L’inflazione Usa è la protagonista dei mercati oggi. La pubblicazione dei dati aggiornati sui prezzi al consumo fornirà importanti indicazioni sulla politica dei tassi Fed.
I mercati oggi attendono l’aggiornamento sull’inflazione Usa, considerato cruciale per le prossime mosse della Federal Reserve.
Il dato suscita molto interesse e il sentiment è ottimista, con la previsione di un allentamento dei prezzi nella lettura di ottobre. Se l’inflazione mostra segnali di attenuazione, si potrebbe consolidare l’idea che i tassi di interesse globali stanno raggiungendo il loro livello massimo, lasciando quindi spazio nel 2024 a potenziali diminuzioni.
La prudenza, comunque, resta dominante anche in considerazione delle ultime osservazioni di Powell, secondo il quale i rialzi dei tassi potrebbero non essere finiti.
In questo clima di attesa per l’inflazione Usa - che sarà pubblicata alle 14.30 ore italiane - la sessione asiatica si è chiusa in aumento. I futures sulle azioni statunitensi scambiano misti e quelli europei sono in lieve aumento.
I mercati oggi attendono l’inflazione Usa: cosa può accadere?
Il rapporto sull’inflazione statunitense di oggi potrebbe influenzare le prospettive politiche della Federal Reserve e per questo è atteso con molto interesse da parte degli investitori.
L’attenzione è alta, soprattutto dopo che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell e diversi altri membri hanno affermato di non essere ancora sicuri che i tassi di interesse siano abbastanza elevati per centrare il target del 2% di inflazione.
Gli economisti intervistati da Reuters prevedono che l’inflazione complessiva dei prezzi al consumo negli Stati Uniti sia scesa al 3,3% a ottobre dal 3,7% di settembre, con il cosiddetto tasso di inflazione core che esclude le componenti volatili invariato.
“Oggi i mercati sono cauti mentre aspettano la pubblicazione dell’IPC statunitense”, ha affermato Eugenia Victorino, responsabile della strategia asiatica presso Skandinaviska Enskilda Banken AB a Singapore. “Una sorpresa al rialzo sull’inflazione core (in particolare sugli affitti core-ex) potrebbe innescare una retorica più aggressiva da parte della Fed”.
Anderson Alves, trader di ActivTrades ha commentato: “Questi dati hanno un’influenza significativa sulla futura direzione politica della Federal Reserve”.
“Un mancato aumento, soprattutto nella componente meno volatile dell’inflazione core, potrebbe indurre gli operatori a ritenere che la Fed si asterrà da ulteriori rialzi. Al contrario, un rialzo potrebbe favorire una notevole rivalutazione della curva dei tassi di interesse statunitensi a breve termine”, ha aggiunto.
La giornata dei mercati sarà scandita anche dalla pubblicazione del Pil preliminare dell’Eurozona, importante per capire fino a che punto si sta indebolendo la crescita del blocco e quali probabilità ci sono di cadere in recessione. Inoltre, diversi membri Bce e Fed parleranno in discorsi e interventi. Le loro dichiarazioni sono sempre ascoltate con molto interesse dagli investitori.
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