Sai perché si dice “sono al verde” quando non si hanno abbastanza soldi?

Ilena D’Errico

21 Giugno 2024 - 21:34

A tutti può capitare di non avere abbastanza soldi, ma soltanto in Italia diciamo di «essere al verde». Ecco perché si dice così e come mai si usa proprio questo colore.

Sai perché si dice “sono al verde” quando non si hanno abbastanza soldi?

Tra i modi di dire più curiosi c’è sicuramente “essere al verde” che comunemente indica essere senza soldi. Questa espressione è così largamente utilizzata che tutti sanno cosa significa, ma in pochi ne conoscono l’origine. Il verde di solito non è un colore associato alle brutte esperienze, anzi, viene spesso associato alla speranza.

Sembrerebbe più logico utilizzare le tinte del verde per indicare la prosperità: verdi sono le banconote da 100 euro, così come i dollari statunitensi che sono ormai nell’immaginario comune grazie a film e serie tv. Come se non bastasse, la confusione viene alimentata dalla presenza di una locuzione contrapposta: “essere in rosso” o “andare in rosso”. Quest’ultima ha un senso più intuitivo, che indica lo sconfinamento bancario e colore con cui è mostrato il saldo negativo sul conto corrente

Se anche tu non sai perché si dice essere al verde quando non si hanno abbastanza soldi prosegui la lettura, per scoprire le origini di questo modo di dire. C’è da dire che bisogna andare molto indietro nel tempo per capire a cosa si riferisce il riferimento al verde e c’è più di un’ipotesi accreditata.

Al fondo della candela

Ci sono ben due motivi per cui il modo di dire “essere al verde” potrebbe derivare dall’uso delle candele. Innanzitutto, bisogna sapere che un tempo era molto diffusa l’usanza di dipingere proprio di verde il fondo dei ceri e delle candele. In questo modo, quando la candela era consumata quasi del tutto la fiamma arrivava al verde.

Chi non ha soldi ha consumato le sue disponibilità, quale analogia migliore? Si può anche presumere che i poveri dovessero accontentarsi delle candele consumate, non potendo permettersi l’acquisto di nuove.

L’asta è chiusa

Come anticipato, c’è una seconda ipotesi che riconduce la locuzione all’uso delle candele, ma in questo caso riguarda le aste pubbliche. In particolare, soprattutto a Firenze, era molto comune l’accensione di una candela per scandire il tempo durante l’asta, che veniva chiusa quando la candela arrivava al verde. Nello stesso momento, l’asta non poteva più ricevere offerte di denaro.

Il portafoglio vuoto

Tra le varie teorie sulle origini di questo modo di dire c’è n’è una estremamente pratica, che rimanderebbe per l’appunto al portafoglio vuoto. Generalmente, la fodera di questo accessorio, nella sua versione primitiva, era infatti di colore verde, la tinta che si vedeva quando era vuoto o comunque poco assortito.

Perdere al gioco

In un’espressione comune che riguarda il denaro e precisamente la sua mancanza non si possono ignorare le abitudini consolidate nelle case da gioco di un tempo. Ora il gioco d’azzardo è regolamentato e accessibile soltanto in luoghi dedicati, come i casinò, ma oggi come allora i tavoli da gioco sono generalmente di colore verde. Ed è proprio questo il colore che riempiva la vista del giocatore sfortunato mentre guardava nel punto dove poco prima c’erano le sue fiches.

Altre teorie

Non è semplice rintracciare le origini dei modi di dire, che potrebbero comunque essere miste. Secondo gli esperti, siamo di fronte a una paretimologia, quindi una certa frase ha assunto nel tempo un significato diverso e più ampio rispetto a quello originario.

Dopo aver illustrato le teorie più diffuse è corretto ricordarne altre, anche per ricordare momenti e istituzioni uniche nella storia italiana. Di fatto, questa espressione non è utilizzata in nessun’altra parte del mondo.

C’è l’usanza medievale di far indossare un berretto verde ai debitori falliti per segnalarne l’inaffidabilità creditizia, ma sempre nello stesso periodo storico una lanterna verde veniva impiegata dagli enti caritatevoli per comunicare ai “vergognosi” che potevano ritirare il cibo. Questa categoria si riferiva a coloro che erano diventati poveri e non lo erano per nascita.

C’è anche un’abitudine più ottimistica che riguarda il verde e l’assenza di soldi, in particolare il Caffè Pedrocchi di Padova, nella cui sala verde era (ed è ancora oggi) possibile accomodarsi anche senza consumare. Ci sono però altri riferimenti ben più immediati sull’essere al verde, per esempio per il colore delle prime cambiali o per l’interno della buccia dell’anguria, a cui si arriva per fame dopo aver consumato tutta la polpa.

Secondo qualche detto popolare, invece, bisogna ricondurre questo modo di dire direttamente alla bandiera italiana. Com’è noto, la banda verde è quella attaccata all’asta, l’ultima che rimane se la bandiera per qualche motivo si consuma. Le rappresentazioni di combattimenti e battaglie, in alcuni momenti storici, riportano proprio la bandiera a brandelli con solo il verde visibile.

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