La semplice fusione tra Nissan e Honda potrebbe non risolvere i problemi più profondi che entrambe le aziende devono affrontare. Il caso Stellantis.
Le fusioni e acquisizioni (M&A) sono spesso considerate la soluzione a molte difficoltà aziendali, ma, come dimostra il caso di Nissan e Honda, non sempre portano ai risultati sperati.
Le due principali case automobilistiche giapponesi, rispettivamente la seconda e la terza per dimensione del Paese, sono in trattative per creare una holding comune. Sebbene queste discussioni possano portare a una fusione completa, e forse a un’inclusione anche della rivale di dimensioni minori, Mitsubishi Motors, le difficoltà strutturali del settore automobilistico giapponese suggeriscono che l’unione potrebbe non essere sufficiente per risolvere i problemi sottostanti.
Nissan e Honda sono in fase di discussione per formare una holding che possa unire i loro sforzi. La creazione di una tale entità potrebbe comportare un miglioramento dei margini grazie a economie di scala, con risparmi previsti derivanti dalla razionalizzazione delle operazioni e dalla riduzione dei costi. Inoltre, l’inclusione di Mitsubishi Motors, della quale Nissan detiene una quota del 24%, potrebbe ulteriormente ampliare le sinergie. La capitalizzazione combinata di Nissan, Honda e Mitsubishi, che al termine delle contrattazioni del 17 dicembre 2024 si aggirava sui 50 miliardi di dollari, rende l’operazione allettante in termini di potenziale crescita economica. [...]
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