Il prezzo del petrolio ha nuovamente scambiato in forte ribasso: i motivi
Il prezzo del petrolio è tornato a scambiare in profondo ribasso nelle ultime ore di trading.
Diversi gli elementi che hanno ancora una volta frenato le quotazioni di WTI e Brent le quali sono persino arrivate a bruciare più di due punti percentuali.
La guerra commerciale e le relative preoccupazioni riguardanti l’arrivo di una possibile recessione hanno giocato un ruolo fondamentale nella nuova caduta del prezzo del petrolio. Quest’ultimo però non è stato l’unico a risentire della tensione globale: i mercati azionari sono letteralmente affondati tra venerdì e oggi.
Perché soffre il prezzo del petrolio
Le quotazioni di WTI e Brent hanno ripreso la via del ribasso questa mattina, affossate assieme al resto dei mercati dalla guerra commerciale tra gli USA e la Cina. Un conflitto, questo, che sta continuando ad erodere la fiducia nell’economia globale.
Per dirla in altre parole, i timori di rallentamento e di recessione sono stati esacerbati dalle tensioni tra le due grandi potenze che hanno ricominciato a minacciare la reciproca introduzione di dazi.
La Cina ha messo nel mirino 75 miliardi di dollari di beni americani, mentre Trump si è detto pronto ad alzare dal 25% al 30% le tariffe in arrivo dal prossimo 1 settembre.
L’escalation ha avuto un impatto deciso sul prezzo del petrolio, arrivato a perdere ben oltre il singolo punto percentuale. Non è la prima volta che questo accade: le quotazioni di Brent e WTI hanno spesso risentito del conflitto e del conseguente deterioramento del sentiment globale.
“L’unica cosa che potrebbe allontanare le nubi della tempesta dal mercato del petrolio questa settimana sarebbe un passo indietro di Cina e USA,”
ha affermato Jeffrey Halley, market analyst di Oanda che ha espresso tuttavia scetticismo nei confronti di questa ipotesi.
Al momento in cui si scrive il mercato sta cercando di recuperare: la quotazione del WTI sta scambiando intorno ai $53,9 in calo dello 0,4%, mentre il prezzo del petrolio Brent sta scendendo dello 0,2% su quota $58,7.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
