Per quel che riguarda l’azionario la preferenza è per il Value rispetto al Growth con settori anti-ciclici che possono offrire spunti a rialzo.
Da quanto visto in precedenza, si può affermare che l’attuale ciclo economico americano è in rallentamento con una crescita nominale dei salari intorno al 5% cosi come la spesa dei consumatori. Il mercato del lavoro sta proseguendo a sua volta la fase di normalizzazione, fuoriuscendo dal periodo caldo del periodo post-pandemia ma mantenendosi comunque ancora « stretto ». Dall’ultimo report del lavoro diffuso dalle autorità americane sono emersi pochi licenziamenti e al contempo un rallentamento delle nuove assunzioni ma ciò non significa che ci sia qualche criticità immediata ma che, anzi, potrebbero essere necessari ancora 2 anni per tornare sui livelli medi (dal 1994).
Il pericolo principale del ciclo economico americano è che il rallentamento della crescita dei salari e del lavoro con un tasso di risparmio già sui minimi possono risultare in un indebolimento della domanda tale da deludere le aspettative per la crescita del PIL americano per il resto del 2024 le quali ad oggi risultano piuttosto elevate.
Discorso simile riguarda la crescita degli utili delle aziende americane il cui outlook risulta forse troppo ottimistico nonostante la buona prova del primo trimestre (le stime bottom-up di EPS sono per un +17% a/a entro la fine del trimestre). La Fed avrà l’arduo compito di ridurre le pressioni inflazionistiche che persistono in quanto la crescita salariale e della spesa privata potrebbero non essere abbastanza deboli da poterle ridurre. Il pericolo principale resta quindi la caduta in una stagflazione per l’economia US visto che le sorprese negative dell’economia e dell’inflazione sembrano indicare questa possibilità. [...]
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