Una mossa del genere da parte di Pechino evidenzia la necessità del gigante asiatico di diversificare lontano dagli asset americani.
Nel primo trimestre del 2024 la Cina ha venduto una quantità record di titoli del Tesoro Usa e obbligazioni di agenzie statunitensi, per una somma presumibilmente pari a 53,3 miliardi di dollari. Il Belgio, spesso visto come custode delle partecipazioni cinesi, ha a sua volta ceduto 22 miliardi di dollari di titoli del Tesoro durante lo stesso periodo.
Una mossa del genere da parte di Pechino evidenzia la necessità del gigante asiatico di diversificare lontano dagli asset americani, mentre le tensioni commerciali tra le due superpotenze globali persistono. In particolare, i recenti dazi annunciati dall’amministrazione Biden su una serie di importazioni cinesi hanno scosso l’universo imprenditoriale, già abbastanza preoccupato della promessa elettorale fatta da Donald Trump. In caso di vittoria, ha infatti dichiarato il tycoon, gli Usa potrebbero imporre un prelievo superiore al 60% su tutti i beni cinesi.
Certo è che la decisione del Dragone assomiglia molto ad una chiara intenzione di diversificare rispetto alle partecipazioni in dollari Usa. L’eventuale riprova arriverà presumibilmente il prossimo novembre, quando la suddetta vendita cinese di titoli americani potrebbe addirittura accelerare con la ripresa della guerra commerciale, tanto più se Trump tornasse presidente. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA