere i costi iniziali, è compito e interesse dello Stato farsene carico anche per ragioni di giustizia sociale.
- Libertà: incentivi europei per sostenere le spese di efficientamento energetico.
AGRICOLTURA
- Fratelli d’Italia: rivedere la Politica Agricola Comune (PAC) rimuovendo le norme che riducono le superfici coltivabili e il reddito degli agricoltori, innalzando il limite previsto per gli aiuti di Stato e introducendo una moratoria sui debiti.
- Pd: vanno favoriti il sostegno complementare al reddito e il fondo mutualistico per la stabilizzazione del reddito: vogliamo invertire il gap generazionale nel settore agricolo, che in Italia è sotto la media Ue.
- M5s: la futura Politica Agricola Comune (PAC) per il post 2027 deve prevedere alcuni elementi
qualificanti in discontinuità con il passato; in particolare, serve una semplificazione delle procedure di accesso. - Lega: riportare la PAC su un binario rivolto alla tutela della capacità produttiva delle aziende, superando il farraginoso e burocratico sistema di ecoschemi e tornando a destinare quelle risorse al sostegno di base.
- Forza Italia: riforma della PAC: equa distribuzione dei fondi della PAC tra gli Stati membri e all’interno di essi; servono finanziamenti adeguati e aggiuntivi per facilitare gli sforzi ambientali dei nostri agricoltori, incentivarli a operare in modo più sostenibile e aiutarli a contrastare gli effetti del cambiamento climatico, valorizzando le specialità della nostra agricoltura.
- Stati Uniti d’Europa: Attorno al cibo, all’agricoltura, alla pesca si giocano le principali sfide del nostro tempo. L’Europa ha bisogno di produrre di più, e in modo più efficiente, coniugando la sensibilità ambientale con quella economica e sociale.
- Alleanza Verdi-Sinistra: ripensare la Politica Agricola Comune (PAC) sulla base delle strategie Farm to Fork e Biodiversity rafforzando le condizioni ecologiche, sociali e di benessere degli animali che i Paesi membri devono implementare nei piani strategici nazionali.
- Azione: invertire il meccanismo di formazione dei prezzi per proteggere il reddito degli agricoltori.
- Pace Terra Dignità: le istituzioni europee devono vietare l’importazione di prodotti alimentari, provenienti da Paesi terzi, trattati con sostanze non autorizzate nell’Unione
- Libertà: rivista Pac e cancellata l’Irpef agricola.
IMMIGRAZIONE
- Fratelli d’Italia: promuovere accordi di cooperazione con gli Stati terzi per il contrasto all’immigrazione clandestina, per fermare le partenze e per la gestione in loco delle domande di asilo e dei trattenimenti per i rimpatri.
- Pd: visione solidale, responsabile e condivisa di accoglienza su scala europea, basata sulla solidarietà, sulla condivisione sulla responsabilità condivisa, sulla cooperazione allo sviluppo e soprattutto sul rispetto dei diritti umani fondamentali, all’interno e all’esterno dell’Unione europea.
- M5s: istituire in Paesi terzi sicuri delle task force di esperti composte da delegazione dell’UE, l’agenzia EASO, organizzazioni internazionali quali l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati (UNHCR) o l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM) con l’obiettivo di esaminare preliminarmente la domanda presentata da un migrante volta al riconoscimento dello status di rifugiato, per poi permettergli di raggiungere un Paese dell’Ue in maniera legale e sicura, rispettando una distribuzione quote e tenendo conto di requisiti prestabiliti.
- Lega: il sistema europeo di asilo vada riformato impedendo ai clandestini di raggiungere il territorio europeo creando altresì centri d’identificazione dei migranti nei Paesi di transito (in particolare in tutti quelli della sponda sud del Mediterraneo) ove identificare e trattare le domande d’asilo.
- Forza Italia: meccanismo obbligatorio e rigoroso per ricollocamenti con condivisione di responsabilità, solidarietà e oneri tra i Paesi europei.
- Stati Uniti d’Europa: meccanismi che assicurino un trattamento umano e dignitoso dei migranti, contrastando il modello di business cinico e disumano dei trafficanti, migliorando gli standard di accoglienza e le procedure di asilo, condividendo le responsabilità in maniera equa tra tutti gli Stati membri.
- Alleanza Verdi-Sinistra: riformare profondamente l’attuale Patto sulla migrazione e l’asilo seguendo un nuovo approccio basato sui principi di umanità, solidarietà e di responsabilità condivisa.
- Azione: superamento dell’accordo di Dublino con l’introduzione di una redistribuzione obbligatoria, preventiva e permanente dei richiedenti asilo tra gli Stati membri, senza possibilità di esoneri attraverso il versamento di contributi finanziari.
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- Libertà: /
SALUTE
- Fratelli d’Italia: no al green pass globale proposto dall’OMS e dall’Ue.
- Pd: creare un’Europa della Salute, mettendo in comune strutture di ricerca e produzione di vaccini e farmaci sul modello di quanto fatto durante la pandemia.
- M5s: creare uno spazio europeo dei dati sanitari e garantire condizioni di lavoro adeguate, paritarie, anche salariali a tutti gli operatori sanitari.
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- Forza Italia: raddoppiare il bilancio dell’Ue nella ricerca medica e nell’innovazione farmaceutica nella programmazione 2024-2027 e arrivare a investire il 4% del PIL europeo in ricerca e sviluppo entro il 2030.
- Stati Uniti d’Europa: Il “no” opposto per mere motivazioni ideologiche da parte del governo italiano – e di diverse altre forze politiche – al MES sanitario è stata un’occasione persa, del valore di 37 miliardi, per far compiere un salto di qualità alle nostre infrastrutture sanitarie.
- Alleanza Verdi-Sinistra: garantire il diritto alla salute e ritornare al modello di sanità pubblica e di copertura universale delle cure, equa e gratuita, con un budget sufficiente e servizi che rimuovano le barriere economiche non legate alla razionalità sanitaria e senza alcuna esclusione per le persone residenti in qualsiasi Paese dell’Unione Europea.
- Azione: interesse prioritario dell’Italia che venga riaperta la linea di finanziamento del MES relativa al potenziamento dei Sistemi Sanitari Nazionali.
- Pace Terra Dignità: ridurre la spesa per le armi e incrementare quelle per la sanità guardando agli interessi dei cittadini e non a quelli delle multinazionali farmaceutiche.
- Libertà: no al green pass globale.
I programmi completi per le elezioni europee 2024 sono consultabili sui rispettivi siti ufficiali dei partiti e delle liste oggetto del confronto.
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