Perché gli Stati Uniti vogliono «acquistare» la Groenlandia

Alessandro Nuzzo

26/12/2024

Il neo presidente Trump ha ribadito la volontà di acquistare la Groenlandia scatenando l’ira della Danimarca che ha deciso di innalzare le spese per la difesa.

Perché gli Stati Uniti vogliono «acquistare» la Groenlandia

La Groenlandia è l’isola più grande del mondo posizionata in una zona strategica tra l’Oceano Artico e l’Oceano Atlantico settentrionale. È stata colonia danese fino al 1953, quando è stata riclassificata come distretto della Danimarca. La Groenlandia è stata poi pienamente integrata nello Stato danese in base alla Costituzione della Danimarca, rendendo i suoi abitanti cittadini danesi.

È un territorio che si è scoperto essere ricco di petrolio e giacimenti di rame, oro, argento e uranio e anche per questo fa gola alle grandi potenze mondiali come Russia, Cina e Stati Uniti. Alcuni giorni fa proprio gli Stati Uniti, tramite il neo presidente Donald Trump, sono tornati alla carica mostrando interesse per quell’isola tanto ambita. Trump sul social Truth contestualmente all’annuncio di Ken Howery come nuovo ambasciatore americano in Danimarca, ha scritto: «Ai fini della sicurezza nazionale e della libertà in tutto il mondo, gli Stati Uniti d’America ritengono che la proprietà e il controllo della Groenlandia siano una necessità assoluta». Insomma una chiara volontà di mettere le mani su quell’isola. E a dire il vero non è la prima volta che Trump mostra interesse verso la Groenlandia. Lo fece anche nel 2019 durante il suo primo mandato, quando aveva offerto di acquistare l’isola più grande del mondo, proposta che all’epoca fu subito respinta dalla Danimarca. E a dire il vero non è nemmeno il primo presidente degli Stati Uniti a mostrare interesse. L’idea fu discussa già nel 1860, durante la presidenza di Andrew Johnson.

La Danimarca annuncia l’aumento delle spese per la difesa

Dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa, la reazione della Danimarca non si è fatta attendere e c’è stato l’annuncio dell’innalzamento degli investimenti per la difesa dell’isola. Il giorno dopo le dichiarazioni di Trump, il governo danese ha annunciato un aumento significativo delle spese per la difesa in Groenlandia. Il ministro della Difesa danese Troels Lund Poulsen ha affermato che la Danimarca darà il via ad un aumento di spesa per la difesa dell’isola. Si stima un investimento che potrebbe ammontare da 1,34 a 13,27 miliardi di euro.

Poulsen ha annunciato che il pacchetto permetterà l’acquisto di due nuove navi da ispezione, due droni a lungo raggio e l’istituzione di due squadre di cani da slitta. Il progetto include anche finanziamenti per potenziare il personale del Comando Artico e l’ammodernamento di un aeroporto civile in Groenlandia, per renderlo idoneo ad accogliere aerei supersonici F-35.

«Sono molti anni che non investiamo abbastanza nell’Artico; ora stiamo progettando una presenza più forte», ha detto il ministro. Contestualmente all’annuncio di un aumento delle spese per la difesa della Groenlandia, ha parlato anche il primo ministro groenlandese Mute Egede che ha dichiarato: «La Groenlandia appartiene al popolo groenlandese. Non è in vendita e non lo sarà mai. Non dobbiamo perdere la nostra lunga lotta per la libertà».

Insomma una risposta chiara e netta alle parole di Trump. Sui motivi delle parole del neo presidente americano ci sono diverse opinioni.

Perché gli Stati Uniti vogliono acquistare la Groenlandia

Donald Trump è abituato alle sue uscite fuori dagli schemi e infatti assieme alla Groenlandia ha lanciato anche la sfida al canale di Panama, indispensabile per il commercio statunitense, mostrando il suo interesse al controllo dell’area. La Groenlandia ospita strutture spaziali e radar americani ed è strategicamente importante per il paese, poiché si trova sulla rotta più breve tra gli Stati Uniti e l’Europa. Inoltre, ha notevoli riserve di minerali e petrolio. È un territorio strategico e ambito su cui hanno messo gli occhi anche Cina e Russia. Trump non può di certo lasciare quell’isola agli avversari. Gli Stati Uniti temono che Russia e Cina possano mostrare ancora interesse verso quella zona ed è importante che la Danimarca ne protegga per bene i confini. In tanti credono che le parole di Trump siano state dette per mettere pressione e spingere il governo danese ad innalzare gli investimenti per la sicurezza della Groenlandia.

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