Insieme a ruota dentata, fronde di olivo, di quercia e nastro, la stella compone lo stemma della Repubblica Italiana. La sua associazione con il nostro paese proviene da lontano.
Lo stemma della Repubblica italiana è composto da una stella, ruota dentata, fronde di olivo e di quercia e nastro con la scritta «Repubblica Italiana». La sua origine risale al 1946 a seguito di un concorso nazionale aperto a tutti bandito dal Governo di De Gasperi per trovare appunto il nuovo stemma della Repubblica Italiana.
Ai partecipanti furono date poche indicazioni da seguire per creare lo stemma. Oltre al divieto di contenere all’interno simboli di partito, c’era anche l’obbligo di figurare la Stella d’Italia. Ai primi cinque classificati sarebbe andato un premio di 10.000 lire.
Al concorso parteciparono in 346 ma tuttavia le proposte giunte non convinsero i membri della commissione incaricata della scelta e per questo a giugno 1947 fu bandito un nuovo concorso. Questa volta furono 197 le proposte che arrivarono e alla fine fu scelta quella inviata da Paolo Paschetto, nato a Torre Pellice (Torino), docente all’Accademia di belle arti di Roma e disegnatore di francobolli e banconote.
La sua proposta per lo stemma della Repubblica Italiana era fondata su tre elementi: a parte la stella, troviamo la ruota dentata e i rami di ulivo e quercia. Il ramo di ulivo simboleggia la volontà della nazione di portare la pace, Il ramo di quercia incarna la forza e la dignità del popolo italiano e sono entrambi alberi patrimonio della flora italiana. La ruota dentata invece è simbolo dell’attività lavorativa e traduce il primo articolo della Costituzione che recita: «L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro».
Poi troviamo la Stella d’Italia, un simbolo ritenuto imprenscindibile e che a tutti i costi doveva essere presente nello stemma. Ecco perché.
L’origine della Stella d’Italia
La Stella d’Italia rappresenta la terra italiana ed è il più antico simbolo della nostra patria. Viene rappresentata come una stella bianca a cinque punte. La sua origine è antichissima, sin dai tempi dell’epoca greco-romana e ha praticamente da sempre rappresentato il territorio mediterraneo e italiano.
Da un punto di vista allegorico, la stella rappresenta il modo metaforico il destino dell’Italia. La simbologia della stella nacque nell’antica Grecia, quando fu abbinata Venere, stella della sera, con l’Occidente e quindi con la penisola italiana. Alla caduta dell’impero romano, la stella scomparve dalla circolazione salvo poi tornare in auge nel Rinascimento. L’idea del destino della penisola italiana illuminato dalla stella continuò a essere diffusa anche dopo l’unità d’Italia grazie a Cavour e Casa Savoia.
Dal 1871 la stella divenne uno dei segni distintivi delle forze armate italiane, le cosiddette «stellette». Poi come detto nel 1947 Paolo Paschetto la inserì esattamente al centro dello stemma pensato per la Repubblica Italiana. Una scelta ritenuta vincente dalla commissione e ancora oggi la stella è un simboli dell’Italia.
Si presta anche a numerose onorificenze. La Stella d’Italia è rievocata anche dall’Ordine coloniale della Stella d’Italia. Da un punto di vista militare, la stelletta è indossata sui colletti delle uniformi dei militari italiani e compare sulla polena delle navi della Marina Militare. In ambito civile la Stella d’Italia è il simbolo centrale dello stemma del Club Alpino Italiano.
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