Per i neolaureati il posto fisso è sempre più diffuso

Alberto De Pasquale

05/12/2024

Crescono i contratti a tempo indeterminato firmati a 12 mesi dal conseguimento del titolo (anche triennale), mentre cala il lavoro autonomo.

Per i neolaureati il posto fisso è sempre più diffuso

Più contratti da dipendente (in particolare a tempo indeterminato) e meno attività in proprio.

Negli ultimi anni le prospettive lavorative dei laureati italiani stanno decisamente cambiando, andando incontro a più stabilità e anche a maggiore coerenza tra mansioni svolte e quanto studiato all’università, ma con meno margine per iniziative autonome. Mentre lo scorso ottobre l’occupazione è tornata a crescere, spinta soprattutto dai contratti a tempo indeterminato (+0,5% rispetto a settembre) e dalle assunzioni di over 50, è interessante capire cosa sta succedendo tra i neolaureati entrati nel mercato del lavoro.

Fino a pochi anni fa riuscivano maggiormente ad avviare un’attività in proprio a un anno dal conseguimento del titolo, mentre oggi risulta in netta crescita il lavoro subordinato, come emerge dal più recente Rapporto AlmaLaurea sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati in Italia. [...]

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