Meglio non farlo e consultare il saldo dall’home banking. Così si evitano rischi inutili.
Gli acquisti con moneta elettronica continuano a crescere in Italia. Nel 2023 il transato con strumenti di pagamento digitale ha registrato ben 444 miliardi di euro nel nostro paese. Numeri leggermente in discesa rispetto al biennio 2021/2022 ma comunque con un +12% rispetto al periodo pre covid. Ben 8 su 10 transazioni digitali in negozio vengono effettuate in modalità «tap & go» con carte fisiche contactless o con dispositivi dotati di tecnologia NFC. Numeri in crescita ma che non bastano all’Italia per scalare la classifica europea dove siamo ancora al 24° posto su 27 nella classifica della Bce per numero di transazioni pro capite con carta (anno 2022).
Che non tutti gli italiani amano pagare con carta di credito o debito lo si evince anche dalla statistica pubblicata lo scorso anno dalla Banca d’Italia dove si evidenza come nel 2022 il 69% del totale dei pagamenti è avvenuto in contanti rispetto al 26% con carte e al restante 2% con app mobili. Nel 2016 era l’86% quindi comunque la consapevolezza che pagare con carta è molto più comodo sta pian piano arrivando a tutti. È chiaro che per poter pagare in contanti, le persone devono poter prelevare le banconote in banca o in posta. Per farlo ci si serve degli sportelli ATM bancomat che permettono di prelevare in contanti, in genere fino a 1.000 euro al giorno. Chi ha prelevato almeno una volta nella vita sa bene che il sistema permette di stampare una ricevuta post prelievo con l’importo prelevato e il saldo restante sul conto corrente. La stampa della ricevuta dovrebbe essere sempre evitata. Ecco perché.
Perché la ricevuta del bancomat non va mai stampata
Quando ci rechiamo ad uno sportello ATM bancario o postale per prelevare denaro contante, prima di concludere l’operazione il sistema ci chiede se desideriamo stampare la ricevuta e se la desideriamo con il saldo o meno. In alternativa possiamo anche optare per la scelta ecologica (come indicato stesso sul monitor) decidendo di non stampare nulla. E dovrebbe essere questa la decisione da prendere, ovvero non stampare alcuna ricevuta di prelievo al bancomat. Questo per due motivi. Il primo perché in questo modo evitiamo lo spreco di carta e l’ambiente ringrazia. Il secondo motivo, per evitare rischi di sicurezza.
Le ricevute ATM contengono importanti informazioni di carattere personale come il saldo e altre informazioni legate al numero di conto corrente e della carta. Queste ricevute molto spesso finiscono nel cestino dei rifiuti appena dopo il prelievo e diventano merce ambita da parte dei ladri e truffatori che, recuperando le ricevute, possono mettere in atto delle operazioni fraudolente svuotando i conti correnti. Per questo motivo è consigliato non farsi mai dare la ricevuta dal bancomat o al massimo di conservarla senza gettarla nei rifiuti. Quando dobbiamo buttarla via bisognerebbe distruggerla tagliandola in tanti piccoli pezzetti.
Il saldo del conto e l’importo del prelievo sono dati facilmente consultabili dall’home banking personale accessibile sia da pc che smartphone tramite app. Quindi non occorre stampare la ricevuta.
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