Stiamo migliorando la situazione di solvibilità rispetto alla Germania, ma il Governo non dorma sonni tranquilli: senza crescita non si va da nessuna parte.
Il “New CISS”(Composite Indicator of Systemic Stress in the Financial System) è il nuovo indicatore di stress finanziario, calcolato dalla Bce, di un paese o area geografica (Eurozona). Nel passato il valore massimo assoluto per l’Italia è stato raggiunto nel 1992 con l’attacco speculativo alla lira e la famosa patrimoniale notturna di Amato e all’epoca lo spread Btp-Bund toccò i 700 bp. Altri livelli top si sono raggiunti nel 2008 con la crisi subprime, nel 2011 con la crisi dei PIIGS (spread a 570 bp), nel 2020 con il Covid e nel 2022 con la guerra e l’inflazione. Se si prende lo spread del New CISS “Italia-Eurozona” ritorna un altro grafico molto interessante: i top si raggiunsero sempre durante la crisi del 1992 mentre, in tutte le altre crisi/recessioni, l’Italia ha avuto una migliore tenuta (resilienza) a livello di stress finanziario di sistema rispetto alla media europea.
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