Le valute digitali delle banche centrali non funzionano senza una vera governance. La competizione con le Big Tech non si risolve con le CBDC ma con una regolamentazione più stringente.
Le valute digitali delle banche centrali sono una cattiva idea che non scomparirà. Esistono modi più semplici e diretti per risolvere i problemi che si ritiene risolvano le CBDC. Eppure più di 130 paesi in tutto il mondo stanno esplorando queste valute.
I fautori delle CBDC le sostengono per l’inclusione finanziaria, come un modo per fornire servizi finanziari digitali a chi non dispone di servizi bancari. Tuttavia, paesi come l’India hanno dimostrato che esistono modi più pratici per farlo. Fornire ai residenti un identificatore digitale univoco, imporre alle banche di fornire conti a basso costo e senza fronzoli e installare un sistema per facilitare le transazioni interbancarie tramite telefoni cellulari. Voilà: problema risolto.
Alcuni obietteranno che i canali di pagamento forniti dalle banche sono inefficienti. Il trasferimento di fondi tra banche può essere costoso e richiedere molto tempo, soprattutto laddove i sistemi di dati sono antiquati e le banche hanno potere di mercato. Ma se questo è il problema, allora la soluzione è aprire il mercato ai fornitori di pagamenti non bancari, dando loro accesso al sistema di regolamento lordo in tempo reale della banca centrale. La maggiore concorrenza incoraggerà le banche ad aggiornare le proprie tecnologie, anche adottando il nuovo standard per la messaggistica sul sistema interbancario Swift noto come ISO 20022. [...]
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