Vi spiego i motivi dell’impossibilità (o quasi) di comprare titoli di Stato emessi dalla Russia e cosa può fare il risparmiatore che si ritrova in mano obbligazioni comprare prima del 2022.
Investire in titoli di Stato russi è diventato estremamente difficile, se non impossibile, per diversi motivi legati a sanzioni economiche internazionali e restrizioni sui mercati finanziari, conseguenti alla guerra tra Russia e Ucraina iniziata nel 2022.
Ecco alcune delle principali ragioni di questo blocco agli investimenti in Russia:
- Sanzioni economiche occidentali: a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, molti Paesi occidentali, tra cui Stati Uniti, Unione Europea e Regno Unito, hanno imposto sanzioni finanziarie alla Russia. Queste sanzioni includono il blocco di transazioni su titoli russi e limitazioni agli investimenti in debito sovrano russo. Di conseguenza, gli investitori occidentali non possono più acquistare o vendere titoli di stato russi emessi a partire dalla primavera 2022.Le banche quindi non accetteranno alcun ordine di acquisto in tal senso.
- Esclusione dai sistemi finanziari di pagamento internazionali: la Russia è stata esclusa dal sistema di pagamento internazionale SWIFT per molte delle sue istituzioni finanziarie. Questo ha reso estremamente difficile effettuare transazioni finanziarie con istituzioni russe, anche per acquistare i titoli di stato emessi precedentemente alla primavera del 2022, impedendo l’acquisto o la vendita di quei titoli di stato russi nei mercati globali, perché cio comporta sempre una procedura di tipo DVP (delivery versus payment): per pagare i titoli acquistati servirebbe pagare in rubli e inviare i rubli alla banca russa depositaria, il che non è ammesso. [...]
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